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DIABLO: la Lamborghini di Lee Iacocca

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QUANDO Lee Jacocca  acquista nel 1987 il «Toro» di Sant’Agata Bolognese e Chrysler diventa padrona della Lamborghini, QUANDO i computer erano grandi come armadi e le auto più prestigiose venivano fatte realmente tutte a mano e QUANDO soltanto le appassionate ed esperte mani delle maestranze della «Terra dei Motori» potevano realizzare degli autentici capolavori, nasce la DIABLO, una sportiva di razza che emana brutale potenza anche da ferma

Intimorisce vederla arrivare dallo specchio retrovisore, il suo ruggito gela il sangue quando ci sta sorpassando, la vista del suo posteriore lascia senza fiato.

La Diablo è frutto della matita di Marcello Gandini e di chi altro sennò, è lui che aveva disegnato la Miura e poi la Countach, altri due immortali capolavori, vera arte in movimento.

Erede della Countach, prodotta per ben 17 anni in oltre 2.000 esemplari, la Diablo viene presentata nel 1990 ed è equipaggiata con un motore V12 totalmente nuovo, con la cilindrata portata a 5,7 litri, distribuzione con 4 valvole per cilindro ed iniezione elettronica al posto dei 6 carburatori Weber doppio corpo, per una potenza di 492 cv.

È il primo ed unico modello prodotto durante la proprietà Chrysler (1987-1994) ed è anche l’unico in listino.

Come si suol dire «Business Is Business» e dopo aver acquistato la Lamborghini nel 1987 per 25 milioni di dollari, Chrysler decide di venderla nel 1994 per 40 milioni di dollari alla Megatech, una società indonesiana con sede a Bermuda, ecc. ecc.

La Diablo continua ad essere prodotta fino al 2001 e si susseguono altre versioni, anche la VT con 4 ruote motrici, la prima supercar a trazione integrale.

[ Paolo Pauletta ]