Home SPORT F1 GP d’...

F1 GP d’Ungheria | Red Bull e Verstappen vittoria che porta al doppio mondiale. Addio Ferrari

CONDIVIDI

Max dal decimo posto alla vittoria più incredibile. Ferrari: dal sogno della doppietta al de profundis per i due mondiali praticamente persi. Leclerc ne ha abbastanza degli errori, attenzione che non rinnova e se ne va. Tornano le Mercedes (e il sorriso di Toto Wolff), seconda e terza, e in lizza per il secondo posto nel Mondiale Costruttori

Il sogno di mezza estate di un Cavallino zoppicante, più che Rampante (e lo diciamo con molto dispiacere), si infrange contro il ritorno della Mercedes ma soprattutto contro la consistenza della Red Bull: un monolite dove tutto funziona secondo copione vincente e questo nonostante il 10° posto in qualifica di un mai domo Verstappen che in terra ungherese ha unito alla sua solita grinta, un controllo dei nervi ed una visione di gara da campione consumato. Mai una sbavatura da parte di Max, sempre controllato e tuttavia velocissimo e determinato, assistito da una «regia» sempre  all’altezza e da cambi gomme velocissimi: tutto quello che oggi, e non solo, è mancato ad una Ferrari che nelle prove e nella prima parte di gara ha fatto vedere in pista cose egregie.

Russell già in Q3 aveva beffato la Ferrari con la pole strappata all’ultimo giro mentre Verstappen non ha fatto meglio del decimo posto per un problema alla power unit; un’occasione d’oro per Leclerc che, in ottica mondiale piloti, avrebbe potuto ridurre il divario (63 punti)  tra lui e il pilota olandese, gap invece salito, dopo la bandiera a scacchi ungherese, a 80 punti tondi tondi, un ritardo più che consistente «costruito» più su errori di strategia del team che su quelli di guida – molto rari – del monegasco. La discussa strategia del Team di Maranello è stata poi oggetto – nel post gara – di commenti non proprio lusinghieri da parte di suoi avversari, d’altra parte avere, forse, la monoposto migliore del lotto e perdere gare in questo modo autorizza gli altri anche a guerre di nervi. In amore e guerra.. o no?

A Budapest, Leclerc (ancor più di Sainz) è stato vittima di cambi gomme insolitamente lenti; ora alla Ferrari non resta da una parte che recuperare lucidità ed efficienza e dall’altra, meschino a dirsi, sperare nella sfortuna e/o in qualche battuta d’arresto della Red Bull che in Ungheria ha montato su entrambe le monoposto  la terza power unit ponendosi a rischio penalità in caso di ulteriori sostituzioni importanti: se la fortuna è bendata, la sfortuna dovrebbe guardare qualche volta da un’altra parte…

Mattia Binotto, a fine gara, ha dichiarato ai microfoni di Sky che alla Ferrari oggi sono mancate le prestazioni. Prendiamo atto ma al tempo stesso notiamo che nella prima parte di gara le prestazioni c’erano tutte e su entrambe le monoposto: Russel, Sainz e Leclerc viaggiavano sugli stessi ritmi ed anzi più di una volta i Ferraristi riuscivano  guadagnare qualcosa sull’inglese e fra loro: i guai sono iniziati – e si sono amplificati – pit stop dopo pit stop: con una decisione difficilmente comprensibile sulla vettura di Leclerc sono state montate gomme dure  quando le Alpine, che avevano fatto la stessa scelta diversi giri prima, erano chiaramente in difficoltà visto che basse temperature e gomme hard non costituiscono matrimonio perfetto. Leclerc, terzo al via, al primo pit-stop era passato in seconda posizione conquistando poi la leadership della corsa dopo un gran bel sorpasso ai danni di Russell.

Tutto vanificato dal secondo pit-stop al quarantesimo giro nel corso del quale gli sono state montate coperture hard! Risultato: mentre Verstappen con gomme medie recuperava una posizione dopo l’altra fino a tornare leader, Leclerc scivolava al sesto posto dopo aver effettuato un terzo pit-stop per montare gomme soft al posto delle hard, ma oramai la frittata era fatta: la Ferrari  ora ha tutto agosto per leccarsi le ferite e, soprattutto, capire le ragioni alla base degli e(o)rrori di strategia della Ferrari: il monegasco è stato autore di una grande prima parte di gara che, dopo lo splendido sorpasso ai danni di Russell, lo ha visto  al comando del Gran Premio d’Ungheria. Dopodiché il team ha scelto di seguire una strada tutta sua, contro i consigli della Pirelli e dello stesso Leclerc che aveva chiesto di andare più lungo per poi montare le soft. Risultato? Sesto posto e altra occasione buttata via.

Verstappen oltre che bravo (da 10° a 1°…) è stato anche fortunato visto che il testa-coda nel quale è ad un certo punto incappato non ha avuto alcuna conseguenza; a fine gara ha preceduto le due Mercedes; Hamilton è stato autore di un bel recupero (da 7° a 2°) dopo aver superato Sainz mentre il poleman Russell, suo compagno di squadra, ha disputato una prima parte di gara impeccabile per poi perdere progressivamente posizioni ed arrivare comunque a podio.

Carlos Sainz, che divideva la prima fila con l’olandese ha probabilmente pagato l’anticipo del primo pit-stop ed è rientrato dietro a Leclerc per poi concludere quarto seguito nell’ordine da Perez sull’altra Red Bull, dalla McLaren di Norris, settimo davanti ad Alonso e Ocon e da Vettel su Aston Martin che nel corso del week-end ungherese,  ha annunciato il ritiro a  fine anno…

Va infine ricordato che poche ore prima della partenza, la Red Bull ha sostituito per la terza volta in questa stagione (ultima senza penalità), le power unit di entrambe le sue monoposto, dopo i problemi in qualifica che hanno fatto partire Verstappen dalla decima piazza; altra sostituzione (la quarta) è stata operata sull’Alpha Tauri di Gasly che nella prossima gara partirà ultimo.

Nel post gara, il comunicato stampa di Maranello recitava testualmente che “la Scuderia Ferrari lascia Budapest con l’amaro in bocca per non essere riuscita a centrare il risultato al quale puntava alla vigilia. La F1-75 ha sofferto le condizioni ambientali più fresche e la pista con scarsa aderenza, mettendo in difficoltà Charles Leclerc e Carlos Sainz a livello di passo gara. Gomme: Charles è andato in difficoltà soprattutto con gli pneumatici Hard montati al giro 40 che non gli hanno permesso di difendersi dagli attacchi dei rivali dopo che nella prima parte di corsa era stato protagonista e si era portato al comando sorpassando George Russell con una splendida manovra in curva 1 al giro 31. Il monegasco ha poi effettuato una sosta ulteriore per concludere la corsa sulle Soft giungendo sesto. Carlos ha invece effettuato i primi due stint con gomma Medium risultando competitivo e cercando di allungare il secondo stint. Nel finale però, con Soft usate, non ha avuto un buon passo, così non è riuscito ad attaccare Russell e ha dovuto subire il sorpasso di Lewis Hamilton che aveva gomme Medium nuove dovendosi accontentare del quarto posto”.

La cronaca

Nuvole in cielo ma pista asciutta; partono con gomme soft Russell, Norris, Ricciardo, Verstappen, Perez, Stroll, Tsunoda, Albon, Vettel e Gasly, quest’ultimo dai  box.

Lo spegnimento dei semafori vede l’ottima partenza di Russell davanti a Sainz, Leclerc, Norris e Hamilton, che guadagna immediatamente due posizioni salendo da settimo a quinto… seguono Ocon, Alonso, Verstappen, Perez Magnussen, Ricciardo e Schumacher.

Già al 2° giro viene data la virtual safety car causa detriti della Williams di Albon in curva 2; terminato tale regime, la ripartenza vede Russell con gomme soft guadagnare qualcosa su Sainz e Leclerc.

Due giri dopo Russell ha distanziato Sainz di 2″2, di 3″4 Leclerc, di 5″4 Norris e 6″3 Hamilton. Verstappen supera Alonso e si porta in settima posizione mentre, nel corso del 5° giro Perez sorpassa Alonso e Verstappen fa lo stesso con Ocon ed è sesto; siamo al 9° giro: Russell guadagna un altro decimo su Sainz che a sua volta ha un vantaggio di 1″6 su Leclerc, seguito a 4″ da Norris che ha dietro, nell’ordine, Hamilton, Verstappen, Perez, Ocon, Alonso, Ricciardo, Schumacher, Bottas, Stroll, Tsunoda, Vettel, Zhou,Gasly, Latifi, Albon che, nel frattempo, ha montato pneumatici medi seguito da Magnussen con gomme dure.

credit: @Scuderia Ferrari

Nel coso dell’11a tornata iniziano le ostilità tra Norris e Hamilton che il giro dopo supera l’avversario cosa che fa anche Verstappen il giro dopo.

13° giro: Perez scavalca Norris mentre Russell porta il suo vantaggio su Sainz a 2″1 e Leclerc chiede al muretto se lo spagnolo può essere più veloce; intanto Hamilton è quarto a 9″ da Leclerc che vede Verstappen a mezzo secondo.

Da 15° al 21° giro tanti ai box: Norris (15° giro), Ricciardo (16°), Russell e Verstappen al 17°, Sainz (18°giro): tutti montano le medie con il ferrarista che rientra in sesta posizione dietro a Russell e Ocon che supera nel corso del 19° giro mentre il giro dopo Hamilton si ferma, monta le medie e riparte dietro ad Alonso e Verstappen. Nel corso del 21° giro è la volta di Leclerc che rientra dietro a Russell ma davanti a Sainz. Box anche per Alonso che monta le hard.

23° giro: Russell ha un vantaggio di 2″1 su Leclerc che precede Sainz di 2″2, mentre Verstappen è quarto a 2″8; seguono Ocon, Hamilton, Perez, Norris, Bottas, Zhou, Alonso, Ricciardo, Stroll, Vettel, Tsunoda, Schumacher, Gasly Magnussen, Latifi e Albon.

HARD C2: La mescola chiave di questa gara, ha offerto sia durabilità che prestazioni. Verstappen ha completato lo stint più lungo su 36 giri ed è interessante notare come non fossero stati effettuati long run da nessun team nelle giornate precedenti. MEDIUM C3: La scelta più popolare per iniziare la gara, ha mostrato un livello di degrado meno elevato delle aspettative e un ottimo equilibrio in queste condizioni impegnative, in particolare nelle mani di Sainz, che ha fatto uno stint intermedio di 24 giri che lo ha portato a contendersi il podio dalle retrovie. Sainz ha anche ottenuto il giro più veloce su questa mescola. SOFT C4: Protagonista in qualifica ma non utilizzata in gara, l’elevato degrado l’ha resa incompatibile con una strategia a una sola sosta.

Bella emozione al 24° giro: Ocon rientra dopo il suo pit davanti ad Alonso (che ne ha le scatole piene del suo compagno di squadra), lo ostacola nonostante le sue gomme non fossero ancora in temperatura e nella bagarre tra i due ne approfitta Ricciardo che con grande decisione supera entrambi: una manovra da manuale! Bravo!

25° giro: Leclerc guadagna su Russell (alla faccia della monoposto che, secondo le dichiarazioni post gara di Binotto, non andava a dovere) e riduce il suo gap a 1″4; terzo è Sainz seguito da Verstappen che non riesce ad avvicinarsi (idem c.s.). Hamilton è quinto  a 7″6 da Verstappen mentre Bottas e Zhou non si sono ancora fermati. Intanto Leclerc attacca Russell all’esterno di curva 2, ma deve desistere; il duello fra i due dura per ben 6 giri sinché Leclerc infila l’inglese alla prima staccata del 31° giro e in due giri porta il suo margine a 2″, mentre Sainz riduce le distanze dall’inglese della Mercedes e Verstappen è quarto dietro allo spagnolo.

34° giro: Leclerc ha distanziato Russell di 2″5, Sainz è a 9 decimi e precede Verstappen di 2″ ed Hamilton di 7;  seguono Perez, Norris, Ricciardo, Stroll, Ocon, Vettel, Alonso, Gasly, Bottas, Schumacher, Zhou, Latifi, Magnussen, Albon e Tsunoda che nel frattempo ha fatto la sua seconda sosta, monta le soft, si gira ma riparte bene mentre Leclerc, al quale hanno montato le hard, fatica parecchio…Sainz non riesce ad avvicinarsi  a Russell (che viene però frenato dal suo muretto a causa dell’eccessivo consumo di carburante).

38° giro: Verstappen, che continua a ridurre le distanze da Sainz, viene richiamato ai box dove gli montano le medie seguito, il giro successivo, da Russell e Leclerc che montano rispettivamente gomma media e dura.

40° giro: Sainz precede di 5″ Hamilton, mentre Leclerc è terzo a 16″2 ed è inseguito da Verstappen che, liberatosi di Perez, supera il giro dopo con gran decisione il monegasco alla prima curva, si gira, viene ripassato da Leclerc e deve difendersi da Russell e Perez che però deve fermarsi nel corso del 42° giro per montare gomme medie.

43° giro: Sainz, che sfrutta ancora le medie del primo pit-stop, precede Hamilton di 3″8 e Leclerc, terzo, di 15″ mentre Verstappen si è rifatto sotto e ripassa il monegasco, due giri dopo, in curva 1. Sainz nel corso del 47° giro  fa il suo secondo pit-stop e monta le soft; identica scelta per Ricciardo, mentre Hamilton si avvicina e Ricciardo e Stroll si toccano in curva due con quest’ultimo che va in testacoda.

51° giro: Hamilton va al pit-stop, Verstappen diventa leader e già nel coso del giro successivo ha 6″7 su Leclerc attaccato da Russell. A 3″ da loro Sainz con le soft mentre Hamilton è quinto. Russell sfrutta la scia di Leclerc e nel corso del 54° giro lo passa e diventa secondo mentre la Ferrari richiama il monegasco ai box per montargli le soft.

Mancano 14 giri alla fine e Verstappen ha 8″8 su Russell, 10″6 su Sainz, 15″2 su Hamilton, 25″ su Perez e 31″ su Leclerc; seguono Norris, Alonso, Ocon, Bottas, Stroll, Vettell, Gasly, Ricciardo, Schumacher, Magnussen, Albon, Zhou, Latifi e Tsunoda.

59° giro: Verstappen ha messo tra sé e Russell 9″ ma mentre Sainz segue a 1″4, Hamilton guadagna un secondo al giro sullo spagnolo tanto che al 61° giro è a soli 9 decimi da Sainz che raggiunge nel corso del 62° giro, mentre lo spagnolo punta Russell e l’olandese ha ormai la vittoria in tasca.

63° giro: Hamilton infila Sainz alla prima curva e raggiunge Russell che supera il giro dopo in curva 1 conquistando la seconda piazza.

65° giro: Verstappen precede Hamiton di 10,8″, di 12″9 Russell, di 14″7 Sainz mentre a 20″4 segue Perez che precede Leclerc di 3″. Settimo Norris davanti ad Alonso, Ocon, Vettel, Stroll, Bottas, Gasly, Ricciardo, Schumacher Zhou, Magnussen, Albon, Latifi e Tsunoda.

67° giro: finale amaro per Bottas che si ritira a bordo pista provocando l’intervento della virtual safety car.

Ultimo giro: il Gran Premio riparte mentre inizia a piovere: vittoria di Verstappen seguito dalle Mercedes di Hamilton e Russell; poi Sainz (4°), Perez, Leclerc, Norris, Alonso, Ocon, Vettel, questi i primi 10 ovviamente a punti, seguiti da Stroll, Gasly, Zhou, Schumacher, Ricciardo, Magnussen, Albon, Latifi, Tsunoda e Bottas (ritirato).

Le dichiarazioni (fonti varie)

Mattia Binotto, team principal & Managing Director: (ai microfoni di Sky Sport F1) “Tutti si aspettavano un risultato diverso. Oggi la vettura non ha funzionato, non ha funzionato per quello che speravamo. Sento parlare di strategie: di base non è un problema di strategia, ma di macchina che non andava. Sainz ha fatto la stessa strategia di Hamilton ed è finito dietro: quando una macchina non funziona puoi mettere la gomma che vuoi, ma tanto non gira. Se oggi la macchina ci fosse stata non staremmo qui a parlare di gomma. Non ha funzionato la macchina, non ci ha dato il respiro di fare quello che volevamo….” e ancora… “La gara di oggi è insoddisfacente. La nostra prestazione in generale non ha funzionato, sia la vettura rispetto al passo visto venerdì, che la strategia e i pit-stop. Analizzare tutti gli aspetti della gara odierna sarà la nostra priorità assoluta dei prossimi giorni per poterci preparare al meglio ai Gran Premi rimanenti”.

Carlos Sainz: “Oggi è una giornata difficile per tutto il team. Ci aspettavamo di avere un buon passo per la gara ma è evidente che con le temperature basse e le condizioni di pista che abbiamo trovato non siamo risultati abbastanza veloci da poter lottare davanti. Ci sono alcune cose da analizzare e di cui fare tesoro per il futuro. Studieremo la situazione insieme e torneremo più forti dopo la pausa estiva”.  

 Charles Leclerc: “È un peccato non aver raccolto un risultato migliore perché con le gomme Medium sentivo bene la vettura e il passo era buono. Purtroppo le Hard in queste condizioni di temperatura e di pista non hanno funzionato. Analizzeremo cosa poteva essere fatto in maniera migliore. Adesso è tempo di ricaricare le batterie nella pausa per essere pronti a combattere nella seconda parte della stagione… e ancora… “Non sono contento. Nel primo stint è andato tutto bene, il passo c’era e avevamo una buona macchina con le medie. Stessa cosa anche nel secondo stint, avevo feeling con la vettura, ho chiesto di andare più a lungo possibile ma alla fine abbiamo preso una decisione diversa, quella di andare sulle Hard e lì ho perso tantissimo tempo. Parlerò con la squadra per cercare di migliorare. Non era impossibile evitare quella mescola ma onestamente non voglio entrare troppo nel dettaglio, certamente ci saranno delle discussioni per migliorare perché dobbiamo farlo!… Io sono in forma e carichissimo, anche senza la pausa estiva sarei stato pronto. È successo sempre qualcosa nella prima parte di stagione, sia di positivo che di negativo, non c’è mai stato un equilibrio quindi è più stancante, ma io sono pronto già per la prossima gara. Il rammarico c’è sicuramente, non sono per nulla contento… volevo allungare lo stint con le medie. Ci saranno delle discussioni per cercare di migliorare”.

 

ORDINE D’ARRIVO GP d’Ungheria 2022

Pos Pilota Team Giri Distacco/Ritiro Punti
  1 Max Verstappen Red Bull 70 1:39:35.912 25
  2 Lewis Hamilton Mercedes 70 +7.834 19
  3 George Russell Mercedes 70 +12.337 15
  4 Carlos Sainz Ferrari 70 +14.579 12
  5 Sergio Perez Red Bull 70 +15.688 10
  6 Charles Leclerc Ferrari 70 +16.047   8
  7 Lando Norris McLaren 70 +78.300   6
  8 Fernando Alonso Alpine 69 +1 giro   4
  9 Esteban Ocon Alpine 69 +1 giro   2
10 Sebastian Vettel Aston Martin 69 +1 giro   1
11 Lance Stroll Aston Martin 69 +1 giro   0
12 Pierre Gasly AlphaTauri 69 +1 giro   0
13 Guanyu Zhou Alfa Romeo 69 +1 giro   0
14 Mick Schumacher Haas 69 +1 giro   0
15 Daniel Ricciardo McLaren 69 +1 giro   0
16 Kevin Magnussen Haas 69 +1 giro   0
17 Alexander Albon Williams 69 +1 giro   0
18 Nicholas Latifi Williams 69 +1 giro   0
19 Yuki Tsunoda AlphaTauri 68 +2 giri   0
20 Valtteri Bottas Alfa Romeo 65 ritirato   0

CLASSIFICA PILOTI

Pos. Pilota Team Punti
  1 Max Verstappen Red Bull 258
  2 Charles Leclerc Ferrari 178
  3 Sergio Perez Red Bull 173
  4 George Russell Mercedes 158
  5 Carlos Sainz Ferrari 156
  6 Lewis Hamilton Mercedes 146
  7 Lando Norris McLaren 76
  8 Esteban Ocon Alpine 58
  9 Valtteri Bottas Alfa Romeo 46
10 Fernando Alonso Alpine 41
11 Kevin Magnussen Haas 22
12 Daniel Ricciardo McLaren 19
13 Sebastian Vettel Aston Martin 16
14 Pierre Gasly AlphaTauri 16
15 Mick Schumacher Haas 12
16 Yuki Tsunoda AlphaTauri 11
17 Guanyu Zhou Alfa Romeo   5
18 Lance Stroll Aston Martin   4
19 Alexander Albon Williams   3
20 Nico Hülkenberg Aston Martin   0
21 Nicholas Latifi Williams   0

CLASSIFICA COSTRUTTORI

Pos. Team Punti
  1 Red Bull 431
  2 Ferrari 334
  3 Mercedes-AMG 304
  4 Alpine   99
  5 McLaren   95
  6 Alfa Romeo   51
  7 Haas   34
  8 AlphaTauri   27
  9 Aston Martin   20
10 Williams    3