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F1 GP di Francia | Leclerc si autoelimina, Verstappen ringrazia, Mercedes sorride

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L’uscita di scena di Leclerc, ha portato alla vittoria il Campione del Mondo della Red Bull, e al recupero delle due Mercedes che hanno completato il podio con Hamilton davanti a Russell. Eccezionale la rimonta di Sainz, da 19° a 5°: senza la penalità di 5″ scontata ai box un posto sul podio sarebbe stato suo 

Max Verstappen vince il Gran Premio di Francia di F1 grazie al determinante contributo di Charles Leclerc che, partito in pole, ha mantenuto la posizione sino al 17° giro, nel corso del quale ha perso il controllo della sua  monoposto finendo sulle barriere alla doppia curva di Le Beausset. Il mancato innesto della retromarcia ha impedito il rientro in pista ed ha segnato la fine di ogni sogno di gloria; il tutto sottolineato dall’urlo di disperato disappunto via radio mentre il suo avversario si avvia verso una facile vittoria che porta a 63 i punti di vantaggio su un Leclerc dal morale sotto i tacchi.

Dell’incidente, che ha provocato l’ingresso della Safety Car, ha approfittato il muretto Ferrari che ha richiamato Sainz il quale, nel rientrare in corsia di accelerazione, ha tagliato la strada ad Albon (costretto ad inchiodare) con inevitabile applicazione di una penalità di 5″. E qui ha dell’incredibile che il box Ferrari faccia un errore così grossolano!

Sainz, partito dalla 19° posizione causa sostituzione della sua power unit (*) è risalito con grande determinazione fino al terzo posto ma, dopo aver sorpassato (appunto!) Perez a 10 giri dalla fine, è dovuto rientrare ai box per scontare la penalità comminatagli per il precedente unsafe release; ovvia la sostituzione delle gomme e rientro in nona posizione; da sottolineare la grande determinazione dello spagnolo che, nel corso della sua rimonta, ha realizzato giri veloci ed ha firmato alcuni sorpassi d’autore, in particolare quelli ai danni di Russell e Perez.

All’errore di Leclerc (grave ai fini delle due classifiche mondiali e del morale suo e della squadra) si somma quello del box del Cavallino commesso in occasione  del primo cambio gomme di Sainz cui sono state montate le medie invece delle hard (con queste ultime sarebbe stato probabilmente possibile arrivare sino in fondo…) a parte la confusione sulla penalità relativa allo stop and go, con lo stesso Sainz che forniva esatte indicazioni sulla tempistica a chi avrebbe invece dovuto conoscerle.

Chi non ha commesso alcun errore è stato Verstappen che firma la settima vittoria dell’anno (27a in carriera) che da quel momento in poi  ha «semplicemente» gestito la gara fino al traguardo controllando con facilità le due Mercedes di Hamilton (oggi al suo 300° Gran Premio) e Russell, che nel finale ha sopravanzato l’altra Red Bull di Perez; non sono i vecchi tempi ma dopo i bocconi amari sinora ingoiati, Toto Wolff può tornare  sorridere.

Da menzionare la performance di Russell che, sempre grintoso e costante, si è reso protagonista di un facile sorpasso a spese della Red Bull di Sergio Perez, stranamente anodino nella circostanza, conclusosi a favore del driver Mercedes  che lo ha superato alla ripartenza post Virtual Safety Car, causata dal ritiro dell’Alfa Romeo di Zhou.

E che dire di Alonso? Autore di una gran bella partenza, si è classificato sesto dopo essere stato a lungo quinto con un monoposto non ancora brillante: precedendo la McLaren di Lando Norris e l’altra Alpine di Ocon, ancora una volta conferma di avere lo smalto e la grinta dei suoi tempi migliori e noi (e non solo noi) vorremmo che l’A.D. di Renault de Meo gli facesse fornire una monoposto degna di lui. Ne vedremmo delle belle! Chiudono la top ten Ricciardo su McLaren e Stroll di Aston Martin.

(*) regola che non condividiamo poiché il pilota non dovrebbe pagare per cause indipendenti  dalla sua volontà: perché invece non sottrarre punti al team nella classifica mondiale costruttori? Forse per non incidere sulle spettanze legate alla classifica del Mondiale Costruttori?.

La gara degli altri

Haas: dopo le ottime prove di Silverstone e Zeltweg, la squadra a stelle e strisce porta a casa zero punti, con Mick Schumacher, sfortunato con la Safety Car e nell’incidente causato da Zhou, mentre Magnussen è stato costretto al ritiro dopo un contatto con Latifi.

AlphaTauri: malgrado gli aggiornamenti portati proprio al Paul Ricard, gara da dimenticare per Gasly e Tsunoda: il francese, partito quattordicesimo, non è riuscito ad entrare in top ten, mentre il giapponese è stato messo fuori gioco nelle primissime fasi di gara da un contatto con Ocon.

Aston Martin: Finalmente la zona punti per Stroll che ha superato le resistenze di Sebastian Vettel ed è riuscito a piazzare la sua monoposto nella della top dieci, offrendo alla squadra diversi spunti interessanti per la prossima trasferta a Budapest, in programma tra soli sette giorni.

Il circuito

Impossibile definire questa pista, la cui «grafica» ed i cui colori sembrano usciti dalla mente di un geometra in preda a fumi psichedelici con effetti «confusionanti» tanto per chi l’ha vissuta dal vivo quanto per i telespettatori; a questo si aggiungono le tante critiche di quanti erano fisicamente presenti in pista.

La cronaca

Si parte: Leclerc mantiene la posizione mentre Verstappen viene insidiato, senza successo, da Hamilton; Sainz evita la bagarre del primo giro e bene fa visto che alla chicane del Mistral Tsunoda va in testacoda per un contatto con Ocon. Intanto Alonso fa una partenze delle sue e passando dalla settima alla quinta posizione, superando due avversari all’esterno in curva 1; altra grande partenza quella di Stroll, che conquista la 10° piazza, davanti a Vettel, suo compagno di scuderia.

Al secondo giro Verstappen è a 8 decimi da Leclerc che allunga portando il suo vantaggio a 1,3 mentre Sainz supera Bottas e sale al 16° posto; Verstappen non molla e si riporta a mezzo secondo da Leclerc; il duello fra i due provoca il distanziamento di Hamilton che già al 4° giro è a 4″ dai primi due; gli stewards intanto si pronunciano sul contatto Tsunoda-Ocon affibbiando al francese 5″ di penalità.

5° giro: Sainz prosegue la sua rimonta, supera Schumacher e sale al 15° posto mentre in testa Leclerc e Verstappen sono sempre separati da un secondo; intanto Hamilton continua a tenere dietro il messicano, nonostante il suo passo superiore; il giro successivo Verstappen prova al Mistral il sorpasso su Leclerc, approfittando di una piccola imprecisione del monegasco che però non si fa sorprendere nonostante, stando al team radio, stia gestendo un importante sottosterzo.

Nel corso dell’8° giro Perez riceve il secondo avviso di superamento dei track limits mentre in testa il distacco fra i due battistrada è di 6″; Sainz prosegue la sua rimonta come un martello pneumatico e nel corso del 9° giro  si attacca a Vettel che occupa l’11a piazza mentre nel corso del 10° giro ecco il primo pit stop di Schumacher, Zhou e Magnussen.

Per Verstappen iniziano i problemi con le gomme che non lo assistono nella sua caccia a Leclerc; anche Perez è in difficoltà tanto da essere ora a 2″5 da Hamilton.

Sainz supera Vettel mentre Tsunoda fa pit stop; intanto Russell si avvicina a Perez in difficoltà mentre nel corso del  13° giro Leclerc riallunga su Verstappen riportando il vantaggio sopra il 1″ e Sainz supera Vettel entrando in top-ten.

14° giro: mentre il distacco tra Verstappen e Hamilton resta di circa 6″, il divario fra l’olandese e il monegasco sale prima a 1″5 e il giro dopo a 1″7 nonostante il leggero blistering sulla sua anteriore sinistra; due giri dopo Sainz mette nel mirino la nona posizione di Ricciardo mentre Verstappen – siamo al 17° giro – fa il suo pit stop e rientra settimo, con gomma bianca, dietro a Norris. Sainz intanto supera Ricciardo e sale in nona piazza.

Nel corso del 17° giro Leclerc, tutto da solo, va a muro, un errore imperdonabile (con un piccolo dubbio! E se le gomme posteriori fossero state già deteriorate?) ma anche assurdo che non riesce ad inserire la retromarcia e ripartire, avrebbe cambiato il musetto e magari arrivare tra i primi tre! Intervento quindi della safety car che rientra nel corso del 21° giro mentre Verstappen e tutti gli altri ringraziano Charles per l’insperato regalo; immediatamente Sainz supera Ricciardo, bracca prima Norris e poco dopo Alonso, e si avvicina al quartetto di testa.

Dal 23° al 27° giro grande lavoro degli stewards che comminano 5″ di penalità  Sainz perunsafe release dopo il primo pit stop ed altri 5 a Zhou ritenuto responsabile del contatto con Magnussen; siamo al 30° giro: Sainz è a pochissimo da Russell mentre tre giri dopo Hamilton arriva  lungo in curva due e perde 1″, nel frattempo Sainz supera Russell all’esterno della curva Signes, un’impresa non da poco che frutta allo spagnolo un sudato quarto posto e lo porta, due giri dopo, a 1″ da Perez che supera con un altro sorpasso all’esterno dell’ultima curva (però, ragazzi, Sainz ci ha preso proprio gusto!) per poi rientrare ai box. Russell prova a passare Perez, ma c’è un contatto con quest’ultimo che taglia la chicane del Mistral senza conseguenze “stewardesche“: il contatto viene considerato episodio di gara! Mah!

48° giro: Sainz, nel braccare Alonso che occupa la quinta piazza, segna il giro veloce mentre Russell si avvicina a Perez, terzo; due giri più tardi virtual safety car provocata dall’arresto lungo la pista di Zhou.

Ultimi due giri: cessata la VSC Russell supera di getto un remissivo Perez e sale al terzo posto mentre Verstappen vince il Gran Premio di Francia, seguito da un raggiante Lewis Hamilton e da George Russell; seguono lo stesso Perez, SainzAlonso, Norris, Ocon, Ricciardo e Stroll.

Le dichiarazioni (fonti varie)

Verstappen: “Ho mantenuto la calma, Leclerc è stato sfortunato (bello il fatto che – appreso dell’uscita dell’avversario – si sia immediatamente interessato delle condizioni dell’avversario).

Hamilton: “È un grande risultato, considerando che siamo stati molto lontani per tutto il weekend e che ho saltato le FP1. Non mi aspettavo di lottare per il secondo posto o per il podio, quindi questo è un risultato meraviglioso per noi. Il nostro team è stato fantastico per quanto riguarda l’affidabilità e questo dimostra che con la dedizione e la concentrazione si può risalire lentamente la china. Non abbiamo ancora lo stesso passo delle due squadre davanti, ma oggi siamo riusciti a tenerne a bada una, quindi è un grande risultato per noi, tutti hanno lavorato molto duramente. Congratulazioni vivissime alla factory e alla squadra qui presente. Senza di loro, questo non sarebbe stato possibile e sono orgoglioso di loro. Anche George ha fatto un lavoro straordinario oggi”.  

Russell: “Perez mi è stato addosso fino alla fine, ma sono riuscito ad arrivare davanti… Ho sudato tantissimo, sono felice che sia finita. È stata una gara molto dura e calda. Il passo era molto forte e siamo riusciti a riscaldare molto bene la gomma dopo la ripartenza. Perez mi è stato addosso fino alla fine, ma sono riuscito ad arrivare davanti alla bandiera a scacchi. Quando Sainz è passato ho avuto l’opportunità, ma quando sei ruota a ruota conta chi è all’interno. Io ce l’avevo e lui non mi ha dato lo spazio. Nonostante questo, ho continuato ho portato casa il terzo posto. Doppio podio per la Mercedes ed è grandioso”.

Sainz: “È stata una gara difficile anche se è stato divertente risalire nel gruppo effettuando tanti sorpassi. Rimontare con le gomme Hard è stato impegnativo mentre quando ho montato le Medium il mio passo è migliorato molto e sono riuscito a guadagnare altre posizioni. Ho dato tutto oggi e, anche se non siamo stati fortunatissimi con il pit stop e la conseguente penalità, siamo riusciti là davanti. Peccato per Charles perché stava facendo una grande gara. Come sempre, analizzeremo tutti i dati in questi giorni per verificare dove possiamo migliorare per portare a casa un buon risultato prima della pausa estiva”.

Leclerc: “Nessun problema di affidabilità. C’è stato un problema dopo che sono andato a muro con la retromarcia che non funzionava, ma è un dettaglio. Io non posso fare questi errori. Se a fine anno mancheranno 32 punti so che la colpa sarà solo mia, a Imola e qui buttati via con errori che non dovrei più fare. È la mia miglior stagione in cui sono veloce ma continuo a sbagliare e non devo farlo. Mi spiace sia rimasta accesa la radio e che si sia sentito l’urlo, non deve capitare. Volevo mettere la retro ma non riuscivo a farlo, ma questo non deve distogliere l’attenzione dall’errore che ho commesso. Sono molto deluso. Questo non è certo il risultato che volevo considerato che oggi avevo il passo per vincere. Ho commesso un errore e ne ho pagato il prezzo fino in fondo. A casa ricaricherò le batterie in vista della prossima gara in Ungheria dove ancora una volta sarò pronto a dare tutto me stesso.”

Binotto, Team Principal & Managing Director Team Ferrari: “Nonostante il risultato sia lontano da quello che volevamo, ci portiamo a casa degli aspetti positivi da questa gara, a cominciare dalla competitività della F1-75 anche su un tracciato ostico come quello del Paul Ricard. È inutile discutere l’errore di un campione come Charles: può capitare e voltiamo subito pagina insieme. Carlos è stato autore di un ottimo weekend fin dalla qualifica, dove si è messo a disposizione della squadra. In gara ha avuto pazienza al via e poi ha recuperato terreno giro dopo giro con alcuni sorpassi meravigliosi. Ora guardiamo all’Ungheria dove vogliamo lottare ancora per la vittoria”.

Schumacher (Haas): “Abbiamo avuto un inizio difficile con le medie, non hanno funzionato come speravamo. Sapevo che sarebbe stata dura, quindi siamo entrati prima ma sfortunatamente è uscita una Safety Car, e questo ha dato modo agli altri di fare una sosta gratuita. Con una pit lane lunga come questa la differenza è notevole, quindi sono scivolato nelle ultime posizioni e poi ho avuto un contatto con Zhou. Giornata dura, ma abbiamo imparato alcune cose e spero di avere un weekend migliore in Ungheria”.

Magnussen: “Ho dato il massimo oggi, facendo anche delle belle manovre, ma il degrado è stato alto  La macchina andava bene all’inizio degli stint e il passo gara era davvero ottimo, lo abbiamo visto anche ieri in qualifica. Per qualche motivo però mangiavamo tantissimo le gomme, e per questo non ho potuto lottare per le posizioni importanti in zona punti”.

Gasly (Alpha Tauri): “Ho provato a rimontare fino alla zona punti ma sono riuscito ad arrivare solo dodicesimo. Sono molto deluso della prestazione, soltanto il calore del pubblico riesce a strapparmi qualche sorriso oggi. Se avessi saputo quale fosse il problema, avremmo potuto fare qualcosa, ma ci è mancata aderenza specialmente nelle curve ad alta velocità. Ho provato a fare di tutto senza successo: chiaramente non voglio trarre alcuna conclusione affrettata, ma venerdì siamo andati benissimo, e poi è andato tutto storto, quindi dobbiamo capire il perché. Ero a soli tre secondi dalla decima posizione, non siamo a un’eternità, e sarà importante comprendere questo nuovo pacchetto aerodinamico. Ci vorrà del tempo ma il centro gruppo è molto ristretto, quindi dobbiamo trovare la soluzione nel minor tempo possibile”.

Tsunoda: “Ho subito parecchi danni e la situazione continuava a peggiorare a ogni giro Ho rivisto le immagini dell’onboard e ho lasciato abbastanza spazio, ma lui ha perso il controllo. Ha rovinato tutta la nostra gara e alla fine 5 secondi di penalità non credo siano sufficienti, mentre lui ha continuato senza problemi, ottenendo anche dei punti. So che nelle corse queste cose possono succedere, ma è un vero peccato, soprattutto dopo una qualifica così buona. Mi dispiace per il team e per tutte le persone che lavorano in factory, non è bello che sia finita così dopo tutto il lavoro che è stato fatto. Non abbiamo ottenuto punti dopo uno sviluppo così importante, ma al tempo stesso credo di aver fatto del mio meglio questa settimana. Anche se le qualifiche sono andate bene, alla fine i punti si ottengono in gara, quindi è stato un peccato. Potevamo stare tra i primi otto, ma è andata così. Torneremo sicuramente più forti in Ungheria. Abbiamo una buona macchina, quindi rimaniamo positivi”.

Stroll (Aston Martin): “Abbiamo chiuso un ottimo primo giro e questo ci ha permesso di svolgere una grande gara. Ho quasi preso Ocon alla curva 9, ma fortunatamente è andato tutto per il meglio. Per noi era importante cominciare la corsa con giusto sprint” e ancora “Ho avuto un ottimo slancio nelle fasi iniziali della corsa, tant’è che sono riusciti ad agganciarmi a Daniel. In generale direi che abbiamo confermato il nostro buon feeling con la gara, il che è positivo in vista dell’ultima corsa prima della pausa estiva. La lotta con Seb è stata grandiosa, ma per la squadra oggi era fondamentale portare a casa almeno una vettura in zona punti”.

[ Redazione testMotori360 Sicurezza & SPORT ]

F1 | GP Francia 2022, ordine di arrivo

Pos Pilota Team Giri Distacco/Ritiro GpV
1 Max Verstappen Red Bull 53 1:30:02.112 1:37.491
2 Lewis Hamilton Mercedes 53 +10.587 1:37.668
3 George Russell Mercedes 53 +16.495 1:37.548
4 Sergio Perez Red Bull 53 +17.310 1:37.780
5 Carlos Sainz Ferrari 53 +28.872 1:35.781
6 Fernando Alonso Alpine 53 +42.879 1:38.160
7 Lando Norris McLaren 53 +52.026 1:39.037
8 Esteban Ocon Alpine 53 +56.959 1:38.684
9 Daniel Ricciardo McLaren 53 +60.372 1:39.133
10 Lance Stroll Aston Martin 53 +62.549 1:39.185
11 Sebastian Vettel Aston Martin 53 +64.494 1:39.044
12 Pierre Gasly AlphaTauri 53 +65.448 1:38.786
13 Alexander Albon Williams 53 +68.565 1:39.199
14 Valtteri Bottas Alfa Romeo 53 +76.666 1:37.963
15 Mick Schumacher Haas 53 +80.394 1:39.068
16 Guanyu Zhou Alfa Romeo 47 ritiro 1:39.368
NC Nicholas Latifi Williams 40 ritiro 1:39.650
NC Kevin Magnussen Haas 37 ritiro 1:39.265
NC Charles Leclerc Ferrari 17 ritiro 1:38.088
NC Yuki Tsunoda AlphaTauri 17 ritiro 1:40.216

Classifica Piloti

1° Max Verstappen (Red Bull) – 233 punti

2° Charles Leclerc (Ferrari) – 170

3° Sergio Perez (Red Bull) – 163

4° Carlos Sainz (Ferrari) – 144

5° George Russell (Mercedes) – 143

6° Lewis Hamilton (Mercedes) – 127

Lando Norris 70

Esteban Ocon 56

Valtteri Bottas 46

Fernando Alonso 37

Kevin Magnussen 22

Daniel Ricciardo 19

Pierre Gasly 16

Sebastian Vettel 15

Mick Schumacher 12

Yuki Tsunoda 11

Guanyu Zhou 5

Lance Stroll 4

Alexander Albon 3

Nicholas Latifi 0

Mondiale Costruttori

Red Bull 396

Ferrari 314

Mercedes 270

Alpine 93

McLaren 89

Alfa Romeo 51

Haas 34

AlphaTauri 27

Aston Martin 19

Williams 3