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Gran Premio di Formula 1 di Austin: nell’ordine Verstappen, Hamilton, Leclerc

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Nella gara americana, conferma Verstappen, Mercedes in ripresa, Ferrari sfortunata, Safety Car FIA pasticciona

 

La Formula 1 è andata in scena oggi ad Austin, prima gara di questo 2022 al di là dell’Atlantico. Errore in partenza di Sainz, che si fa superare da Verstappen, viene tamponato da Russell, si gira e viene centrato da Hamilton che gli manda in tilt l’idraulica con inevitabile, immediato ritiro. Leclerc firma una graduale ma incisiva rimonta che da centro schieramento lo porterà sul gradino più basso del podio. Bruttissimo incidente tra Alonso e Stroll al 22° giro: entrambi molto fortunati. Un errore del box Red Bull rischia di pregiudicare la gara di Verstappen che non ci è piaciuto su come si è rivolto via radio poi ai suoi meccanici, un ingrato! Ennesima prova negativa della FIA ma, ciononostante, abbiamo assistito ad una gara appassionante e ricca di colpi di scena.

La cronaca

Problemi per la Mercedes di Lewis Hamilton a pochi minuti dal via della gara. I meccanici sono stati costretti a sostituire una componente dell’impianto frenante della ruota anteriore sinistra direttamente sulla griglia di partenza.

Pronti, via: Verstappen ha uno spunto migliore di Sainz e prende la testa; all’inizio del secondo giro Russell su Mercedes urta in curva la ruota posteriore sinistra della Ferrari di Sainz che si mette di traverso e viene centrato dall’incolpevole Hamilton; il ferrarista rientra ai box e per lui è il ritiro: l’impatto con Hamilton ha danneggiato l’impianto idraulico. Il giro successivo vede Leclerc in rimonta tanto da aver già conquistato la nona posizione alle spalle di Lando Norris e Pierre Gasly mentre nel corso del quinto giro George Russell supera l’ottimo Stroll e conquista la terza posizione mentre gli stewards decretano la colpa dell’inglese al quale comminano solamente 5″ di penalità per il contatto con Sainz, decisamente un buffetto sulla guancia per uno colpevole di aver innescato in piena bagarre un incidente che avrebbe potuto avere conseguenze ben più gravi…

Nel corso del sesto giro Leclerc firma un doppio sorpasso prima sull’Alpha Tauri di Gasly e poi sulla McLaren di Lando Norris e si mette in caccia dell‘ex-ferrarista Vettel che occupa la sesta piazza mentre durante il settimo giro Perez supera Stroll (danneggiando l’ala della sua Red Bull che però non sembra risentirne) sale in quarta posizione e punta le Mercedes di Russell, che raggiungerà nel corso del giro successivo, e di Hamilton che nel corso del decimo giro si lamenterà via radio del degrado dell’anteriore sinistra della sua Mercedes, cosa che non gli impedisce di occupare la seconda piazza a circa 3,5 secondi da Verstappen.

credit: @Scuderia Ferrari Press Office

Nel corso dell’11° giro Bottas inaugura la serie di cambi-gomma: si ferma ai box e monta le hard rientrando in pista in quattordicesima posizione mentre il giro successivo Leclerc e Vettel si danno battaglia, dura ma corretta, per il sesto posto conquistato, dopo qualche resistenza del campione tedesco, dal monegasco della Ferrari che prosegue la sua rincorsa al podio; si arriva così al 13° giro con Hamilton che, dopo esser rientrato ai box per montare le hard, rientra in pista in settima posizione mentre il giro successivo fanno il loro pit-stop anche Verstappen e Russell con l’olandese che rientra in pista in seconda posizione dietro al compagno di squadra Perez che deve ancora effettuare il suo pit; intanto Leclerc supera Stroll e sale al terzo posto alle spalle di Verstappen.

15° giro: rientra ai box anche Sergio Perez mentre Verstappen riprende la leadership della gara davanti a Leclerc che però non si è ancora fermato per il suo pit-stop; nulla da registrare sino al 18° giro nel corso del quale Bottas si pianta nella ghiaia e deve ritirarsi lasciando però la sua monoposto in posizione pericolosa: inevitabile l’ingresso della safety car in pista, occasione che Leclerc sfrutterà per montare gomme dure nel corso del 19° giro rientrando in pista in quinta posizione, immediatamente dietro Sergio Perez che Leclerc, che non capisce come lo stesso Perez sia potuto transitare prima di lui, sospetta di aver sfruttato in barba al regolamento, il delta sul rettilineo del traguardo per poi rallentare e di questo informa il suo muretto chiedendo via radio nel corso del 21° giro di controllare il distacco di Perez immediatamente prima della sosta per il cambio gomme.

Nel corso del 22° giro si verifica un brutto incidente tra Alonso e Stroll con Alonso – la cui Alpine letteralmente decolla puntando decisa il muso al cielo per poi  riatterrare violentemente sull’asfalto – riesce a raggiungere i box per far sostituire l’ala anteriore rotta mentre Stroll ha dovuto abbandonare la sua Aston Martin gravemente danneggiata in pista: nuovamente fuori la Safety Car che, dopo aver cristallizzato le posizioni sino al 26° giro, rientra ai box; la gara riprende senza che si registri nessun sorpasso nelle posizioni di testa mentre nel corso del  27° giro Leclerc, utilizzando il DRS, arriva in coda a Perez che riesce  a resistere anche senza DRS tanto che il monegasco dice via radio  “Sono dannatamente veloci in rettilineo”. A Leclerc non resta che tentare una staccata delle sue, cosa che tenta il giro dopo all’esterno di curva 1 andando però lungo e riaccodandosi al messicano che però letteralmente «secca» il giro dopo sempre in curva 1 ma questa volta con un gran sorpasso all’interno che gli frutta la terza posizione.

Nel corso del 31° giro arriva una penalità di 5″ per Gasly reo di non aver rispettato la distanza minima in regime di safety car mentre Hamilton si avvicina al duo di testa e la Red Bull di Verstappen accusa il degrado gomme e vede avvicinarsi Lewis Hamilton che nel frattempo si è avvantaggiato su Leclerc.

35° giro: Hamilton è ai box per montare nuove hard imitato, il giro dopo, da Verstappen, vittima però di un pit stop infinito che gli fa perdere due posizioni e lo fa uscire alle spalle di Leclerc anch’esso rientrato ai box.

37° giro: ora tocca a Russell che, dopo il cambio gomme, rientra in pista in settima posizione alle spalle di Magnussen.

38° giro: Verstappen ingaggia Leclerc che riesce a resistere agli attacchi dell’olandese mentre il giro dopo Perez è ai box e Vettel va in testa; nel corso del 39° giro Verstappen, dopo uno scambio di posizioni, supera Leclerc all’interno in curva 12 con Leclerc che non riesce ad incrociare la traiettoria per rimettersi davanti. Tre giri dopo Hamilton si riprende la testa sorpassando in Curva 1 Vettel che il giro successivo deve rientrare i box.

Nel corso del 42° giro Norris e Tsunoda si rendono protagonisti di un lungo duello ruota a ruota che si conclude con un gran sorpasso ai danni del giapponese mentre due giri dopo Verstappen e Leclerc riducono le distanze nei confronti di Hamilton che a questo punto ha un vantaggio di 2″ sull’olandese e 3″ tre sul monegasco; la rincorsa si conclude nel corso del 46° giro con il sorpasso di Verstappen su un Leclerc in difficoltà con Perez che ha ridotto le distanze a 3,5″ mentre Verstappen, due giri dopo, ha ridotto il distacco da Hamilton a 1,5″; Alonso  intanto supera Magnussen ed è 6°: un’impresa degna di nota visto che è stata compiuta dopo l’incidente con Stroll vanificato a fine gara avendo ricevuto una penalizzazione per aver perso uno specchietto nel lungo rettifilo che porta nell’ultimo settore del circuito scalando dalla settima posizione alla 15a; intanto Verstappen ha raggiunto Hamilton e può utilizzare il DRS.

La conclusione si avvicina rapidamente con Verstappen che nel corso del 50° giro supera con decisione Hamilton in fondo al rettilineo e si porta in testa alla gara ma l’inglese non molla e tallona Verstappen a poco più di un secondo; l’inglese pregiudica però le sue possibilità nel corso del 54° giro con un bloccaggio che permette a Verstappen di allungare in testa alla gara. Situazione immutata sino al 56° e ultimo giro  con Verstappen che vince il GP USA 2022, seguito nell’ordine da Hamilton e Leclerc; l’olandese eguaglia così il record di vittorie stagionali di Michael Schumacher e Sebastian Vettel.

La Red Bull si prende anche il mondiale Costruttori e ora in Messico dove domenica prossima si corre il secondo Gran Premio di Città del Messico.

Le dichiarazioni

credit @Scuderia Ferrari Press Office

Charles Leclerc: È stata una gara divertente in cui mi sono goduto soprattutto i duelli in pista con Max (Verstappen) e Checo (Perez). La mia partenza è stata buona e poi, dopo i primi giri, ho atteso con pazienza gli eventi. Le cose si sono messe ancora meglio quando abbiamo avuto la fortuna della Safety car, anche se purtroppo nel resto della gara abbiamo avuto un po’ troppo degrado sulle gomme e questo non ci ha permesso di lottare per le primissime posizioni. Detto questo, è stato bello tornare a gareggiare qui negli Stati Uniti ed è fantastico constatare quanta popolarità abbia acquisito il nostro sport da queste parti negli ultimi anni”.

Carlos Sainz:Non c’è molto da dire su oggi. Sono stato colpito da una Mercedes mentre stavo battagliando con Max (Verstappen) in curva 1, sono riuscito a tornare ai box ma la vettura era troppo danneggiata per poter continuare. Sento che avremmo avuto un buon passo oggi e credo che la nostra gara sarebbe stata interessante, ma preferisco guardare avanti e concentrarmi sul Messico. Non c’è tempo di tirare il fiato in questa stagione e noi ce la metteremo tutta fino all’ultima gara”.

Mattia Binotto Team Principal & Managing Director: “Quella di oggi è stata una gara a due facce: Carlos è finito fuori incolpevolmente al primo giro. Charles, dal canto suo, ha fatto una bellissima rimonta, che lo ha portato fino al podio. Sappiamo che in gara ci manca al momento qualcosa nei confronti della Red Bull che con il titolo vinto oggi ha reso onore nel migliore dei modi alla memoria del proprio fondatore. Noi continueremo a lavorare per dare loro ancora del filo da torcere già fra una settimana in Messico, oltre che continuare ovviamente a concentrarci al massimo per preparare la sfida della prossima stagione”.

[ testMotori360 Sicurezza&SPORT ] 

Ordine d’arrivo

  1. Max VERSTAPPEN (Red Bull Racing)
    2. Lewis HAMILTON (Mercedes) +5.023
    3. Charles LECLERC (Ferrari) +7.501
    4. Sergio PEREZ (Red Bull Racing) +8.293
    5. George RUSSELL (Mercedes) +44.815
    6. Lando NORRIS (McLaren) +53.785
    7. Sebastian VETTEL (Aston Martin) +65.354
    8. Kevin MAGNUSSEN (Haas F1 Team) +65.834
    9. Yuki TSUNODA (AlphaTauri) +70.919
    10. Esteban OCON (Alpine) +72.875
    11. Alexander ALBON (Williams) +75.057
    12. Guanyu ZHOU (Alfa Romeo) +76.164
    13. Pierre GASLY (AlphaTauri) +81.763
    14. Mick SCHUMACHER (Haas F1 Team) +84.490
    15. Fernando ALONSO (Alpine) +55.078 (penalizzato di 30″ dal 7° al 15° posto)
    16. Daniel RICCIARDO (McLaren) +90.487
    17. Nicholas LATIFI (Williams) +103.588
    Lance STROLL (Aston Martin) ritirato
    Valtteri BOTTAS (Alfa Romeo) ritirato
    Carlos SAINZ (Ferrari) ritirato