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F1 | Gran Premio di San Paolo: si chiude il trittico americano con l’ultima Sprint Qualifying

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Numeri, dichiarazioni e curiosità sul prossimo Gran Premio di Formula 1 sul circuito di Interlagos

A meno di sette giorni dal Gran Premio di Città del Messico, la Scuderia Ferrari Mission Winnow si sposta in un’altra città famosa delle Americhe per disputare il primo Gran Premio di San Paolo di Formula 1. Gli uomini di Maranello a causa del pesante ritardo con il quale sono arrivate in pista le casse con il materiale spedite dal Messico hanno dovuto fare gli straordinari per approntare le vetture in tempo per l’unica sessione di prove libere prima di andare in qualifica. Per aiutare la squadre la FIA ha cancellato il coprifuoco per la notte così da permettere alle squadre di mettersi in pari con la preparazione senza infrangere le regole.

Si gareggia per il 19° appuntamento della stagione ed è un classico dell’automobilismo: Interlagos – autodromo intitolato al pilota brasiliano José Carlos Pace, vincitore proprio qui nel 1975 -, un tracciato che ha già ospitato per 37 volte il Gran Premio del Brasile ed è il secondo più frequentato del campionato fuori dall’Europa (dopo Montreal, sede di 40 edizioni del GP del Canada). Charles Leclerc e Carlos Sainz sono già entrati nel vivo di questo weekend – che propone per la terza e ultima volta in questa stagione il format della Sprint Qualifying – con i primi meeting e la tradizionale ricognizione della pista.

Incontro con la stampa

Ha detto Charles: “Sono contento di essere tornato in Brasile, la pista mi piace e anche la Sprint Qualifying mi intriga, perché rende meno noioso il venerdì, costringe le squadre ad andare in qualifica dopo appena un’ora di libere e offre ai piloti più aggressivi qualche chance di migliorare la posizione di partenza per la domenica”.

Il tema più gettonato con i media è stata la lotta per il terzo posto con McLaren. Ha continuato Leclerc: “In Messico abbiamo portato a casa un buon bottino, ma i dati di cui siamo in possesso ci dicono che qui i nostri rivali potrebbero essere leggermente più veloci di noi. Per noi sarà essenziale fare tutto alla perfezione, sia noi piloti che la squadra, come successo in Messico”.

La Scuderia Ferrari è ora 13,5 punti avanti alla diretta rivale nel campionato Costruttori. Carlos ha sottolineato:  “Per la terza volta abbiamo sorpassato McLaren e dobbiamo fare in modo di rimanere in questa posizione. Credo che nell’ultimo periodo siamo cresciuti sotto tutti gli aspetti, e questo mi rende fiducioso che ce la potremo giocare fino all’ultimo. È una battaglia molto interessante”.

Dolci ricordi

Sainz ad Interlagos ha conquistato il primo podio della carriera in Formula 1: “Mi sembra che sia passato un secolo, anche perché sono due anni che non venivamo qui. Sono ricordi molto belli, non ci fu modo di festeggiare il podio insieme agli altri piloti perché gli Steward decisero la penalità di Lewis Hamilton solo parecchio dopo la fine della corsa, ma ci permisero di andare a fare una foto proprio sul podio con tutto il team, per cui in un certo senso fu anche meglio”.

Tributo a Valentino

A Carlos è anche stato chiesto un pensiero su Valentino Rossi, che in questo weekend chiude la propria carriera in MotoGP: “Stiamo parlando di una leggenda delle moto e del motorsport in genere, che ha dato tanta visibilità alla MotoGP in tutto il mondo. Con il suo ritiro da quel mondo si chiude un’epoca – ha detto lo spagnolo – ma a quanto ho sentito ha tanti interessi ancora legati alle corse. È andato vicino a correre in Formula 1 con la Scuderia, fece diversi test, ma ha si è anche cimentato nei rally e adesso farà qualche gara Gran Turismo. Speriamo che continui a divertirsi, perché il mondo del motorsport ha bisogno di personaggi come lui”.

Ultima Sprint Qualifying della stagione

Coerentemente con quanto accaduto fin qui, sarà dunque una pista storica a ospitare per l’ultima volta in questa stagione il format della Sprint Qualifying – già impiegato a Silverstone e Monza – che vedrà dunque un programma di weekend molto diverso da quello consueto. Charles Leclerc e Carlos Sainz andranno infatti in qualifica dopo aver avuto solamente un’ora di prove libere (prevista alle 12.30 locali, le 16.30 CET) per lavorare sulla messa a punto della vettura. Alle 16.00 (20.00 CET) sarà già il momento di fare sul serio dal momento che si assegneranno le posizioni sulla griglia di partenza della Sprint Qualfying del sabato.

24 giri. Sabato, dopo la seconda sessione di libere delle ore 12.00 (16.00 CET), alle 16.30 (20.30 CET) andrà in scena la gara da 24 tornate, pari a circa 100 chilometri, il cui esito definirà la griglia di partenza per la corsa di domenica. Al vincitore verranno assegnati tre punti, due andranno al secondo classificato e uno al terzo. Il Gran Premio di San Paolo prenderà il via domenica alle 14.00 (18.00 CET).

Circuito difficile e amato

Interlagos è un circuito da medio-alto carico a causa soprattutto del lento tratto misto centrale, che prevede diverse curve da bassa velocità, ma è anche una pista che esalta le prestazioni della power unit dal momento che nel primo e nel terzo settore ci sono rettilinei e curve da percorrere in piena accelerazione. I sorpassi di solito sono tutt’altro che impossibili e per questo è il tracciato amato da molti piloti che però ne conoscono bene anche le insidie, a cominciare dalle sconnessioni che si creano in maniera naturale sul manto d’asfalto a causa del fondo tenero e argilloso sul quale è stato costruito. Le gare in Brasile sono spesso spettacolari con i sorpassi che possono avvenire alla prima curva così come alla frenata della terza, zone nelle quali si può azionare il DRS. Anche nel tratto misto non è impossibile tentare di superare, occorre però tanto coraggio. Spesso a complicare la vita a piloti e squadre ci si è anche messo il meteo, con acquazzoni improvvisi che hanno cambiato gli esiti di gare che sembravano ormai scritti. Questo fine settimana potrebbe non fare eccezione visto che il rischio pioggia viene segnalato per tutti i giorni.

Scuderia Ferrari

GP disputati 1026
Stagioni in F1 72
Debutto Monaco 1950 (A. Ascari 2°; R. Sommer 4°; L. Villoresi rit.)
Vittorie 238 (23,20%)
Pole position 230 (22,42%)
Giri più veloci 254 (24,76%)
Podi totali 777 (25,24%)

Gran Premio del Brasile

GP disputati 47
Debutto 1973 (A. Merzario 4°; J. Ickx 5°)
Vittorie 11 (23,40%)
Pole position 7 (14,89%)
Giri più veloci 7 (14,89%)
Podi totali 31 (21,98%)

Gran Premi in Brasile: numeri e curiosità

3. I piloti brasiliani che hanno corso per la Scuderia Ferrari in Formula 1. Il primo fu Francisco “Chico” Landi, che corse il Gran Premio d’Italia del 1951 su una 375 F1. Poi ci sono stati Rubens Barrichello (102 gare e undici vittorie con la Scuderia dal 2000 al 2005) e Felipe Massa (139 gare con il team e undici vittorie dal 2006 al 2013). Felipe vinse la gara di casa per due volte, nel 2006 con la 248 F1 e nel 2008 con la F2008, quando fu campione del mondo per una manciata di secondi prima che Lewis Hamilton, sopravanzando Timo Glock all’ultima curva guadagnando così il punto che gli serviva per vincere il titolo, facesse evaporare il sogno di una incredibile rimonta.

6. La posizione del Brasile tra i paesi più popolosi al mondo. Si tratta della nazione più abitata del Sudamerica con 214 milioni di abitanti. Solo Cina (1,4 miliardi), India (1,3 miliardi), Stati Uniti (332 milioni), Indonesia (276 milioni) e Pakistan (224 milioni) ne hanno di più.

8. La posizione più arretrata sulla griglia di partenza dalla quale si è vinto il Gran Premio del Brasile. A riuscire nell’impresa Giancarlo Fisichella nel 2003 con la Jordan. La gara, che fu interrotta per un incidente, venne inizialmente assegnata a Kimi Räikkönen, ma poi gli Steward rettificarono il risultato e decretarono la vittoria dell’italiano. Giancarlo ricevette il trofeo dal finlandese alla gara successiva, il Gran Premio di San Marino a Imola. La migliore rimonta conclusa sul podio è invece quella del 2019 targata Carlos Sainz, con la McLaren. Lo spagnolo partì 20° e chiuse al terzo posto ma non poté festeggiare sul podio, perché la penalizzazione inflitta a Lewis Hamilton arrivò solo dopo la cerimonia. Gli venne però concesso di fare una foto un’ora dopo insieme a tutto il team.

32. Il numero medio di sorpassi nel Gran Premio del Brasile. L’edizione più movimentata fu quella del 2012 vinta da Jenson Button, con ben 112 cambi di posizione. Molto più monotona quella del 2005, andata a Juan Pablo Montoya, con appena sei sorpassi.

101. Le vittorie in Formula 1 dei piloti brasiliani, che al momento però non hanno un rappresentante sulla griglia di partenza. Si tratta del terzo paese più vincente dopo Gran Bretagna e Germania. Sono 31 i concorrenti provenienti dalla nazione sudamericana che hanno corso almeno un Gran Premio, sei dei quali sono stati in grado di ottenere una o più vittorie. La prima è arrivata nel GP degli Stati Uniti 1970 con Emerson Fittipaldi su Lotus, l’ultima in quello d’Italia 2009 grazie a Rubens Barrichello con la Brawn GP. Il pilota con più successi iridati è Ayrton Senna41 vittorie e tre volte campione del mondo (1988, 1990 e 1991) così come Nelson Piquet (1981, 1983, 1987). Due i titoli di Fittipaldi (1972 e 1974).

Questa settimana nella nostra storia

10/11. Nel 1965 nasce a Newtownards, nell’Irlanda del Nord, Edmund “Eddie” Irvine, pilota tra i più simpatici del paddock che con la F399 nel 1999 fu in lotta per il titolo iridato fino all’ultima corsa. Eddie venne scelto come compagno di Michael Schumacher nel 1996 e quando tre anni più tardi il tedesco si infortunò alla gamba destra a Silverstone ereditò il ruolo di prima guida. Gli venne affiancato Mika Salo, che fece pienamente il suo dovere cedendogli la vittoria in Germania, e Irvine arrivò all’ultima gara al comando del Mondiale ma con soli quattro punti di vantaggio sul finlandese Mika Hȃkkinen – esattamente il differenziale tra primo e secondo posto –  e meno vittorie del pilota McLaren. Se il rivale avesse vinto, sarebbe stato campione del mondo. Purtroppo andò proprio così, e nemmeno uno Schumacher completamente ristabilito riuscì ad evitare quella sfortunata combinazione. Eddie fu vicecampione, a due punti dal finlandese. Per lui con la Ferrari 65 gare, quattro vittorie e 23 podi.

11/11. Nel 1998 nasce Callum Ilott. Il ragazzo di Cambridge è test driver della Scuderia Ferrari Mission Winnow oltre che membro della Ferrari Driver Academy. Nel 2021 è stato anche pilota di riserva dell’Alfa Romeo Racing in Formula 1, ha corso nel GT World Challenge con la Ferrari 488 GT3 Evo 2020 del team Iron Lynx giungendo al terzo posto nella 24 Ore di Le Mans in classe GTE-Am con la 488 GTE e ha fatto il proprio esordio in IndyCar disputando tre gare con il team Juncos-Hollinger Racing.

12/11. Iniziano le Finali Mondiali Ferrari del 2014, le prime organizzate fuori dall’Europa, ad Abu Dhabi. Sul circuito di Yas Marina l’ospite più atteso è Kimi Räikkönen che nella giornata conclusiva emoziona il pubblico con accelerazioni da brivido e i classici burn-out a ruote fumanti al volante di una F60 che, neanche a farlo apposta, è esattamente lo stesso telaio con il quale aveva vinto il Gran Premio del Belgio a Spa-Francorchamps nel 2009.

13/11. Nel 1955 Phil Hill conquista la sua decima vittoria con una Ferrari. La ottiene sul circuito di Glendale (Stati Uniti) al volante di una 750 Monza. Il pilota statunitense, che vincerà il campionato di Formula 1 nel 1961 con la Scuderia, aveva iniziato con le ruote coperte e si sarebbe distinto anche nella categoria endurance aggiudicandosi per tre volte la 24 Ore di Le Mans sempre con la Casa di Maranello.

14/11. Nel 2009 i tifosi della Ferrari ritrovano uno dei piloti più amati, Felipe Massa. Il brasiliano si esibisce su una F60 sul circuito di Valencia, che ospita le Finali Mondiali Ferrari. Per Felipe è un giorno speciale perché segna il suo ritorno in macchina in un’occasione pubblica dopo l’incidente avvenuto nelle qualifiche del Gran Premio di Ungheria del 25 luglio di quello stesso anno.