TestMotori360.it

BMW ActiveHybrid 3: long test drive

Dinamica interpretazione… del rispetto ambientale! 340 cavalli garantiscono prestazioni da sportiva di razza, ma un doppio sistema di propulsione, un particolare cambio automatico e un sistema intelligente di gestione dell’energia testimoniano la presenza di un’anima ecologista

Tutti i costruttori reagiscono velocemente ad un quadro normativo sempre più stringente in fatto di salvaguardia ambientale, sfornando soluzioni al servizio del proprio segmento di mercato che, quando è “premium”, come nel caso della BMW, è sempre estremamente attento ed esigente. Ecco quindi che la linea Hybrid trova la sua più dinamica interpretazione proprio in quest’ultima arrivata della Serie 3, considerata tanto prestante (0-100 km/h in 5,8” e 250 km/h autolimitati) da poter essere messa direttamente a confronto con la M3 del 2002 rispetto alla quale fa però registrare consumi ed emissioni abbattuti del 50% (6,4 litri/100 km e meno di 149 g/km di CO2).

Esterni

Le differenze estetiche fra la Hybrid e le altre “3” già a listino sono veramente marginali: a richiesta si possono ottenere i nuovi cerchi in lega Aerostreamline da 18 pollici (in luogo dei 17” di serie) che, presenti sull’esemplare in prova, contribuiscono al tono sportivo dell’auto attenuando notevolmente la distanza fra il pneumatico di grande sezione ed il passaruota e la speciale verniciatura Liquid Blue” (azzurro metallizzato), appositamente dedicata a questa versione ibrida ben identificabile dalle specifiche scritte poste sul bordo superiore destro del cofano posteriore, alla base dei montanti posteriori dell’abitacolo e riprese, all’interno dell’auto, sui listelli battitacco e sulla mascherina del cambio. All’esterno sono state aggiunte le cornici dei finestrini in alluminio satinato che, sugli esemplari di colore scuro, alleggeriscono la linea del padiglione.

Interni

Anche qui confermati i superiori livelli di finitura BMW. Nulla di stravolto rispetto agli interni della Serie 3 recentemente rinnovata: materiali di pregio con molteplici possibilità di scelta per versioni, materiali e colori, plancia orientata verso chi è al volante per un pronto riscontro della strumentazione ed un facile accesso ai vari comandi: il tutto è integrato dagli specifici indicatori della linea Hybrid, dalle nuove funzioni del Control Display e dal monitor ad alta risoluzione dell’iDrive. Altro utile dispositivo è il BMW Head-Up Display di BMW ConnectedDrive che proietta sul parabrezza, nel campo visivo del guidatore, la velocità del momento ed altre informazioni relative al controllo del veicolo ed alla navigazione.

Da sottolineare inoltre alcune migliorie di dettaglio: parliamo, ad esempio, dei due porta bevande integrati davanti alla leva del cambio nella consolle centrale, del vano portaoggetti estraibile e degli scomparti posti al di sotto dei braccioli delle portiere che possono ospitare bottiglie da un litro.

Sempre in tema di praticità, va ricordata la possibilità (optional) di abbattere al 40-20-40 gli schienali dei sedili posteriori, con maggiore scelta di spazio per il vano bagagli la cui volumetria complessiva è stata alterata in modo pressoché impercettibile dall’alloggiamento delle batterie agli ioni di litio sotto al pianale. Inoltre il portellone posteriore, grazie al “Comfort Access System” (anch’esso optional) può essere sbloccato con un movimento mirato del piede sotto il paraurti posteriore a patto di avere con sé la chiave della vettura per l’identificazione da parte del sistema di controllo della vettura stessa.

La climatizzazione (bi-zona con filtro antiparticolato, sensore antiappannamento e ricircolo del calore residuo) può essere attivata a distanza tramite telecomando. Inoltre la BMW ActiveHybrid 3 in prova, adottava il sistema di poter mantenere costante la temperatura fino a 6 minuti dopo lo spegnimento del motore a combustione il che sarà particolarmente apprezzato in caso di soste brevi.

Tecnica e sicurezza

Le caratteristiche dinamiche ed ecologiche di questa Hybrid 3 si basano su un complesso formato dal doppio sistema di propulsione (endotermico BMW TwinPower Turbo ad iniezione diretta da 306 cavalli più elettrico sincrono da 54 cavalli), dal cambio automatico appositamente progettato, e dal sistema intelligente di gestione dell’energia; questo provvede da una parte alla ricarica delle batterie al litio mediante l’alternatore ed il recupero dell’energia in frenata, al loro minor sfruttamento tramite il cut-off in fase di rilascio dell’acceleratore e lo “start-stop” in caso di sosta mentre, in segno opposto, fornisce, tramite il motore elettrico, potenza suppletiva in fase di forte accelerazione o in particolari situazioni di pendenza in salita.

Batteria al litio, motore elettrico e relativi servizi valgono, in termini di aumento di peso rispetto alla 335i, 135 chili, dinamicamente ben compensati dalla potenza extra.

Lo specifico cambio automatico a 8 rapporti, che ospita all’interno della sua campana il motore elettrico, consente la temporanea sovrapposizione delle coppie massime dei due motori permettendo uno spunto di ben 450 Nm!

L‘Active Protection (sicurezza attiva) entra in funzione, non appena superati i 18 km/h, agendo sulla tensione delle cinture di sicurezza e sulla chiusura automatica dei finestrini laterali e del tettuccio; inoltre, grazie ad una telecamera o al radar posti anteriormente, questo sistema riconosce il pericolo di collisione ogni qualvolta si verifichi una frenata di emergenza oppure in caso di forte sovrasterzo o sottosterzo della vettura. Se giudica che l’impatto non possa essere evitato, frena la vettura fino all’arresto senza l’intervento del guidatore.

La sicurezza passiva si basa su una leggera struttura di acciaio ad alta resistenza progettata per deviare l’energia generata da urti frontali e/o posteriori dalla cellula dell’abitacolo prevalentemente alle zone di deformazione poste nei segmenti anteriore e posteriore. Le conseguenze di eventuali urti laterali sono calmierate dalle strutture rinforzate del montante centrale e dei longheroni e dalle barre antintrusione inserite nelle portiere ed infine dalle strutture trasversali inserite nei sedili. Alla BMW hanno pensato anche ai pedoni inserendo nel paraurti anteriore della ActiveHybrid 3 un assorbitore d’urto in grado di ridurre le lesioni in caso di contatto con le gambe di un pedone, mentre il cofano motore è stato progettato con elementi deformabili in grado di assorbire l’energia generata dall’eventuale impatto.

Ed ancora il conducente può contare sul sistema di riconoscimento della segnaletica stradale, sull’avvisatore cambio accidentale della corsia di marcia e sul segnalatore di sorpasso pericoloso. Il quadro viene completato dal BMW Assist, sistema di chiamata d’emergenza consistente in un’unità telefonica integrata nella vettura, connessa al BMW Assist Call Center.

L’elettronica

Una citazione a parte merita l’elettronica. Iniziamo dall’iDrive controller che, posizionato sulla consolle centrale, comanda tutte le funzioni della nuova Serie 3 ibrida: dal sistema di navigazione al climatizzatore automatico, dal menu di navigazione (in combinazione con il sistema di navigazione BMW Professional), al telefono, musica (Radio e Audio CD) e manuale d’uso integrato.

Il Control Display in combinazione con il sistema di navigazione Professional e lo Smartphone, si fa apprezzare per le grandi dimensioni (8,8″) e l’alta definizione della grafica. Le funzioni Rear View e Surround View, operanti tramite 5 telecamere, facilitano le manovre di parcheggio, la percorrenza di svincoli a bassa visibilità e la situazione generale attorno all’auto stessa che, ripresa dalle telecamere Top View posizionate nei retrovisori esterni, viene integrata dalle rilevazioni della telecamera per la retromarcia proiettando sullo schermo l’immagine dall’alto della BMW e di ciò che la circonda. La ricerca di un parcheggio e la relativa manovra vengono facilitate dal Park Assistant che, tramite sensori ad ultrasuoni, individua un posto adeguato (lunghezza della vettura più circa 1,5 m) ad una velocità fino a 35 km/h e ne avvisa il conducente. Ed ancora con il Real-Time Traffic Information (che copre Germania, Italia, Francia e Gran Bretagna) calcola in tempo reale i dati relativi al traffico tramite il servizio di BMW ConnectedDrive che utilizza dati pubblici sul traffico e profili di viabilità anonimi inviati da cellulari.

Anche le luci dell’auto vengono gestite dal sistema Adaptive Light con High Beam Assistant; il primo provvede alla distribuzione variabile della luce illuminando la traiettoria dell’auto sia in rettilineo che in curva mentre il secondo regola i proiettori abbaglianti a seconda del traffico.

Modalità di marcia

Questa BMW ActiveHybrid 3 offre tre modalità di guida: Eco Pro, Sport e Comfort, a seconda delle necessità o del feeling del momento: con “Eco Pro”, studiata per ottenere la massima efficienza, il motore endotermico viene disattivato alle andature a velocità costante sino a 160 km/h, mentre quello elettrico permette di marciare per 3/4 km fino alla velocità massima di 75 km/h con e nelle discese con pendenze tali da permettere l’utilizzo del solo elettrico basandosi sulle informazioni del tracciato reimpostato trasmesse dal navigatore satellitare; usufruisce inoltre dei benefici derivanti dallo Start&Stop, e risparmia carburante anche nelle fasi di rilascio del pedale dell’acceleratore, nelle quali la modalità “Eco Pro” comanda il disaccoppiamento e lo spegnimento del motore termico, contribuendo inoltre a recuperare energia anche nella marcia con endotermico in funzione.

In modalità “Comfort” è possibile guidare con motore elettrico senza escludere funzioni quali il riscaldamento dei retrovisori esterni o dei sedili, mentre nel caso di guida in modalità “Sport” con motore elettrico, il motore a combustione viene disattivato solo alle basse velocità per consentire una guida particolarmente sportiva ad alto regime e con ulteriore potenza garantita dalla funzione elettrica eBoost che aziona i due motori in parallelo.

La vettura può comunque percorrere in modalità elettrica circa 4 km a 75 km/h con emissioni e consumi praticamente nulli, mentre nel ciclo combinato la Casa dichiara un consumo inferiore a 6,4 litri ogni 100 km con emissioni di CO2 inferiori a 149 g/km.

Su strada

Fluidità e brillantezza, dolcezza e grinta sono concetti contrapposti che convivono perfettamente nelle due anime distinte di questa ActiveHybrid 3, le cui prestazioni pure sono comunque da sportiva di razza.

Il test effettuato tanto in città quanto su percorsi misti ed autostradali (non solo italiani) non ha fatto che confermare quanto dichiarato dalla Casa: sempre tenendo a mente la natura dell’auto, lo spunto è sorprendente mentre inesauribile è l’allungo dai 50/60 km/h a patto che si acceleri come minimo dalla 5a o 6a marcia anche se la gestione elettronica del motore consente addirittura di viaggiare su strada piana a 1.000 giri/minuto in 8a marcia e con quattro persone a bordo.

Il comfort, al quale contribuisce in maniera determinante la dolcezza del cambio che in funzionalità automatica sgrana le marce una dopo l’altra in modo appena avvertibile, rende l’auto ben gradita anche alle signore che, ospiti in tutta tranquillità del divano posteriore, non si sono rese conto di percorrere ampi curvoni autostradali a velocità di parecchio superiori ai 200 km/h: una prova tangibile di quanto grande sia la sensazione di sicurezza trasmessa dalle grandissime qualità di tenuta dell’auto.

La musica cambia sostanzialmente se si vuole condurre quest’ibrida velocemente su percorsi molto tortuosi: i continui trasferimenti di carico sia longitudinali che trasversali, pur attutiti dai controlli, si fanno sentire (la massa è pur sempre superiore ai 1.600 kg) ed il comfort un po’ ne risente. Sempre buona comunque la tenuta di strada e la direzionalità, coadiuvate, specialmente con i cerchi da 18”, dalla bassa spalla e larga impronta a terra delle coperture.

Se ci si mantiene un po’ sotto al limite, evitando l’innesto magari indesiderato dell’Active Protection, si riesce ad inserire in curva stretta il muso con sufficiente decisione e lavorando d’acceleratore con il cambio in manuale ci si può anche divertire, ma questa condotta rappresenta comunque una forzatura rispetto al signorile dinamismo di questa splendida ibrida.

Non va comunque mai dimenticato che i cavalli sono tanti e che se si accelera a fondo soprattutto nelle più basse delle otto marce a disposizione, la rapportatura del cambio ne favorisce l’immediato e totale scarico a terra con reazioni a volte inattese. Ci è capitato, nei primi giorni di prova, di dare a bassa velocità un po’ di gas in terza marcia in uscita di una curva a 90° con fondo umido per ottenere un accenno di scodata pur con traction control inserito; è bastato un altrettanto deciso pelo di controsterzo per raddrizzare l’auto ma la cosa, proprio per la bassa velocità alla quale andavamo, ci ha svelato molto della doppia natura di quest’auto: vista la grande elasticità del motore, se avessimo mantenuto una marcia superiore o avessimo accelerato con più gentilezza, probabilmente nulla sarebbe successo.

Altra annotazione di servizio (più che di vera e propria critica) riguarda la frenata che si è rivelata sempre efficace e senza segni di cedimento anche su percorsi montagnosi caratterizzati da frequenti saliscendi. Tuttavia, se non rileviamo alcun problema se si viaggia anche velocemente in automatico, per il manuale abbiamo notato che occorre sempre scalare le marce leggermente al di sotto del regime di rotazione massimo ammissibile armonizzando l’innesto con la velocità in decelerazione avvalendosi in primis della potenza dei freni accompagnandone l’azione con il freno motore. Ci spieghiamo questa necessità con il fatto che il sistema confronta il valore della velocità effettiva dell’auto nel momento nel quale si comanda la scalata con quella massima prevista – e permessa – dal rapporto che si vuole innestare: se i due valori vengono giudicati incompatibili, la marcia inferiore non viene inserita se non quando i valori rilevati divengono compatibili; stiamo parlando di frazioni di secondo che poco contano anche tenendo una guida un po’ allegra ma che possono fare la differenza nella guida al limite. Il tutto risulta ben attenuato in modalità “Sport”. Va comunque detto che questo è un fenomeno comune anche ad auto di altre marche, anche nel traffico cittadino ed in funzione automatica: se si è costretti ad un vero stop di emergenza, l’auto può a volte allungare leggermente gli ultimi metri di frenata, vuoi per il fenomeno appena citato o più semplicemente perché il sistema antisbandamento disinnesca il bloccaggio delle ruote.

Prezzi

Si parte dai 55.700 euro della ActiveHybrid 3, per passare ai 57.700 dell’allestimento Sport, 58.600 euro della Modern e Luxury, fino al top della ActiveHybrid 3 Msport da 60.400 euro.

 

Tony Colomba

 

Exit mobile version