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Rallye Monte-Carlo Historique: il trionfo della Lancia Fulvia Coupé Rallye 1.3 S

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La rievocazione storica del rally su strada più antico del mondo, svoltosi dal 27 gennaio al 1° febbraio sulle strade del Monte-Carlo, con la partecipazione di 19 vetture Lancia, ha visto l’iconica Fulvia Coupé Rallye 1.3 S del 1970 aggiudicarsi la 25a edizione del «Rallye Monte-Carlo Historique»

Il marchio Lancia, tuttora il brand più vincente nel mondo dei rally, aggiunge nel ricco palmarès un’altra splendida vittoria grazie all’equipaggio degli svizzeri Claudio Enz e Cristina Seeberger della scuderia Kessel, che hanno portato sul traguardo di Monaco – proprio nello spazio utilizzato come paddock per il Gran Premio di Formula 1 – la leggendaria Lancia Fulvia Coupé Rallye 1.3 S del 1970.

Al secondo posto Ilya Kashin e Boris Kostyrko con una VW Scirocco del 1982, seguiti dalla coppia italiana Giovanni Chiesa e Tiziana Chiesa con un’Alfa Romeo Giulia Ti 1600 del 1965.

Lancia e Fulvia una storia vincente 

Lancia è ancora oggi il marchio più vincente nella storia dei Rally con ben 15 titoli mondiali, tra Piloti e Costruttori con modelli leggendari, come Fulvia, Stratos, 037 e Delta, che negli anni Settanta e Ottanta, dominavano i rally internazionali.

Affascinante la storia della Fulvia Coupé, una delle vetture più iconiche del marchio che sta ispirando il design dei modelli futuri, forte soprattutto del suo eclettismo che ne fa un modello aggressivo e vincente, nella sua versione da corsa, e al contempo una coupé stradale elegante e dagli interni accoglienti.

La storia della Fulvia inizia nel 1965, quando debutta al Salone di Ginevra come un’elegante vettura compatta che, rispetto alla berlina introdotta nel 1963, mostra una linea più agile e sportiva, una configurazione a 2 posti più 2, un abitacolo luminoso, ampie vetrature e parabrezza e lunotto inclinati.

La Fulvia Coupé, disegnata da Piero Castagnaro, prende ispirazione dalle linee dei motoscafi Riva, con il frontale slanciato e la coda dal taglio netto. Al suo esordio conquista pubblico e critica per via del classico abitacolo «a torretta», caratterizzato dall’ampia superficie vetrata e sottili montanti per un’ottima visibilità esterna. L’interno è al contempo sportivo e molto elegante, con il cruscotto e il volante in legno, finiture curate, oltre a vantare una strumentazione completa dove spiccano contachilometri e contagiri circolari.

Il debutto sportivo

Il suo debutto nel mondo delle corse avviene al Tour de Corse nel 1965. È l’inizio di una lunga avventura sportiva, che nel 1966 vedrà la Fulvia nella versione HF (High Fidelity, nome della Squadra Corse Lancia) specificatamente elaborata dai tecnici del Reparto Corse di Torino.

Nel 1967 viene presentata la nuova versione 1.3 e nel 1968 la 1.6, che consacra definitivamente la Fulvia nel panorama sportivo internazionale. Nel 1972, il 28 gennaio, la Lancia entra nella leggenda con la Lancia Fulvia HF 1600, con il numero di gara 14 di Sandro Munari, detto il «Drago», e il navigatore Mario Mannucci, la coppia regina inseparabile del rallysmo italiano, che si aggiudicano, contro ogni pronostico, il Rally di Montecarlo sbaragliando una concorrenza super agguerrita e di fatto rilanciando il modello Fulvia che tutti desideravano acquistare.

Chi può partecipare

La 25a edizione del Rallye Monte-Carlo Historique si è svolta dal 27 gennaio al 1° febbraio, e come di consueto riservata alle vetture d’epoca che hanno partecipato ad almeno un Rally Automobile Monte-Carlo entro il 1983. Oltre 200 le vetture presenti, 19 delle quali modelli Lancia appartenenti a clienti privati, e diverse tappe di partenza che hanno coinvolto le città di Oslo, Londra, Bad Homburg e Reims, oltre a Torino, dove è stata esposta per l’occasione in Piazza San Carlo un’iconica Lancia Rally 037, della collezione storica di Stellantis. Infatti la Rally 037, proprio quest’anno festeggiava il 40esimo anniversario della vittoria al Rally di Montecarlo.

Nata sulla base della Beta Montecarlo, la Lancia Rally 037 non fu pensata per essere prodotta in numeri elevati, essendo la produzione della vettura stradale unicamente propedeutica all’entrata nel mondo del Rally. L’esordio ufficiale avviene al Salone di Torino del 1982 con la versione stradale e l’anno successivo la Rally 037 domina il Campionato Mondiale sin dalla prima gara, proprio il Rally di Montecarlo, vinto da Walter Röhrl. Alla fine della stagione, nonostante l’agguerrita concorrenza delle nuove Audi Quattro a trazione integrale, la Lancia conquista il titolo Mondiale Costruttori, il secondo posto nel Mondiale Piloti e il Campionato Europeo ed Italiano; inoltre la «037» è stata l’ultima vettura a 2 ruote motrici a vincere il Mondiale di Rally, nel 1983, battendo avversari con potenze superiori e, soprattutto, dotati di trazione integrale!

Da segnalare anche la partecipazione del CEO del Gruppo Stellantis, Carlos Tavares (foto a sx), con un’iniziativa di natura personale, a bordo di una Lancia Stratos HF Gruppo 4 del 1975 che sfoggiava l’iconica livrea Alitalia.

Ricordiamo che l’invincibile Lancia Stratos HF fu la prima auto al mondo ad essere progettata appositamente per i rally, vincendo 3 mondiali consecutivi (1974, ’75 e ’76) ed uscendo imbattuta dalle competizioni nel 1978.

[ Andrea Colomba ]