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F1 Monaco | Verstappen imprendibile, Alonso fenomeno, Ocon onora l’Alpine

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Monte-Carlo. Max Verstappen, team Oracle Red Bull Racing (Photo by Mark Thompson/Getty Images)

Red Bull con Super Max giù il cappello…  sul circuito di Monte-Carlo, Alonso secondo a 42 anni sperava di poter vincere. Mercedes in ripresa con le novità, Ferrari profondo rosso: prosegue il festival degli o/errori

In un circuito-toboga come quello monegasco la vera gara si corre il sabato: tale è la griglia di partenza, del tutto simile sarà – salvo incidenti o ritiri – l’ordine di arrivo.

Le prove

Ed ecco quindi che le prove del sesto gran premio 2023 vedono in testa un imprendibile e incredibile Max Verstappen – che con il suo 1:11.365 conquista la sua prima pole monegasca – secondo un Fernando Alonso sempre più in palla e ottimo terzo Charles Leclerc (poi sanzionato di 3 posizioni per aver ostacolato alla fine della Q3 Russel), affiancato in quarta posizione da Esteban Ocon mentre Carlos Sainz e Lewis Hamilton sono, nell’ordine, in terza fila. Le premesse per un Gran Premio che vede fra le possibili protagoniste anche le rosse, sembrerebbero esserci tutte….

La griglia di partenza

  1. Verstappen (Red Bull) | F. Alonso (Alpine)
  2. Ocon (Alpine) | C. Sainz (Ferrari)
  3. Hamilton (Mercedes) | C. Leclerc (Ferrari)
  4. Gasly (Alpine) | G. Russell (Mercedes)
  5. Tsunoda (AlphaTauri) | L.  Norris (Alpine)
  6. Piastri (McLaren) | N. De Vries (A.Tauri)
  7. Albon (Williams) | L. Stroll (Aston Martin)
  8. Bottas (Alfa Romeo) | L. Sargeant (Williams)
  9. Magnussen (Haas) | N. Hulkenberg (Haas)
  10. Guanyu (Alfa Romeo) | S. Perez (Red Bull)

La gara

L’olandese volante dopo aver firmato la pole, ha vinto sotto la pioggia il suo secondo Gran premio di Monaco precedendo nell’ordine – con mezzo minuto di vantaggio – Fernando Alonso e Esteban Ocon (Alpine); seguono Hamilton e Russell (entrambi su Mercedes), Leclerc (Ferrari), Gasly (Alpine), Sainz (Ferrari), Norris (McLaren) e Piastri (McLaren).

In classifica generale l’olandese sale a 144 punti, approfittando dello zero del suo compagno di squadra Sergio Perez, fermo a quota 105.

La gara, con Verstappen saldamente primo e Alonso che capeggiava il gruppo degli inseguitori, sembrava destinata a confermarsi il solito trenino ma a interromperne il «ritmo» ci pensava, al 52° giro, Giove Pluvio che sconvolgeva i piani di tutti facendo saltare strategie, provocando qualche innocuo incidente e favorendo qualche inatteso sorpasso: del resto non è nei momenti difficili che emergono i migliori?

E a proposito di migliori che dire di Verstappen che in sei gare ha incamerato quattro primi e due secondi posti ed è a 144 punti mondiali? Il campione olandese qui ha costruito la sua gara già in prova, ben sapendo la fondamentale importanza di partire dalla pole, la confermato sua visione tattica (aiutato ovviamente da un muretto perfetto) utilizzando in partenza coperture medie che hanno fatto la differenza sulle hard di Alonso e infine facendo con il sopraggiungere della pioggia il suo pit stop in cui ha montato le intermedie che gli hanno permesso di fare la differenza sul traguardo.

Ma a Monaco il Team con le ali ha registrato anche una delle gare peggiori fatte da Perez (vincitore di Montecarlo 2022) ultimo in griglia e 16° all’arrivo, un calvario iniziato già alla fine del primo giro con l’ordine di rientrare per montare le hard e tentare così di arrivare fino alla fine ma il messicano, dopo aver tagliato la chicane del porto, non  ridà la posizione a Stroll e finisce sotto investigazione, poi danneggia l’ala anteriore in un contatto con Kevin Magnussen, e deve rientrare torna ai box per sostituirla. Dopo pochi giri ecco la pioggia: Perez torna una prima volta ai box per montare le intermedie ma dopo pochi giri viene richiamato per montare le Full Wet; poco dopo La pioggia, cala di intensità e la pista si asciuga; morale: quinto rientro ai box per rimontare le intermedie. No comment.

Altro team che pioggia e confusione interna hanno maggiormente penalizzato è stata proprio la Ferrari con Sainz che a causa di un lungo si è ritrovato ottavo (ma Carlos aveva pasticciato anche sull’asciutto, tamponando Ocon e rompendo una bandella dell’ala anteriore) mentre Leclerc, già nelle qualifiche, aveva perso tre posizioni – da terzo a sesto – per colpa del suo muretto, che non lo aveva avvisato dell’arrivo di Norris nel giro lanciato.

E questo si somma al montaggio degli slick (giro 45) sette giri prima della pioggia; inoltre, nonostante la pista bagnata, e nella speranza che gli stewards facessero uscire la safety car, il muretto del Cavallino ha tardato a richiamare i suoi piloti col risultato di aver probabilmente facilitato il testacoda al Mirabeau di un Sainz sotto pressione e la conseguente perdita di tre posizioni.

Anche Leclerc era ugualmente sotto stress ma a differenza di Sainz è sempre rimasto lucido tanto da insidiare nei giri finali – purtroppo senza successo – Russell (Mercedes) che era penalizzato di 5 secondi.

Tornando a note più liete che dire infine di un Alonso tornato a nuova vita agonistica che in questa stagione su sei gare, è salito cinque volte sul podio?

Le dichiarazioni (fonti varie)

Leclerc: “Ho faticato alla fine con le gomme dure, che fino a un certo punto erano andate bene – racconta il monegasco -. C’è tanto lavoro da fare sulla gestione pneumatici. Il pit stop troppo tardi quando pioveva? Facile giudicare a priori. Sapevamo di correre dei rischi. In questi casi di solito esce la safety car e quindi conviene aspettare. Stavolta non c’è stata”.

Vasseur: “A Barcellona nel prossimo fine settimana porteremo delle novità tecniche che dovrebbero migliorare la costanza di rendimento – spiega il team principal Frederic Vasseur -. Le Mercedes non ci sono state superiori. Il problema è che a Montecarlo più che le prestazioni conta il piazzamento in pista. Se hai davanti una macchina 3 secondi più lenta non riesci comunque a sorpassarla”. 

Mike Krack, team principal Aston Martin: “Abbiamo montato le hard a Fernando, sperando di utilizzare la strategia per passare davanti a Max più avanti nel corso della gara. E poi è arrivata la pioggia. Inizialmente non era così forte, e abbiamo montato le medie, perché le hard parecchio usate sono molto difficili da gestire su pista bagnata. La pioggia è immediatamente aumentata, e passare alle intermedie rappresentava la scelta logica solo un giro dopo”.

Alonso: Nel giro in cui mi sono fermato, la pista era completamente asciutta, fatte salve curva 6 e curva 8. Per cui perché montare le intermedie, soprattutto visto che sembrava un semplice scroscio e avevamo molto margine da chi ci seguiva?. La pioggia ha reso la corsa difficile per tutti, e molto rischiosa dal punto di vista strategico – ha riflettuto il due volte campione del mondo -. Non credo che la sosta in più abbia influito sul risultato… È stata la decisione giusta – ha aggiunto – che ci ha dato più sicurezza. Ma un minuto e mezzo più tardi, la situazione era cambiata completamente. Non c’era possibilità di vincere oggi, sia che sull’asciutto che sul bagnato. Ma abbiamo corso aggressivamente, cercando il successo”…“Ho sempre avuto fiducia nelle mie abilità – forse anche troppa – ma è parte del mio DNA. Questa è una prova delle mie capacità per chi mi vede dall’esterno. Ci sono tanti fan che sono arrivati dopo il 2014/2015, anche grazie a Drive to Survive, che mi avevano solamente visto lottare per la Q3 o ritirarmi dalla gara con il fumo che usciva dalla vettura. Ora credo siano sorpresi di vedermi davanti”. 

Perez: “È il peggior weekend che io ricordi; tutto è andato storto e abbiamo pagato caro l’errore che ho fatto in qualifica. Sono molto deluso dalla performance di tutto il weekend. Sapevo che sarebbe andata male e ho perso 25 punti. Le condizioni erano particolarmente complicate e quando ha cominciato a piovere ho sperato che le cose potessero andare bene, ma non è successo, che peccato. Non credo avremmo potuto fare altro diversamente: il danno è stato fatto ieri; voglio solo andare avanti, perché è stato un weekend terribile. Spero comunque per il campionato, ma so che non posso permettermi ancora una gara da zero punti, spero di tornare ai miei normali livelli a Barcellona. Devo essere perfetto nelle prossime gare, ho bisogno di vincere e presto. Sono contento di tornare a correre fra pochi giorni”.

Ordine d’arrivo

1 Max VERSTAPPEN Red Bull Racing

2 Fernando ALONSO Aston Martin

3 Esteban OCON Alpine

4 Lewis HAMILTON Mercedes

5 George RUSSELL Mercedes

6 Charles LECLERC Ferrari

7 Pierre GASLY Alpine

8 Carlos SAINZ Ferrari

9 Lando NORRIS McLaren

10 Oscar PIASTRI McLaren

11 Valtteri BOTTAS Alfa Romeo

12 Nyck DE VRIES AlphaTauri

13 Guanyu ZHOU Alfa Romeo

14 Alexander ALBON Williams

15 Yuki TSUNODA AlphaTauri

16 Sergio PEREZ Red Bull Racing

17 Nico HULKENBERG Haas F1 Team

18 Logan SARGEANT Williams

19 Kevin MAGNUSSEN Haas F1 Team

20 Lance STROLL Aston Martin

 

Mondiale Piloti

1  M. Verstappen – Red Bull 144

2  S. Perez – Red Bull 105

3  F. Alonso – Aston Martin 93

4  L. Hamilton – Mercedes 69

5  G. Russell – Mercedes 50

6  C. Sainz – Ferrari 48

7  C. Leclerc – Ferrari 42

8  L. Stroll – Aston Martin 27

9  E. Ocon – Alpine 21

10 P. Gasly – Alpine 14

11 L. Norris – McLaren 12

12 N. Hulkenberg – Haas 6

13 O. Piastri – McLaren 5

14 V. Bottas – Alfa Romeo 4

15 G. Zhou – Alfa Romeo 2

16 Y. Tsunoda – AlphaTauri 2

17 K. Magnussen – Haas 2

18 A. Albon – Williams 1

19 N. De Vries – AlphaTauri 0

20 L. Sargeant – Williams 0

 

Mondiale Costruttori

1  Red Bull 249

2  Aston Martin 120

3  Mercedes 119

4  Ferrari 90

5 Alpine 35

6 McLaren 17

7 Haas 8

8 Alfa Romeo 6

9 AlphaTauri 2

10 Williams 1