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WEC Hypercar | Ferrari raddoppia a Le Mans contro avversari, meteo e penalità

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Dopo la vittoria del centenario dell’anno passato, Maranello bissa il successo alle 24 ore di Le Mans e declassa gli altri da avversari a gregari…; si salva solo la Toyota inserita fra la prima e la terza Ferrari, ma sonoramente sconfitta, come pure Porsche e Cadillac

Dopo la rocambolesca vittoria nell’edizione 2023 con Pier Guidi, Giovinazzi e Calado, il Cavallino rampante fa oggi il bis con Fuoco, Molina e Nielsen.

Si è capito sin dalle prime battute che la gara si sarebbe combattuta ad armi pari, o quasi, fra le 4 Case protagoniste (Ferrari, Toyota, Porsche e Cadillac) che hanno corso una gara condizionata dal meteo (e non solo…) che ha ripetutamente indotto le Case a differenti scelte strategiche in tema di gomme e tattiche rivoluzionando di fatto la classifica.

Scattate dalla seconda fila, le due 499P ufficiali (gravate ciascuna da 10 secondi di penalità ricevute in qualifica) hanno rapidamente guadagnato le prime due posizioni, ma la gara, di per se massacrante, lo è stata ancora di più sia per la caratura degli avversari – Toyota, Porsche e Cadillac – e sia per la lunghissima fase di safety car di quattro ore e mezza (crediamo sia la prima volta nella storia delle corse…) per la pioggia caduta e la scarsa visibilità, durata fino alle otto del mattino; durante il nubifragio e prima dell’ingresso della Safety Car, Toyota è andata in testa.

Alle otto del mattino il rientro della Safety Car ha visto sole, pista asciutta e il conseguente ritorno alle slick; un’ora dopo un incidente dell’Aston Martin n° 27 ha provocato un nuovo intervento della Safety Car del cui rientro ha saputo magistralmente approfittare la Ferrari, immediatamente rientrata ai box precedendo Toyota e Porsche e passando così al comando che negli ultimi giri ha rischiato di perdere a causa della penuria di benzina nel serbatoio della vettura n° 50 di Antonio Fuoco, Nicklas Nielsen e Miguel Molina. In quel frangente il volante della Ferrari n° 50 era nelle mani del driver danese che si è trovato involontario e vincente protagonista dell’economy-run più veloce del mondo tanto da sopravanzare di soli 14” (dopo 24 ore di corsa, non dimentichiamolo…) la Toyota di De Vries-Kobayashi-Lopez, che, rimontando dall’ultima posizione in griglia, ha compiuto un’impresa di tutto rispetto che si somma alle cinque vittorie consecutive della Casa giapponese dal 2019 al 2022.

Un cavallino davvero rampante

Il trionfo Ferrari è stato completato dal terzo posto della 499P di AF Corse condotta da Giovinazzi, Calado, Pier Guidi vincitori dell’edizione del centenario dell’anno passato.

Sfortunata la gialla Ferrari n° 83, oltre a un rientro imprevisto ai box causa di una portiera che si è improvvisamente aperta in pista, è stata anche vittima di uno stop&go di 30” per un contatto di Robert Kubica con la BMW Hypercar n° 15 che si è dovuta ritirare. Nonostante la penalità, l’equipaggio della n° 83 ha risalito numerose posizioni per poi essere costretto al ritiro per un guasto alla parte ibrida.

Per la Casa di Maranello è questa l’11esima vittoria assoluta nella classica maratona francese nonché la seconda consecutiva dopo quella dell’11 giugno 2023; le altre vittorie sono state conseguite nel 1949, 1954, 1958, e poi dal 1960 al 1965; a queste si sommano ben 29 vittorie di classe portando a quota 40 i successi di Maranello nella classica francese.

Ritirate le Hypercar BMW, Alpine e la Cadillac n° 3, partita in prima fila.

Lmp2: prima la n° 22 di United Autosports, condotta da Bijoy Garg, Oliver Jarvis e Nolan Siegel seguita dalla vettura vincitrice dello scorso anno, la n° 34 Inter Europol Competition di Smiechowski-Lomko-Novalak e la n° 28 di IDEC Sport (Lafargue-van Uitert-de Gerus).

LMGT3: ha vinto la Porsche 911 n° 91 di Manthey Ema di Yasser Shahin, Morris Schuring e Richard Lietz, che ha bissato la vittoria di Spa. Seconda la BMW M4 N.31 di Wrt di Leung-Gelael-Farfus, terza la Ford n° 88 di Proton Competition, di Giorgio Roda, Mikkel Pedersen e Dennis Olsen. Le Iron Dames (Bovy-Frey-Gatting), l’equipaggio femminile, hanno piazzato la loro Lamborghini al quinto posto.

I primi 10 della 24 Ore di Le Mans 2024

  1. Fuoco-Nielsen-Molina (Ferrari) 311 giri
  2. Lopez-Kobayashi-De Vries (Toyota) a 14″221
  3. Pier Guidi-Giovinazzi-Calado (Ferrari) a 36″730
  4. Estre-Lotterer-Vanthoor (Porsche Penske) a 37″897
  5. Buemi-Hartley-Hirakawa (Toyota) 1’02″824
  6. Campbell-Christensen-Makowiecki (Porsche Penske) a 1’45″654
  7. Palou-Bamber-Lynn (Cadillac) a 2’34″468
  8. Stevens-Nato-Ilott (Porsche-Jato) a 3’02″691
  9. Button-Rasmussen-Hanson (Porsche-Jato) a 3’36″756
  10. Kvyat-Bortolotti-Mortara (Lamborghini Iron Lynx) a 2 giri