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F1 Gp Miami: Norris & McLaren battono l’invincibile armata austro-olandese

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Prima perentoria vittoria, dopo 16 podi, del 24enne pilota britannico sul sinora imbattibile campione olandese, oggi secondo, e Leclerc, ancora una volta a podio

C’era una volta in America: così Lando Norris potrà raccontare a figli e nipoti la sua prima vittoria in Formula 1 su avversari quali Verstappen e Leclerc per non parlare del resto del parterre che ha fatto da degna cornice alla straordinaria impresa del nuovo binomio uomo-macchina entrato di prepotenza fra i protagonisti di questo Campionato.

E bello è stato vedere l’abbraccio pressoché unanime di quasi tutti gli avversari, anche pluri-titolati, a questo driver giovane d’età ma non d’esperienza oggi finalmente messa a frutto alla grande e senza intoppi.

A Miami Ferrari, ancora senza i tanto attesi up-grade, se la gioca quasi alla pari con la Red Bull ma come questa scivola su una buccia d’arancia chiamata McLaren che si pone, e noi speriamo stabilmente, come nuovo autorevole player in un mondiale che non potrà che guadagnare in spettacolarità e interesse dalla ritrovata competitività degli avversari del drink-team sinora mattatore assoluto anche dell’interesse di molti spettatori.

Più che buono il rendimento delle Ferrari nell’arco dell’intero weekend yankee, con le rosse più vicine del solito alle Red Bull con Leclerc che, complessivamente più in palla di Sainz, è giunto secondo nella sprint-race e terzo domenica, travolto come Verstappen, da un «ciclone arancione» che certamente avrebbe reso felice il suo omonimo fondatore Bruce McLaren le cui monoposto sono state entrambe schierate a Miami con aggiornamenti tecnici, ma più significativi sulla monoposto di Norris.

Comunque la corsa delle «rosse» (Leclerc meglio di Sainz anche se lo spagnolo, forse innervosito, ci ha messo del suo andando anche un po’ al di sopra delle righe tanto da beccarsi una penalizzazione in gara!) va valutata più che positivamente tenuto anche conto dell’assenza di quegli updates che, da tempo attesi, saranno messi in campo a Imola dove le rosse, di fronte al loro pubblico, sono chiamate a colmare il gap – diminuito ma ancora esistente – che le distanzia da Red Bull e, ora, anche dalla McLaren.

La cronaca

Verstappen scatta bene, mentre Sainz supera Leclerc che poco dopo si riprende la posizione su Sainz che viene passato anche da Piastri.

La fine del primo giro vede Verstappen al comando del GP con Hulkenberg settimo dietro a Norris. Ottavo Hamilton, che vede Tsunoda avvicinarsi.

Al 4° giro Piastri (McLaren) supera Leclerc e sale in seconda posizione mentre gli Stewards decidono di non penalizzare Pérez per la sua “disinvoltura” in partenza.

5° giro: Leclerc vede allontanarsi Piastri mentre Sainz gli si fa sotto, intanto Verstappen distacca di 2,2” Piastri che fa però segnare il giro veloce in 1.32.827.

Al 6° giro Sainz tallona Leclerc che vede Piastri allungare.

7° giro: scambio di posizioni fra Hamilton e Hulkenberg che, sorpassato dall’inglese, si riprende il suo settimo posto mentre Tsunoda è decimo.

8° giro: Leclerc inizia a guadagnare su Piastri, mentre le McLaren – seconda e sesta con Piastri e Norris – si dimostrano molto veloci.

10° giro: Leclerc accusa graining al retrotreno e perde su Piastri, mentre Sainz gli si riavvicina.

13° giro: Leclerc si riavvicina a Piastri mentre Russel supera Hulkenberg e sale all’ottavo posto – Pit-stop per Hulkenberg e Gasly mentre Albon passa Stroll che poco dopo si riprende il diciassettesimo posto.

14° giro: Leclerc, che segna il giro più veloce, è sempre più vicino a Piastri mentre Pérez si porta a 3.7 da Sainz che al 16° giro accusa 1.4” di distacco da Leclerc; grande equilibrio fra i primi 4 che sono tutti sugli stessi tempi.

20° giro: Leclerc e Pérez ai box mentre Norris segna il giro veloce in 1:32.476; il giro dopo Leclerc con gomme hard cambiate in 1,9”, supera con un sorpasso da urlo Hamilton ed è sesto; intanto Verstappen tocca un cono morbido che finisce in pista e provoca l’intervento della Safety Car nel corso del giro successivo per rientrare ai box al 23° giro.

24° giro: Verstappen rientra ai box e torna in pista in quarta posizione; Piastri è ora al comando mentre Norris, con l’altra McLaren, è velocissimo; intanto Pérez supera Tsunoda e sale all’ottavo posto mentre Alonso supera Hülkenberg in evidente difficoltà.

25° giro: Leclerc rosicchia qualcosa su Verstappen.

27° giro: Hamilton ai box per il pit-stop come Sainz che monta le hard e rientra quinto.

28° giro: Piastri e Sainz rientrano assieme ai box e mentre Norris va in testa, un contatto fra Sargeant (costretto al ritiro) e Magnussen provoca l’uscita della Safety Car – Piastri e Sainz ritornano in pista rispettivamente al quarto e quinto posto; se la Safety Car fosse stata fatta entrare un giro, probabilmente lo spagnolo ne avrebbe potuto beneficiare.

30° giro: mentre la Safety Car è ancora in pista, Norris va ai box, monta gomma bianca e rientra in testa mentre l’incidente fra Sargeant e Magnussen viene investigato con quest’ultimo penalizzato di 10”.

32° giro: rientra la Safety Car.

33° giro: si riparte con Norris al comando che cerca di allungare su Verstappen che lo attacca senza successo; Piastri pressa Leclerc, a sua volta vicino a Verstappen che ancora non può attivare il suo DRS su Norris mentre Sainz si avvicina a Piastri e lo attacca anche lui senza successo grazie anche a un suo deciso accompagnamento fuori pista tanto che lo spagnolo chiederà al suo box di dire a Piastri di restituirgli la posizione; gli stewards decideranno comunque di non procedere con grande disappunto del ferrarista (invece poi direttamente sanzionato!!!).

Intanto Hamilton supera con decisione Tsunoda ed è settimo mentre Sainz tenta nuovamente e invano di superare Piastri.

37° giro: nuovo record di Norris in 1:31.133.

38° giro: Hamilton pressa Pérez per il suo sesto posto mentre Leclerc si porta a 1.4” da Verstappen e Norris, in evidente stato di grazia, firma una altro giro veloce in 1:31.074 mantenendo a distanza (il che è tutto dire) Verstappen che si lamenta con il suo box della scarsa direzionalità della sua monoposto.

39° giro: Sainz attacca nuovamente Piastri, lo sorpassa ma viene ripassato; nuovo tentativo dello spagnolo che tocca Piastri e finalmente lo supera salendo al quarto posto. Dal contatto la McLaren, che è andata lunga, esce con l’ala anteriore danneggiata e scende al settimo posto; l’episodio viene investigato dalla Direzione di gara mentre Norris sigla un altro giro veloce (1:31.059) e porta nel corso del 42° giro il distacco da Verstappen a 3.3” che, due giri dopo, si ritrova Leclerc a 2.3” mentre Ocon supera Alonso e sale al nono posto.

48° giro: Alonso non demorde e attacca duramente l’Alpine che dopo una strenua resistenza, deve cedere la posizione.

49° giro: Norris ha ora un vantaggio di 5.5” su Verstappen.

52° giro: il vantaggio di Norris su Verstappen sale a 6.1”.

53° giro: il box Ferrari congela le posizioni: Leclerc terzo e Sainz quarto, mentre l’Alpine, decima, si avvia a conquistare i suoi primi punti mondiali.

57° e ultimo giro: Norris continua a spingere come se non ci fosse domani e vince il primo Gran Premio della sua carriera; colpaccio ovviamente anche per la McLaren; 2° Verstappen e 3° Leclerc.

Post gara amaro… per Sainz che passa dal 4° al 5° posto, punito dagli Stewards per il suo contatto con Piastri! % secondi di penalizzazione invece di 10 e 1 punto patente…

Le dichiarazioni

Lando Norris (Fonte: Rossomotori.it): “Era ora, direi. Che gara. L’ho aspettata per molto tempo e ci sono riuscito; sono felice per tutto il mio team. Una gara lunga e difficile, ma finalmente sono sul gradino più alto. Sono al settimo cielo. Per tutto il weekend siamo andati bene, ho avuto qualche contrattempo lungo il cammino ma sapevo che avevamo il passo anche se ho commesso alcuni errori. Strategia perfetta, ha dato i suoi frutti. Grazie a tutta la McLaren ovviamente. Sono fiero di questo team, mi hanno aiutato nel corso degli anni. Oggi abbiamo messo tutto insieme e questa vittoria è per loro. Sono rimasto perché credevo in loro e loro in me. Oggi abbiamo vinto tutti insieme“.

Max Verstappen (Fonte: Rossomotori.): “Si vince e si perde. Tutti siamo abituati a questo nelle gare. Oggi è stato complicato già con le gomme medie non avevo sensazioni fantastiche, il vantaggio non era quello che dovevamo avere. Dopo il pit stop ho sentito i tempi della McLaren e ho capito che erano più veloci. Con le hard Lando volava. Se in giornate negative si arriva secondi però lo accetto. Felice per Lando, ha meritato e sono sicuro che non sarà la sua ultima vittoria. Mancava un po’ di grip oggi, dobbiamo capire. Avremo del lavoro da fare, il weekend non è stato il più forte per noi in termini di passo gara”.

Fred Vasseur Team Principal Scuderia Ferrari HP: “Prima di tutto voglio congratularmi con Lando e con McLaren: questa è la prima vittoria di un pilota molto amato nel paddock, siamo contenti per lui e per tutto il mondo della Formula 1. La nostra è stata una buona gara nella quale siamo riusciti a stare vicini a Max (Verstappen) per tutta la durata del Gran Premio. Abbiamo avuto poca fortuna con Carlos in occasione della Safety Car, ma è andata così e dobbiamo concentrarci sugli aspetti positivi di questo weekend che ci ha visto sempre competitivi. La gara di Charles è stata senza particolari inconvenienti. Carlos invece non ha colto i frutti di una partenza che è stata ottima prima di essere rallentato dall’errore di Pérez in curva 1 in seguito al quale ha perduto due posizioni nello spazio di due curve, e questo ha avuto un peso determinante in una gara in cui i sorpassi sono stati difficili. Comunque è riuscito a mantenere un ritmo molto buono e ha potuto recuperare nel finale. Nei prossimi giorni ci aspetta tanto lavoro a Maranello per puntare a un risultato ancora migliore a Imola, dove correremo fra due weekend e dove negli ultimi anni si sono viste gare davvero emozionanti”.

Charles Leclerc: “È stata una gara dura. Il primo giro mi ha visto rischiare alla prima curva e per fortuna me la sono cavata senza danni. Sono riuscito a  tenere la seconda posizione e a mantenere un ritmo non aggressivo per le gomme. Mi sono fermato abbastanza presto per il pit stop, e questo ha significato che non ho potuto approfittare della Virtual Safety Car e della Safety Car che hanno consentito ad altri piloti di fermarsi per il pit stop perdendo meno tempo rispetto a noi. Nelle fasi finali ho un po’ faticato con pneumatici molto usati e non è stato facile tenere un ritmo competitivo. Presto avremo degli sviluppi tecnici, con i quali spero torneremo a lottare per la vittoria. Felicitazioni a Lando (Norris) per la sua prima vittoria, gli auguro di godersela pienamente”. 

Carlos Sainz: “Bravissimo Lando! Sono così felice per lui. Meritava di vincere da tanto tempo e oggi è stata la sua giornata. Per me, invece, non posso proprio dire lo stesso. La mia partenza è stata molto buona, ma alla prima curva ho dovuto evitare Pérez che era arrivato lungo e sono scivolato dalla seconda alla quarta posizione. Da quel momento mi sono trovato in un trenino di monoposto tutte con DRS: ho provato ad aumentare il gap trattando con cura le gomme per provare a ritardare il pit stop e tentare quindi una strategia differente. Purtroppo la Safety Car è intervenuta al giro successivo alla mia sosta e così abbiamo perso la possibilità di lottare per la vittoria. È stata comunque una buona gara, con un ritmo sempre competitivo che ci ha consentito di portare a casa punti importanti. Ora pensiamo al prossimo Gran Premio”.

[ Giovanni Notaro ] 

Classifica gara Gp di Miami

1. Lando Norris McLaren/Mercedes 57 giri – 1:30’49.876

2. Max Verstappen Red Bull/Honda RBPT 57 – 1:30’57.488 7.612

3. Charles Leclerc Ferrari 57 – 1:30’59.796 9.920

4. Sergio Pérez Red Bull/Honda RBPT 57 – 1:31’04.526 14.650

5. Carlos Sainz Ferrari 57 – 1:31’01.283 16.407 (5” penalità)

6. Lewis Hamilton Mercedes 57 – 1:31’06.461 16.585

7. Yuki Tsunoda RB/Honda RBPT 57 – 1:31’16.061 26.185

8. George Russell Mercedes 57 – 1:31’24.665 34.789

9. Fernando Alonso Aston Martin/Mercedes – 57 1:31’26.983 37.107

10. Esteban Ocon Alpine/Renault 57 – 1:31’29.622 39.746

11. Nico Hülkenberg Haas/Ferrari 57 – 1:31’30.665 40.789

12. Pierre Gasly Alpine/Renault 57 – 1:31’34.834 44.958

13. Oscar Piastri McLaren/Mercedes 57 – 1:31’39.632 49.756

14. Zhou Guanyu Sauber/Ferrari 57 – 1:31’39.855 49.979

15. Daniel Ricciardo RB/Honda RBPT 57 – 1:31’40.832 50.956

16. Valtteri Bottas Sauber/Ferrari 57 – 1:31’42.232 52.356

17. Lance Stroll Aston Martin/Mercedes 57 – 1:31’45.049 55.173

18. Kevin Magnussen Haas/Ferrari 57 – 1:31’54.559 1’04.683

19. Alexander Albon Williams/Mercedes 57 – 1:32’05.967 1’16.091

Ritirato per incidente: Logan Sargeant Williams/Mercedes 27 – 43’03.540