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F1 | Gran Premio dell’Azerbaijan: Ferrari cerca la vittoria

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Numeri, dichiarazioni e curiosità sul prossimo Gran Premio di Formula 1 a Baku

Dopo la gara nel Principato di Monaco, il Mondiale di Formula 1 si sposta a Baku per la seconda gara consecutiva su un circuito cittadino, anche se le due piste sono molto differenti fra loro. Quella del circuito monegasco è lenta e tortuosa, al punto che i sorpassi risultano quasi impossibili, mentre il palcoscenico del Gran Premio dell’Azerbaigian offre il rettilineo più lungo del calendario iridato – 2,2 km – e nella sua storia ha sempre proposto almeno una quarantina di cambi di posizione.

Il circuito di Baku misura 6.003 metri ed è composto da dodici curve a sinistra e otto a destra. Una curiosità: il tracciato è quasi per la sua interezza sotto al livello del mare, come gran parte della stessa Baku – solo le curve 13 e 14 sono leggermente più in alto -. Il punto più iconico è il secco cambio di direzione verso sinistra tra gli edifici della città vecchia (curva 8), in prossimità del quale il tracciato si stringe fino a consentire il passaggio di una sola monoposto per volta.

A livello aerodinamico i team dovranno trovare la migliore configurazione per riuscire ad essere veloci nel rettilineo principale ma dare ai piloti anche il giusto carico per i tratti guidati che si trovano nei primi due settori. L’efficienza aerodinamica è dunque particolarmente importante. Inoltre l’asfalto è particolare, con basso grip e il problema del graining che in ogni edizione del Gran Premio ha inciso sulle performance delle vetture durante la corsa. Ci sono due zone DRS, tra le curve 2 e 3 e sul rettilineo del traguardo.

credit: @Scuderia Ferrari Press Office

Programma

Per il quinto Gran Premio che si disputa a Baku ci sono da percorrere 51 giri, pari a 306,049 km. Si comincia a girare venerdì con le due ore di prove libere previste alle 12.30 locali (10.30 CET) e alle 16.00 (14 CET). Sabato alle 16.00 (14.00 CET) sono in programma le qualifiche, precedute alle 13.00 (11.00 CET) dall’ultima ora di libere. La corsa prenderà il via domenica alle 16.00 (14.00 CET).

credit: @Scuderia Ferrari Press Office

Scuderia Ferrari

GP disputati 1013
Stagioni in F1 72
Debutto Monaco 1950 (A. Ascari 2°; R. Sommer 4°; L. Villoresi rit.)
Vittorie 238 (23,49%)
Pole position 229 (22,61%)
Giri più veloci 254 (25,07%)
Podi totali 774 (25,47%)

Story: Ferrari e i Gran Premi di  Baku City Circuit

GP disputati 4
Debutto Europa 2016 (S. Vettel 2°; K. Räikkönen 4°)
Vittorie 0
Pole position 1 (25%)
Giri più veloci 2 (50%)
Podi totali 3 (25%)

Gran Premio dell’Azerbaigian: numeri e curiosità

10. La posizione più arretrata sulla griglia di partenza dalla quale si è vinto (e saliti sul podio) a Baku. Questo primato risale all’edizione 2017 vinta da Daniel Ricciardo. Per il resto, nonostante l’elevato numero di sorpassi che da sempre caratterizza questa gara, il vincitore è sempre partito dalla prima fila, in due casi dalla pole position e in uno dalla seconda piazzola dello schieramento.

11. Le piste che hanno ospitato almeno due Gran Premi di denominazione diversa. La gara di Baku nel 2016 era chiamata GP d’Europa, mentre negli anni successivi è diventata GP dell’Azerbaigian. Due piste condividono il record di quattro gare diverse: Imola (che ha ospitato i GP d’Italia, di San Marino, dell’Emilia-Romagna e del Made in Italy e dell’Emilia-Romagna) e il Nürburgring (Germania, Europa, Lussemburgo ed Eifel). Altri otto circuiti hanno ospitato due gare diverse: Brands Hatch (GP di Gran Bretagna e di Europa), Digione (Francia e Svizzera) Indianapolis (500 Miglia e GP degli Stati Uniti); Jerez de la Frontera (Spagna ed Europa); Watkins Glen (Stati Uniti e Stati Uniti dell’Est); Sakhir (Bahrain e Sakhir) Silverstone (Gran Bretagna e 70° Anniversario della Formula 1) e Spielberg, che anche in questa stagione ospiterà Austria e Stiria.

25. I circuiti non permanenti che hanno ospitato eventi validi per il Mondiale di Formula 1 fino ad oraL’ultimo tracciato di questo tipo ad essere stato introdotto è proprio Baku. Nel calendario 2020 era stato inserito il GP del Vietnam, con la pista di Hanoi, ma la corsa è saltata a causa della pandemia e non è più stata riproposta. Al termine di questa stagione la Formula 1 debutterà invece sul circuito cittadino di Gedda, in Arabia Saudita. L’impianto non permanente su cui si è gareggiato di più è Monaco, con 67 Gran Premi disputati, seguito da Spa-Francorchamps con 53 – anche se dal 2002 il circuito belga è diventato permanente – e da Montreal con 41.

51. Il numero medio di sorpassi nelle gare disputate a Baku. Complice anche il lungo rettilineo, i cambi di posizione in Azerbaigian sono sempre stati all’ordine del giorno. Nel 2016, in occasione della prima edizione, i sorpassi furono 62; nel 2017 42 e sia nel 2018 che nel 2019 50.

1991. L’anno in cui l’Azerbaigian è ritornato uno stato sovrano proclamandosi indipendente dall’Unione delle Repubbliche Socialiste Sovietiche, per l’esattezza il 25 dicembre. Si tratta del paese più giovane nel quale la Formula 1 va a gareggiare, ex-aequo con la Russia, che si affrancò dall’URSS nello stesso giorno.

Pillole di storia Ferrari

2/6. Nel 1996 Michael Schumacher vince il primo dei suoi 72 Gran Premi con la Scuderia Ferrari. Si corre in Spagna, a Montmelò, e le condizioni meteo sono particolarmente inclementi con nuvole basse e pioggia battente. Al volante della F310 il tedesco – alla settima gara con la squadra di Maranello – viaggia a un ritmo che solo lui riesce a tenere, al punto che passa facilmente prima la Benetton di Jean Alesi e poi la Williams di Jacques Villeneuve andando a vincere d’autorità. Nonostante un motore che ogni tanto perde potenza a causa di un’infiltrazione d’acqua, Michael si impone con 45 secondi sul francese e con 48 sul canadese. Tutti gli altri piloti sono doppiati.

3/6. Nel 1956 si corre il Gran Premio del Belgio sul circuito di Spa-Francorchamps, lungo oltre 14 km. In qualifica Juan Manuel Fangio con la Ferrari D50 ottiene la pole position ma il giorno della gara diluvia e al via l’argentino scatta male, scivolando in quinta posizione. Al ritmo di un sorpasso al giro alla quinta tornata è di nuovo al comando seguito da Stirling Moss, con la Maserati, e da Peter Collins con la seconda D50. La pista si asciuga e Collins sale in seconda posizione. Quando al giro 24 la trasmissione appieda Fangio è dunque l’inglese a prendere il comando e a imporsi, conquistando così la sua prima vittoria nel Mondiale di Formula 1. La festa Ferrari – che è alla vittoria numero 22 – è completata dal secondo posto del pilota e giornalista belga Paul Frere.

4/6. Nel 1988 Papa Giovanni Paolo II viene in visita alla Ferrari. Purtroppo la salute non permette ad Enzo di incontrare Karol Wojtyla, una persona che a Ferrari piace perché da giovane ha lavorato come operaio. I due si sentono solo per telefono, mentre è il figlio Piero a fare gli onori di casa insieme ai piloti della Scuderia di Formula 1, Michele Alboreto e Gerhard Berger. Anche il Papa non sa resistere all’atmosfera Ferrari e così, invece di compiere il percorso e salutare la folla dalla consueta “papamobile” bianca, si muove a Fiorano a bordo di una Mondial rossa guidata da Piero Ferrari.

5/6. Nel 1928 nasce a Bioglio, allora in provincia di Vercelli – ora fa parte di quella di Biella –, Umberto Maglioli. Inizia come copilota ma presto si mette in luce al punto di venire assunto da Enzo Ferrari, che a partire dal 1953 gli affida una 375 MM per alcune gare di durata. Conquista la 12 Ore di Pescara insieme a Mike Hawthorn e vive il suo anno migliore nel 1954. In quella stagione vince la 1000 Km di Buenos Aires in coppia con Giuseppe Farina e contribuisce alla vittoria della Ferrari nel campionato mondiale Marche. Sale sul podio anche in Formula 1 giungendo terzo a Monza e ripetendosi in Argentina, nella prima gara del campionato 1955. Ottiene la sua ultima grande affermazione nel 1964, quando porta la Ferrari 275 P al successo nella 12 Ore di Sebring insieme a Mike Parkes. Maglioli è morto a 80 anni il 7 febbraio 1999.

6/6. Nel 1926 nasce a Livorno l’ingegnere e designer Giotto Bizzarrini. Cresciuto nell’Alfa Romeo, in Ferrari si occupa di diversi progetti tra cui la celebre 250 GTO, destinata a diventare una delle vetture più iconiche al mondo. Bizzarrini interromperà in modo burrascoso il proprio rapporto con la Ferrari nel 1962, seguendo l’ingegner Carlo Chiti e il dirigente Romolo Tavoni alla ATS finanziata dal Conte Giovanni Volpi di Misurata.