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Gran Premio di Jeddah: altra prova di forza della Red Bull, altra debacle Ferrari

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Red Bull di un altro Pianeta. Vince Pérez, secondo Verstappen che disobbedisce agli ordini del team e fa il giro più veloce mantenendo così la testa del Mondiale dopo una Safety Car da scandalo…; eccellente terzo Alonso, seguito da Russell, Hamilton, Sainz, Leclerc, Ocon, Gasly e Magnussen

Sergio Perez Oracle Red Bull Racing RB19 FIA (Photo by Mark Thompson/Getty Images)

Sergio Perez domina la seconda prova del Mondiale di F1, secondo da 15° che era SuperMax ed ecco servita un’altra doppietta Red Bull con Max che mantiene la leadership nel Mondiale Piloti proprio in virtù del punto assegnato al giro veloce. Terzo Russell grazie alla penalità di 10” inflitta post-gara ad Alonso. Poi ecco i peggiori fra i migliori sesto Sainz che precede Leclerc.

Il fattaccio: la Safety Car 

Nel corso del 18° giro il box Aston Martin ordina a Stroll di fermare la sua monoposto direttamente in pista; il canadese esegue invece parcheggiando in zona sicura, ma nonostante ciò, la Direzione gara decide per l’ingresso in pista della Safety Car. Una assurdità!

Una decisione opinabile primo perché l’auto era parcheggiata in zona sicura e poi perché era prevedibile che tale decisione avrebbe contribuito ad alterare l’andamento della gara cosa che poi è stata in particolare a svantaggio dei piloti Ferrari che avevano effettuato il loro primo pit stop pochi giri prima e viceversa avvantaggiando Verstappen e Hamilton che immediatamente ne approfittavano per rientrare ai box risparmiando secondi preziosi.

Dall’anno scorso troppo spesso le decisioni degli steward hanno condizionato più di una gara!

La cronaca

A 18 minuti dal semaforo verde ancora si lavora sulla monoposto di Verstappen; la maggior parte dei piloti ha montato coperture medie mentre Leclerc e Norris hanno optato per le soft e Hamilton e Sargeant per le hard.

Giro di formazione e partenza: Alonso scatta benissimo e prende la testa della corsa ma viene messo sotto investigazione per sospetta irregolarità nel posizionamento prima del via. Stroll, intanto, passa all’esterno Sainz in curva-13.

Durante il secondo giro Piastri rientra ai box per dei danni riportati al via all’ala anteriore per un contatto con Gasly; nel corso del giro successivo doccia fredda per Alonso che, piazzatosi troppo avanti in griglia (poi «corretto» sanzione perché spostato troppo a sinistra…), viene penalizzato di 5 secondi (che sconterà al primo cambio gomme).

4° giro: Perez aziona il DRS, supera Alonso in Curva-1 e conquista la leadership mentre Verstappen, nel corso del quinto giro, passa le due Haas e sale all’undicesimo posto.

6° giro: rientra i box anche Norris per montare le hard e mentre Perez e Alonso – siamo al settimo giro – mantengono un po’ a distanza Russell, Leclerc passa Gasly all’esterno di Curva-1 e si attacca alla Mercedes di Hamilton che riesce a superare nel corso del 9° giro occupando così la settima posizione mentre per il campione inglese viene esposta bandiera bianco-nera per aver ondeggiato in rettilineo.

Nel corso del 10° giro Verstappen supera Gasly, sale al nono posto e si mette a caccia di Hamilton che intanto si lamenta con il suo box del pessimo rendimento delle sue hard.

11° giro: Perez, che ha due secondi di vantaggio su Alonso, fa il giro veloce mentre Russell è già a sei secondi seguito da Stroll, Sainz, Ocon, Leclerc, Hamilton e Verstappen che il giro dopo sorpassa Hamilton e sale in ottava posizione.

Giro 13:  Leclerc supera Ocon ed è sesto.

14° giro: il box Ferrari fa una finta comunicazione a Sainz e il box di Stroll, che ci casca in pieno, richiama il pilota sulla cui monoposto monta gomme dure. In tutto questo Verstappen passa Ocon, è sesto e si porta a 2” da Leclerc. Nel corso del 15° giro Gasly rientra per montare le hard mentre la Top Ten è: Perez, Alonso, Russell, Sainz, Leclerc, Verstappen, Ocon, Hamilton, Tsunoda e Stroll.

16° giro: Stroll perde la posizione a favore di Sainz che ha fatto overcut mentre Verstappen segue Leclerc e entra in zona DRS, intanto Perez ha circa 5” su Alonso, che deve ancora rientrare ai box per il cambio gomme e per scontare la penalità di 5”.

17° giro: prima che Verstappen riesca a sorpassarlo, Leclerc rientra ai box – imitato da Ocon – e monta gomma dura per Leclerc

Colpo di scena al 18° giro: Stroll riceve via radio dal suo box l’ordine «stop on track» che innesta l’intervento della Safety Car (da evitare tranquillamente ndr.) e dà il via, il giro successivo, ai rientri di Pérez, Alonso, Russell e infine Verstappen.

Ecco la situazione al 19°: Perez, Alonso, Russell, Verstappen, Sainz, Hamilton, Leclerc, Tsunoda, Ocon, Gasly, Magnussen, Albon, Hulkenberg, De Vries, Sargeant, Piastri, Zhou, Norris e Bottas.

La SC rientrerà ai box al termine del 20° giro il che significa gara «azzerata» con Verstappen, quarto, che ha la grande occasione di puntare al podio, se non addirittura a qualcosa di più. Safety Car molto «sfortunata» per Leclerc che si è visto ripassato da Hamilton, il quale a differenza degli avversari ha ora gomma media.

Giro 21/50. Si riparte con Pérez che mantiene la testa; invariate anche le altre posizioni ma già il giro successivo Hamilton passa Sainz dopo la prima esse ed è quinto.

23° giro: si può nuovamente utilizzare il DRS ma Pérez ha 3” su Alonso mentre Verstappen, un martello, supera il giro dopo Russell è terzo dietro ad Alonso e può già azionare il DRS.

25° giro: Verstappen supera Alonso e si porta a sei secondi da Pérez sul quale, già al giro successivo, ha recuperato mezzo secondo siglando peraltro il giro veloce in 1’32″9 mentre Sainz ha ricevuto bandiera bianco-nera per serpeggiamento.

Giro 26: Albon accusa problemi ai freni tanto che, avendo vistosamente rallentato per raffreddarli, il giro successivo precipita in 19a posizione per poi ritirarsi nel corso del 28° giro, mentre Pérez fa un altro giro veloce, appena meglio di Verstappen.

Il 29° giro è caratterizzato dalla battaglia fra i rincalzi e ci riferiamo, con grande dispiacere, allo scontro fra Leclerc e Sainz, con lo spagnolo che tiene fuori dalla zona DRS il monegasco al quale non vuole dare strada mentre l’Olimpo della corsa vede al 30° giro Verstappen firmare un altro giro veloce in 1’32″ con Pérez che conserva i suoi cinque secondi di vantaggio, impresa non facile con uno come l’olandese che gli alita sul collo rosicchiandogli nel corso del 32° giro un altro decimo.

Nel corso del 33° giro Leclerc sbaglia in Curva-1 e il distacco da Sainz diventa di 2”; intanto le due Red Bull fanno gara a sé tanto che nel corso del 34° giro hanno messo 10” tra loro e Alonso che  a sua volta ha un vantaggio di 2,5” su Russell mentre Leclerc vorrebbe che Sainz gli desse strada. In casa Ferrari i due piloti non si possono vedere…

Giro 35: Pérez continua a tenere a bada Verstappen mentre Tsunoda difende la sua decima posizione dagli attacchi di Magnussen.

Giro 37: posizioni invariate: 4,5” tra Pérez e Verstappen con Alonso che, a 13” dall’olandese, ha quasi 4” su Russell. Al 40° giro Pérez fa un altro giro veloce mentre il giro dopo Tsunoda rintuzza per l’ennesima volta gli attacchi di Magnussen.

42° Giro: il box Red Bull chiede a Verstappen di rallentare e girare sull’1’33” ma l’olandese non se ne dà per inteso continua sull’1,32”. Stessa richiesta due giri dopo, a Pérez con il medesimo risultato ma quattro giri dopo Verstappen rallenta e Pérez aumenta di oltre cinque secondi il suo vantaggio.

47° giro: il box non comunica a Verstappen il riferimento del giro mentre Magnussen sorpassa in Curva-1 Tsunoda, sale in decima posizione e conquista così il punto a tale posizione riservato.

Classifica al 48° giro: Pérez, Verstappen, Alonso, Russell, Hamilton, Sainz, Leclerc, Ocon, Gasly e Magnussen.

Nel corso del 49° giro Piastri passa Norris mentre durante il 50° e ultimo giro il box chiede a Alonso di staccare Russell di cinque secondi.

50° giro: Bandiera a scacchi! Doppietta Red Bull ma Pérez è primo, alle sue spalle il cannibale Verstappen, che si prende anche il punticino del giro più veloce, e terzo l’inossidabile Alonso.

Il gioco dell’Oca…

Dopo la premiazione Alonso riceve una penalità di 10 secondi per aver scontato i 5 secondi di penalità in regime di Safety Car scivolando dal podio al quarto posto a favore di Russell con la Mercedes. Pensa e ripensa…, alla fine i Commissari accettano il ricorso presentato dall’Aston Martin reintegrando il loro pilota.

Ci si rivede fra due settimane a Melbourne.

Le dichiarazioni

Frédéric Vasseur Team Principal: “Nel complesso non possiamo essere soddisfatti del risultato di oggi. Non avevamo il passo che ci aspettavamo, specialmente con le gomme Hard. Abbiamo anche visto una grande differenza nel livello della nostra prestazione tra qualifica e gara. Ci sono comunque stati anche degli aspetti positivi oggi, a cominciare dal passo di Charles con le gomme Soft che è stato buono abbastanza da permettergli di recuperare sei posizioni nel primo stint. Anche il ritmo di Carlos con le Medium è stato buono così come la strategia in gara che si è tradotta in due pit stop veloci da parte dei meccanici. La stagione è ancora molto lunga: continueremo a combattere lavorando per massimizzare il nostro pacchetto e a sviluppare la SF-23 in vista delle prossime gare”.

Leclerc a SkySport e dalla Scuderia Ferrari “Con le soft abbiamo fatto un buon lavoro. Dopo con le hard se non hai il DRS su questa pista perdi molto. Sono rimasto a 1.4/1.5 secondi tutta la gara. Negli ultimi cinque giri mi sono detto: “Ora porto la macchina a casa, prendiamo i punti”. Alla fine non c’era molto di più da fare, è così … ”C’è molto lavoro da fare. Se guardiamo dove vogliamo essere, e noi vogliamo vincere, c’è ancora tanta strada… “Non è una sorpresa onestamente. Dopo il Bahrain era chiaro che fossimo indietro con il degrado, anche se pensavo che il passo gara fosse più vicino alle Red Bull. Purtroppo non è stato così…“Dobbiamo lavorare: tra due settimane andiamo in Australia. Dopo Melbourne abbiamo tre settimane di pausa in cui speriamo di trovare qualcosa, è importante per il resto della stagione.” … “La Red Bull va più veloce sia in rettilineo che in curva, quindi è difficile. Rispetto agli altri analizzeremo dove sono i nostri punti deboli”. Dalla Ferrari: Credo che non si potesse ottenere molto di più oggi. Il primo stint con gomme Soft è stato piuttosto buono e ho potuto spingere recuperando alcune posizioni, ma subito dopo il passaggio alle Hard è entrata in pista la Safety Car e purtroppo questa situazione non ci ha avvantaggiato. Il nostro passo con la mescola più dura non è stato buono come ci aspettavamo e così il resto della gara è trascorso in un trenino nel quale mi sono trovato alle spalle di Carlos. Abbiamo del lavoro da fare sul fronte del passo gara e spingeremo per tornare più forti in Australia”.

Carlos Sainz: “È stata una domenica difficile perché in vista della gara, guardando alle sessioni del weekend, ci aspettavamo di avere un passo migliore. Abbiamo del lavoro da fare e sappiamo che la vettura non è dove vorremmo che fosse al momento. Di sicuro continueremo a spingere e sono convinto che possiamo migliorare la situazione”.

[ Giovanni Notaro ]

Ordine di arrivo

1 Sergio Pérez Red Bull/Honda RBPT 50 1:21’14.894
2 Max Verstappen Red Bull/Honda RBPT 50 1:21’20.249 5.355
3 Fernando Alonso Aston Martin/Mercedes 50 1:21’35.622 20.728 *(+10 secondi di penalità poi tolti)
4 George 4 Russell Mercedes 50 1:21’40.760 25.866
5 Lewis Hamilton Mercedes 50 1:21’45.959 31.065
6 Carlos Sainz Ferrari 50 1:21’50.770 35.876
7 Charles Leclerc Ferrari 50 1:21’58.056 43.162
8 Esteban Ocon Alpine/Renault 50 1:22’07.726 52.832
9 Pierre Gasly Alpine/Renault 50 1:22’09.641 54.747
10 Kevin Magnussen Haas/Ferrari 50 1:22’19.720 1’04.826
11 Yuki Tsunoda AlphaTauri/Honda RBPT 50 1:22’22.388 1’07.494
12 Nico Hülkenberg Haas/Ferrari 50 1:22’25.482 1’10.588
13 Zhou Guanyu Alfa Romeo/Ferrari 50 1:22’30.954 1’16.060
14 Nyck de Vries AlphaTauri/Honda RBPT 50 1:22’32.372 1’17.478
15 Oscar Piastri McLaren/Mercedes 50 1:22’39.915 1’25.021
16 Logan Sargeant Williams/Mercedes 50 1:22’41.187 1’26.293
17 Lando Norris McLaren/Mercedes 50 1:22’41.339 1’26.445
18 Valtteri Bottas Alfa Romeo/Ferrari 49 1:21’44.478 1 lap /29.584
Alexander Albon Williams/Mercedes 27 47’05.946 Brakes
Lance Stroll Aston Martin/Mercedes 16 25’57.184 Power Unit

Mondiale Piloti
Max Verstappen 44 punti
Sergio Pérez 43
Fernando Alonso 30
Carlos Sainz 20
Lewis Hamilton 20
George Russell 18
Lance Stroll 8
Charles Leclerc 6
Valtteri Bottas 4
Pierre Gasly 4
Esteban Ocon 4
Alexander Albon 1
Kevin Magnussen 1
Yuki Tsunoda 0
Logan Sargeant 0
Nyck de Vries 0
Nico Hulkenberg 0
Guanyu Zhou 0
Lando Norris 0
Oscar Piastri 0

Mondiale Costruttori
Red Bull 87 punti
Mercedes 38
Aston Martin 38
Ferrari 26
Alpine 8
Alfa Romeo 4
Williams 1
Haas 1
McLaren 0
AlphaTauri 0