Si gareggia nell’autodromo che ha ospitato più Gran Premi iridati nella storia, ma soprattutto davanti ai numerosi tifosi italiani. La Ferrari per la gara monzese si presenta con una speciale livrea che ha coinvolto sia le monoposto che i piloti. Intanto, nelle libere 2, Sainz segna il miglior tempo
In occasione del Gran Premio d’Italia a Monza la livrea delle SF-23 hanno assunto un tocco di giallo che rimanda alla carrozzeria della Ferrari 499P che ha vinto la mitica 24 Ore di Le Mans quest’anno con James Calado, Alessandro Pier Guidi e Antonio Giovinazzi.
Trattamento più «invasivo» per i piloti Leclerc e Sainz su caschi, tute e magliette disegnate in collaborazione con Puma Sport con un look «spezzato»che vede la parte superiore di un rosso più chiaro rispetto al solito, con fasce gialle su maniche e pancia (sulla quale campeggia la scritta Ferrari) – riprendendo lo stile retrò utilizzato dai colleghi impegnati nel WEC con la Hypercar 499P – mentre la parte inferiore è completamente nera, con due righe giallorosse stampate lateralmente.
Leclerc quando è arrivato nel paddock di Monza ha sfoggiato con orgoglio la «divisa» speciale e ha tenuto a sottolineare: “Questa è una gara davvero unica per me. Avere la possibilità di correre davanti ai nostri tifosi e sentirne l’affetto fin da quando si esce dall’hotel mi dona una carica extra e sono pronto a dare il massimo per farli felici. Anche il fatto che abbiamo delle divise dedicate per questa gara è una bella cosa, il logo con la effe lunga, mi piace moltissimo e sottolinea come questo Gran Premio sia diverso dagli altri anche per la nostra azienda”.
Infine nella Fan Zone dell’Autodromo si possono ammirare anche tre meravigliose Ferrari, diverse tra loro ma accomunate dal DNA sportivo: la 499P numero 51 vincitrice di Le Mans, la 296 GT3, la nuova vettura di Maranello per le corse Gran Turismo che ha già scritto una pagina di storia la scorsa primavera conquistando la vittoria assoluta nella 24 Ore del Nürburgring, sulla leggendaria Nordschleife, e la F2003-GA di Formula 1 che vinse a Monza proprio nel 2003. Si tratta di un terzetto di vetture che rende bene l’idea di come Ferrari, con le sue varie anime, sia un’unica grande azienda, che porta alto il nome dell’Italia nel mondo. Nella stessa area sarà celebrata anche la storia in comune tra la Casa di Maranello e l’Autodromo di Monza: un pannello ricorderà infatti tutti i piloti e le vetture vincenti sulla pista italiana. Si tratta di quasi duecento nomi, dal capostipite Bruno Sterzi, primo nel 1949 nella Coppa Inter Europa al volante di una 166 S, fino ad arrivare a Leonardo Del Col e Thomas Biagi, trionfatori lo scorso giugno nel Campionato Italiano GT su una 488 Challenge, passando per la memorabile affermazione di Charles Leclerc del 2019 con la SF90 di Formula 1.
Un’altra Ferrari sarà presente in piazza Trento e Trieste a Monza, nell’ambito del «Fuori GP»iconica, la F1-87/88C «benedetta!» che vinse nel 1988 con Gerhard Berger proprio a Monza facendo doppietta con Michele Alboreto, fu per molti la “doppietta voluta dal cielo”, ovvero dal Drake scomparso poche settimane prima; fino a quel momento la McLaren aveva vinto tutte le corse disputate nella stagione, ma a Monza dapprima il ritiro di Prost per la rottura del propulsore e il successivo incidente a due giri dal termine del leader della corsa Ayrton Senna con il doppiato Jean-Louis Schlesser spianarono la strada alla vittoria della Ferrari.
Monza – l’unica gara italiana del Mondiale dopo la cancellazione di quella di Imola a causa dell’alluvione che ha colpito l’Emilia-Romagna in primavera – rimane l’ultimo circuito superveloce in calendario storici del motorsport dopo le modifiche apportate negli anni a piste come Hockenheim, Silverstone e Ӧsterreichring, e per questo è noto anche come «Tempio della velocità». Propone un’alternanza di curve veloci e lunghi rettifili, con chicane che rallentano il ritmo e sottopongono piloti e vetture a brusche frenate. È il caso della prima variante in cui nel breve volgere di 150 metri la velocità scende da 340 a 80 km/h, ma anche della chicane della Roggia. La curva più celebre è la Parabolica, dal 2021 dedicata al compianto Michele Alboreto, un grande e velocissimo tornante che immette sul traguardo per la cui percorrenza sono fondamentali trazione ed efficienza della vettura. Questa dopotutto è una pista speciale per la Scuderia Ferrari che qui ha vinto 19 volte nelle gare valide per il Mondiale in Formula 1, la prima con Alberto Ascari nel 1951, l’ultima nel 2019 con Charles Leclerc.
Prove libere del venerdì


La classifica dei tempi
Da Brembo le informazioni sulle caratteristiche dell’impianto frenante a Monza
Sabato alle 16.00 le qualifiche
Traffico e scie
La qualifica si preannuncia combattutissima, infatti tradizionalmente è una delle più complesse della stagione: il traffico e il vantaggio offerto dalla scia saranno fattori che potranno condizionare radicalmente il risultato. A questo va aggiunto che i valori in campo in questa stagione al sabato sono quasi sempre stati molto ravvicinati e che in Q1, quando sarà obbligatorio montare gomme Hard, si girerà a oltranza per cercare di sfruttare al meglio l’evoluzione dell’asfalto e dunque l’affollamento in pista sarà molto probabile. In Q3 poi, la lotta per la scia sarà accesissima e non si escludono sorprese, come quando nel 2019 la maggior parte delle vetture non riuscirono a passare sul traguardo prima dell’esposizione della bandiera a scacchi. Allora a stabilire la pole, con un tempo segnato al primo tentativo, fu proprio Charles Leclerc con la Ferrari.
Carlos Sainz: “Nel complesso è stato un venerdì positivo: la vettura sembra in forma questo weekend, anche grazie a caratteristiche della pista che ci sono più confacenti. Siamo solo all’inizio e domani non sarà affatto facile perché i valori sono molto ravvicinati con tante vetture in un fazzoletto di centesimi. Continueremo a lavorare per trovare ancora più prestazione, specialmente nel long run dove credo ci sia margine per migliorare. Voglio ringraziare tutti i tifosi: è bello guidare davanti a loro qui a Monza!”.
Charles Leclerc: “È stata una giornata impegnativa. La nostra prestazione è stata abbastanza buona anche se ho faticato un po’ con il bilanciamento. Dobbiamo lavorarci ancora in vista di domani, specialmente sul giro secco. A livello di long run invece mi sono trovato più a mio agio. In qualifica spesso il gioco di scia ha un ruolo e per questo si tratta di una sessione con molte insidie. La gara invece scivola via in pochissimo tempo, viste le caratteristiche del circuito. Facciamo un passo alla volta e concentriamoci su noi stessi per estrarre il massimo del potenziale”.
Infine non poteva mancare il passaggio delle Frecce Tricolori nel centenario dell’Aeronautica Militare. Domenica 9 velivoli MB-339PAN sorvoleranno la griglia di partenza della gara automobilistica, distendendo nel cielo il Tricolore più lungo del mondo.
[ Redazione testMotori360 – sicurezza sport heritage ]