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F1 | GP di Miami: il Campionato «Red Bull» registra la vittoria di Super Max seguito da Pérez, quindi Alonso con l’Aston Martin

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Impietoso strapotere del binomio Red Bull – Verstappen; umiliato Pérez, certo di potersi aggiudicare la gara. Ottimo Alonso, indiscusso leader del campionato degli altri…, male le Ferrari mentre la Mercedes inverte i risultati delle qualifiche

C’è poco da dire o meglio il Campionato di quest’anno è totale appannaggio della scuderia di Milton Keynes: uno strapotere al momento impossibile da contrastare anche se, parafrasando il buon vecchio James Bond, “mai dire mai” perché in Formula 1 tutto può sempre succedere…

Il quinto appuntamento del Mondiale 2023 in Florida ha decretato come sottolineato nel titolo, l’esistenza di due campionati: quello «energetico» con la Red Bull forte di un Verstappen che, da un altro pianeta, rifila due schiaffoni al pur valido compagno di squadra Pérez, surclassato e con il morale sotto le scarpe, e poi il campionato degli altri che vede in Alonso e nella sua competitiva Aston Martin, la terza forza in campo.

L’asturiano, due volte Campione del Mondo, centra la terza piazza per la quarta volta nelle prime cinque gare della stagione e assicura che cercherà di trovare il modo – se gli astri lo permetteranno – di tornare sul gradino più alto del podio almeno a Montecarlo o Barcellona nonostante più d’uno pronostichi la vittoria della Red Bull in tutte le gare della stagione.

Male, purtroppo, Leclerc che ha compromesso la sua gara sin dal suo incidente in prova ma senza colpa in quanto la sua monoposto, come quella del compagno Sainz, denota una incostanza di rendimento, uno squilibrio tra un tipo di mescola e l’altra e non consente di avere un riferimento certo.

La gara

Al via Pérez mantiene la prima posizione, seguito da Alonso e Sainz, quindi Gasly, Russell e Magnussen (che perde due posizioni); poi Leclerc, tutti con gomme medie.

Verstappen, scende in decima posizione ma per poco: già al secondo giro, dopo la serie di sorpassi e controsorpassi tra Leclerc e Magnussen, alla fine del lungo rettilineo, dopo curva 16, il danese ripassa il monegasco mentre alle loro spalle in agguato c’è Verstappen autore di un fantastico doppio sorpasso che lo porta in sesta posizione e segna l’inizio della sua infernale rimonta.

Al 14° giro Verstappen scavalca prima George Russell e poi Pierre Gasly andando a raggiungere anche Sainz (che scende in quarta posizione) superandolo.

Al 18° giro Leclerc rientra ai box per lasciare le Medium, monta le Hard in 2,6” e riparte 15°, mentre il giro successivo tocca a Sainz (foto sotto) che incredibilmente arriva troppo veloce al box e si becca una penalità di 5” per superamento del limite di velocità in pitlane, penalità che alla fine non influirà sulla classifica perché il ferrarista in crisi sarà superato sia da Alonso che da Russell finendo in quinta posizione.

Il compagno di squadra invece finirà settimo quando al 55° giro Hamilton lo infilerà con un grande sorpasso.

Nel frattempo inizia a profilarsi il trionfo di Super Max che dapprima con gomme dure più vecchie di 20 giri rispetto a quelle montate da Pérez (foto sotto), riusciva a guadagnare secondi su secondi tanto da portarsi al 15° giro a circa 4”.

Dopo essersi liberato del duo Alonso-Sainz, l’olandese volante passa in prima posizione e rientra ai box al 45° giro ritornando in pista a poco più di un secondo dal messicano del quale si sbarazza in appena due giri; da quel momento fa il vuoto, si aggiudica tra l’altro anche il punto addizionale per il giro veloce e vince il suo 38° gran premio di Formula 1 di questa stagione.

Uno strapotere disarmante dell’olandese e della Red Bull che fa ancora doppietta con l’affranto Pérez, terzo lo spagnolo dell’Aston Martin Fernando Alonso.

Prossimo appuntamento fra due settimane a Imola per il Gran Premio del Made in Italy e dell’Emilia-Romagna.

Le dichiarazioni

Max Verstappen (Sports City) a proposito dell’esser stato fischiato dai tifosi statunitensi: “Se guidassi nelle posizioni di rincorsa non susciterei questa reazione; è normale essere fischiati se vinci e al pubblico non piace chi vince. Accetto i fischi, per me conta essere in testa e vincere: io porto a casa il trofeo e loro ritornano a casa contenti di aver fischiato”.

Fernando Alonso (Sports City): “È mancato a Baku per 2”, ma qui siamo ritornati sul podio. In gara siamo andati molto bene: buona strategia e buon degrado, come spesso accade la domenica. Probabilmente è stata la migliore gara della stagione in termini di passo, inoltre, senza safety car, abbiamo subito il minore divario dal primo classificato, dobbiamo continuare a capire la vettura, perché tutto è ancora nuovo. Ci siamo ritrovati in una posizione ancora difficile da credere, ma stiamo massimizzando ogni domenica, dobbiamo continuare così. “A inizio anno puntavo a salire una volta sul podio, adesso ne abbiamo centrati quattro e l’appetito vien mangiando; sarebbe bello fare meglio, ma le Red Bull sono sempre molto veloci e paiono imprendibili; continuo a pensare che a Monaco e forse a Barcellona avremo una chance di vittoria, sarà una stagione difficile. “Speriamo di essere più vicini sul alcune piste e che alcuni aggiornamenti ci rendano competitivi ancora di più; prima di tutto dovremo guardarci le spalle, tenendo dietro nel Mondiale Costruttori Ferrari e Mercedes. Dobbiamo accettare che le Red Bull sono irraggiungibili, perché hanno svolto un lavoro migliore”.

Christian Horner Team Principal Red Bull (Skysports UK): “Cinque gare, cinque vittorie più la Sprint e quattro doppiette: non abbiamo mai avuto un inizio così e ci chiediamo «dove sono gli altri?» Durante l’inverno abbiamo avuto un incremento di prestazioni che definirei normale, ci chiediamo piuttosto dove siano finite Ferrari e Mercedes. Sono sicuro che stanno lavorando a grandi aggiornamenti per l’Europa e con la penalità che abbiamo per sviluppare la macchina più avanti nell’anno, è importante che ci sia più aria fresca possibile tra noi e gli avversari in questa fase

Carlos Sainz: “È stata una gara davvero dura. Il mio stint iniziale con gomme Medium è stato buono, poi però abbiamo provato l’undercut su Fernando e ho dovuto mettere alla frusta troppo presto le mie Hard per liberarmi del traffico. Credo che di questa scelta abbiamo poi pagato il prezzo nel resto della gara, ma in generale abbiamo faticato con il ritmo per tutto il Gran Premio. Ovviamente è una situazione frustrante ma continueremo a lavorare per trovare una soluzione, convinto che faremo progressi come squadra già nelle prossime gare”.

Charles Leclerc: “Ho fatto fatica a inizio gara perché avevo saltellamento nelle curve ad alta velocità, e questo è un problema che nel weekend non si era mai presentato. L’obiettivo della mia gara è stato dunque portare al traguardo la macchina, e facendo un bilancio non posso certo parlare di una corsa esaltante. Dobbiamo lavorare per comprendere come sia possibile che siamo tanto competitivi in qualifica e così lontani da un passo accettabile in gara. Tuttavia non abbiamo alcuna intenzione di mollare e contiamo di fare dei passi avanti nei prossimi Gran Premi anche grazie agli aggiornamenti che sappiamo essere in arrivo”.

Frédéric Vasseur, team principal della Ferrari (a Sky): “Dobbiamo aprire gli occhi e vedere se fossimo in una buona condizione, ma evidentemente non è stato così. Ieri siamo andati bene in qualifica in termini di passo, anche se i piloti non sono riusciti a fare del loro meglio. Oggi siamo stati molto incostanti: in alcune fasi della gara il ritmo era buono, in altri eravamo troppo indietro e dobbiamo capire il perché. Non è questione di degrado ma di incostanza. Charles ha faticato nella prima fase della gara, ad un certo punto però ha recuperato il passo e aveva il ritmo di Carlos, ma inizio troppo difficile e ha perso tante posizioni anche nei primi giri e questo è un peccato. Charles ha sofferto all’inizio e nella prima parte del secondo stint, poi si è improvvisamente acceso, come un interruttore ed è riuscito a recuperare e trovare un buon passo, ma era troppo tardi. Noi dobbiamo cercare di essere costanti lungo tutta la gara con le due mescole e in tutti i giri. Se guardiamo la gara di oggi non parlerei di aggiornamenti o potenziale, dobbiamo concentrarci sulla costanza. Chiaramente arriveranno nuovi pezzi ma non è la questione principale al momento, bisogna essere più costanti in gara. Non ho tempo per pensare alla Red Bull sinceramente, ma è sorprendente il cambiamento tra qualifiche e gara: guardando i distacchi siamo più o meno con Mercedes e Aston la domenica, mentre la loro volano”.

[ Redazione testmotori360 Sicurezza&SPORT ]

 

[ Ordine di arrivo Formula 1 Miami Grand Prix ]

1 Max Verstappen – Red Bull Racing – 1:27’38.241
2 Sergio Pérez – Red Bull Racing – 1:27’43.625 5.384
3 Fernando Alonso – Aston Martin – 1:28’04.546 26.305
4 George Russell – Mercedes – 1:28’11.470 33.229
5 Carlos Sainz – Ferrari – 1:28’20.752 42.511
6 Lewis Hamilton – Mercedes – 1:28’29.490 51.249
7 Charles Leclerc – Ferrari – 1:28’31.229 52.988
8 Pierre Gasly – Alpine – 1:28’33.911 55.670
9 Esteban Ocon – Alpine 1:28’36.364 58.123
10 Kevin Magnussen – Haas – 1:28’41.186 1’02.945
11 Yuki Tsunoda – AlphaTauri – 1:28’42.550 1’04.309
12 Lance Stroll – Aston Martin – 1:28’42.995 1’04.754
13 Valtteri Bottas – Alfa Romeo – 1:28’49.878 1’11.637
14 Alexander Albon – Williams – 1:28’51.102 1’12.861
15 Nico Hülkenberg – Haas – 1:28’53.191 1’14.950
16 Zhou Guanyu – Alfa Romeo – 1:28’56.681 1’18.440
17 Lando Norris – McLaren – 1:29’05.958 1’27.717
18 Nyck de Vries – AlphaTauri RBPT – 1:29’07.190 1’28.949
19 Oscar Piastri – McLaren 56 – a 1 giro
20 Logan Sargeant – Williams 56 – a 1 giro