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F1 a Baku: doppietta Red Bull, Ferrari sprofondo rosso

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Il Campione del Mondo Verstappen vince davanti a Perez, terzo Russell e alle sue spalle il compagno di squadra Hamilton. Leclerc e Sainz ritirati, per la Ferrari non succedeva dal 2009… Addio sogni di gloria? A Maranello occorre intervenire al più presto  

Vincendo a Baku (per la quinta volta in questo campionato) l’olandese volante è ora a +21 su Perez (autore del giro più veloce in gara) e +34 su Leclerc. Nessuno si aspettava una debacle della Ferrari così evidente: affidabilità zero, punti zero e morale sotto i tacchi. Il problema, impietosamente sotto gli occhi di tutti, è l’affidabilità dell’unità motrice visti i precedenti e visto che a Baku ben quattro vetture spinte dal motore Ferrari non hanno visto il traguardo e dire che Leclerc, al momento del ritiro, era in testa con ampio margine su Verstappen (circa 12″) e su Perez (16″).

Sugli scudi, viceversa, la Red Bull autrice della pesantissima doppietta Verstappen-Perez seguite dalle Mercedes del sempre ottimo Russell, giunto terzo e del tenace Hamilton, giunto quarto malgrado il forte mal di schiena causa porpoising.

La doppietta Red Bull è un cocktail composto da un dose di cattiva sorte delle Ferrari che per il Team austriaco si trasforma in un dose di fortuna, una dose di efficace strategia e una dose di disposizioni del muretto in salsa soft: stressante, per gli altri, il team radio “no fighting”, che invitava i due alfieri Red Bull ad evitare lotte fratricide… e che permetteva a Verstappen di superare Perez senza problemi…

In ottica campionato la botta per Maranello è stata pesantissima (l’ultimo doppio ritiro risale al Gran Premio di Australia del 2009), non tanto e non solo per gli zero punti oggi totalizzati nelle tre classifiche ma anche e soprattutto per la questione legata alla disponibilità dei propulsori della F1-75 ed alle penalità legate ai motori nelle quali quasi di certo Leclerc incapperà visto che già a Montreal, sulla sua monoposto verrà montato l’ultimo propulsore a disposizione senza penalità; non è una bella prospettiva perché se a Maranello non trovano il bandolo della matassa, saranno probabilmente costretti a depotenziare… le loro unità e consentire così al team dei «bibitari» di prendere inesorabilmente il largo sia nella classifica piloti che in quella costruttori.

Il primo ritiro di Casa Ferrari, firmato Sainz, avviene a nove giri dal via a causa di un problema al break by wire quando era quarto dietro a Perez, Leclerc e Verstappen; il «gregario» del Campione del Mondo ha superato il monegasco che partiva in pole già alla prima curva, vantaggio annullato dalla strategia, questa volta brillante, del muretto Ferrari che, accortosi che le gomme delle Red Bull erano entrate in crisi obbligando prima Perez e poi Verstappen al rientro per sostituzione, aveva a sua volta fermato il monegasco riportandolo così in testa… ma solo per un giro, vista la prematura resa della sua seconda power unit.

Affidabilità quindi: ciò che manca alle Ferrari ce l’hanno oltre alle Red Bull anche le monoposto della Mercedes che in questo Campionato hanno sempre, entrambe, tagliato il traguardo, qui a Baku in ottima posizione grazie anche alla debacle delle Ferrari e dopo che Hamilton aveva superato in pista l’AlphaTauri di Pierre Gasly.

Fra una settimana di nuovo in pista in Canada; qui a Baku i tecnici di Maranello avevano montato  il terzo compressore di questa stagione sulla power unit di Leclerc che in Canada riceverà ulteriori nuovi elementi con l’incubo delle penalizzazioni in agguato.

La cronaca della gara

Pronti, via e Perez supera in staccata alla prima curva Leclerc, partito non bene, che si trova a sandwich fra le due Red Bull. Il messicano forza il ritmo e allunga tanto da avere già al terzo giro un vantaggio di 1’’8 su Leclerc seguito da Verstappen e Sainz mentre Latifi viene penalizzato con 10″ per un’infrazione al via essendo stata toccata la vettura.

Al 4° giro inizia il forcing di Verstappen su Leclerc con la Red Bull che sfrutta in rettilineo l’effetto scia mentre il monegasco, grazie alla velocità in rettilineo della sua Ferrari, riesce a tenere  bada lo scatenato olandese che comunque non gli dà tregua.

Primo colpo di scena al 9° giro con Sainz che si ferma nella via di fuga della curva 4 per problemi idraulici; esce la virtual safety carLeclerc ne approfitta per rientrare ai box per effettuare un pit non velocissimo a causa di problemi con il carrellino che lo faranno rientrare in terza posizione (con gomme dure) mentre i due della Red Bull proseguono.

Nel corso del 13° giro Vettel fa un testacoda alla curva 3, ma con un capolavoro riesce a proseguire, mentre Leclerc con gomme bianche firma il giro più veloce e Perez tiene Verstappen a distanza sinché al 15° giro Max apre l’ala mobile e passa Perez mentre il monegasco della Ferrari è terzo a 11’’, posizione che viene ereditata al 17° giro da Perez che, causa di un pit stop lentissimo e  molto strano… al 17° giro, rientra dietro a Leclerc.

Al 18° giro Verstappen si ferma, monta gomme dure e cede la leadership a Leclerc che nel corso del 20° giro viene richiamato ai box per rientrare alle spalle delle Red Bull e tentare l’undercut che riesce poco dopo ma non serve a nulla perché nel corso del 21° giro il suo motore esala l’ultimo respiro mentre tre giri più tardi si ferma anche l’Alfa Romeo di Zhou.

Al 24° giro Vettel, dopo l’errore riprende Ocon e lo supera all’esterno con una manovra coraggiosa, e sale in ottava piazza, al 26° giro Hamilton supera Ricciardo e passa al quinto posto.

Al 31° giro Russell è terzo nonostante i saltellamenti delle Mercedes mentre Hamilton, nonostante i dolori alla schiena è quinto dietro a Gasly; due giri dopo la Haas motorizzata Ferrari di Kevin Magnussen si ferma lungo la pista e provoca l’intervento della virtual safety car per la rimozione; ne approfittano Verstappen e Perez per effettuare un doppio pit-stop.

Al 38° giro Verstappen ha 14’’ di vantaggio su Sergio Perez, seguito a distanza da Russell mentre Tsunoda porta la sua  AlphaTauri ai box per un intervento sul DRS che gli costerà moltissimo tempo; il fatto induce gli ingegneri della Red Bull a raccomandare a Verstappen di non utilizzare il dispositivo.

Posizioni cristallizzate sino al 44° giro in cui Hamilton firma un bel sorpasso i danni di Gasly, costretto a cedergli la quarta piazza dietro a Russell. Al 48° giro abbandona la gara anche Lance Stroll (Aston Martin) mentre nel corso del giro successivo Verstappen lamenta problemi al pedale del freno, circostanza che non gli impedisce di tentare il giro veloce che così rimane a Perez.

Ultimo giro: la bandiera a scacchi sancisce la doppietta Red Bull seguita da un Russel che sul campo si è guadagnato il passaggio da promessa a splendida conferma.

Appuntamento tra una settimana a Montreal in Canada – 17-19 giugno – per il nono week-end dell’anno.

Le dichiarazioni (fonti varie)

Christian Horner, Red Bull: “È un risultato fantastico per la squadra su una pista che non smette mai di stupirci. Credo sia un peccato per i tifosi essersi perso lo show che le strategie avrebbero regalato, ma la Ferrari si è fermata molto in anticipo con la Virtual Safety Car mentre noi abbiamo allungato con le hard, credo che avremmo comunque avuto un vantaggio nella seconda parte di gara  ma siamo riusciti a sfruttare gli eventi ed entrambi i piloti hanno guidato in maniera fantastica. Abbiamo chiesto loro di giocare pulito e correre correttamente ed è ciò che hanno fatto. Stanno facendo un grande lavoro per la squadra e siamo molto orgogliosi del risultato raggiunto dal team oggi“.

Max Verstappen: “Ho avuto un ottimo passo, sono riuscito a superare Perez e chiaramente sono stato fortunato per il ritiro degli avversari. Comunque credo avrei vinto lo stesso, per come la monoposto andava, e sono soddisfatto del bilancio della vettura. Avevo tutto quello che serviva per prevalere e noi dobbiamo continuare a essere precisi. La vettura oggi aveva un ritmo incredibile, siamo riusciti a gestire le gomme e creare un bel distacco dal resto del gruppo. Checo ha fatto un lavoro incredibile alla partenza, mettendosi davanti a Charles, io sono stato bloccato e non ho potuto fare nulla; una volta montate le hard e in testa al gruppo, sono riuscito a gestire e a controllare il gap. Sarebbe stato bello lottare con Charles oggi, ma è stato costretto a ritirarsi. È bello conquistare un’altra doppietta, abbiamo conquistato tanti bei punti, allungando sulla Ferrari. Il campionato è ancora lungo, ma dobbiamo continuare a spingere”.

Sergio Perez: “Max era più forte oggi. Ne aveva più di me era più veloce, forse ho aspettato troppo per cambiare le gomme”.

Mattia Binotto, Team Principal Ferrari: “Sicuramente sono due ritiri che ci penalizzano molto, specialmente perché Leclerc era in testa e aveva un’ottima strategia, mentre gli altri avevano sbagliato. A inizio stagione non ci eravamo esaltati per i risultati, ora non intendiamo arrenderci. Con il motore abbiamo compiuto un grandissimo passo in avanti sul piano delle prestazioni, ma chiaramente ancora non siamo al 100% se si tiene conto della consistenza… Analizzeremo tutto, dovremo gestire. Non temiamo le penalità, visto che sicuramente dovremo farci i conti. Questa è indubbiamente una giornata amara, rispetto allo scorso anno abbiamo fatto grandi progressi di prestazione mentre dobbiamo chiaramente ancora crescere come affidabilità. Dispiace, fra una settimana saremo in Canada per provare a rifarci, analizzeremo i problemi e cercheremo di gestirli finché non ne verremo a capo. Il percorso di crescita non è certamente completato e sui ritiri delle altre monoposto motorizzate Ferrari i casi vanno analizzati singolarmente ed è da verificare se anche da parte dei nostri clienti si debba parlare di power unit. Tuttavia, noi dobbiamo guardare le cose a 360 gradi“.

Charles Leclerc: “Abbiamo un problema di affidabilità, dopo le ultime gare mi pare ovvio. Non trovo le parole giuste per descrivere quel che provo e non voglio aggiungere molto. Fa male. Sono tre gare che la competitività c’è ma, per un motivo o per un altro, non arriva il risultato. Dobbiamo fare un reset e ripartire con la solita motivazione, ma non possiamo ignorare questi punti persi. Adesso fa male, sono altri 25 punti andati. Sono tanti e fanno male! C’è poco altro da aggiungere. Guardare il bicchiere mezzo pieno? No, ora non riesco a trovare spunti positivi. Un risultato deludente per noi oggi. All’inizio del primo stint, sulle Medium, non eravamo particolarmente forti, ma verso la fine abbiamo cominciato a rimontare su Checo (Perez) e durante la Virtual Safety Car abbiamo deciso di approfittare per fare pit stop e montare le Hard, che era la scelta giusta da fare. Questo ci ha messo in condizione di ritrovarci al comando e da lì in poi si sarebbe trattato solamente di gestire le gomme fino al termine… Poi purtroppo abbiamo avuto un problema con la power unit e ci siamo dovuti ritirare. Ora torniamo a casa e resettiamo tutto prima del Canada. Dobbiamo comprendere quali sono i problemi e tornare più forti già a Montreal”.

Carlos Sainz: “Ero in piena gestione delle gomme. La mia strategia era andare più lungo, salvando molto gli pneumatici all’inizio e vedere se con questo caldo arrivava un buon passo. Appena ho cominciato a spingere però l’idraulica è andata via e la mia gara è finita al 9° giro. Eravamo tranquilli sull’affidabilità, infatti ci ha sorpreso questa situazione. Per me è la prima volta che abbiamo un problema idraulico. Sono convinto che la squadra lo analizzerà ed impareremo da questo. Siamo un team unito. Oggi non siamo contenti ma ci rifaremo in Canada tra cinque giorni. Dobbiamo capire quali sono stati i problemi nello specifico. È importante stare calmi e restare uniti. Sicuramente non è una bella giornata per tutti i ferraristi, ma manca ancora tanto campionato e penso che possiamo farcela. Dobbiamo essere positivi“.

Toto Wolff: “Dobbiamo guardare in casa nostra e ammettere che chi ha vinto è davvero molto più avanti. Bene per noi che portiamo a casa punti, ma è chiaro che il pompaggio aerodinamico resta un problema irrisolto con conseguenze rilevanti sui nostri piloti che stanno soffrendo di mal di schiena“.

[ Redazione testMotori360 sicurezza&SPORT ]

Le Classifiche

1 – Max Verstappen (Red Bull-Honda) – 51 giri
2 – Sergio Perez (Red Bull-Honda) – 20″823
3 – George Russell (Mercedes) – 45″995
4 – Lewis Hamilton (Mercedes) – 1’11″679
5 – Pierre Gasly (Alpha Tauri-Honda) – 1’17″299
6 – Sebastian Vettel (Aston Martin-Mercedes) – 1’24″099
7 – Fernando Alonso (Alpine-Renault) – 1’28″596
8 – Daniel Ricciardo (McLaren-Mercedes) – 1’32″207
9 – Lando Norris (McLaren-Mercedes) – 1’32″556
10 – Esteban Ocon (Alpine-Renault) – 1’48″184
11 – Valtteri Bottas (Sauber Alfa Romeo-Ferrari) – 1 giro
12 – Alexander Albon (Williams-Mercedes) – 1 giro
13 – Yuki Tsunoda (Alpha Tauri-Honda) – 1 giro
14 – Mick Schumacher (Haas-Ferrari) – 1 giro
15 – Nicholas Latifi (Williams-Mercedes) – 1 giro

Ritirati
Lance Stroll (Aston Martin-Mercedes)
Kevin Magnussen (Haas Ferrari)
Guan Yu Zhou (Sauber Alfa Romeo-Ferrari)
Charles Leclerc (Ferrari)
Carlos Sainz (Ferrari)

Mondiale Piloti

  1. Max Verstappen (Red Bull Honda) 150
  2. Sergio Perez (Red Bull Honda) 129
  3. Charles Leclerc (Ferrari) 116
  4. George Russell (Mercedes) 99
  5. Carlos Sainz (Ferrari) 83
  6. Lewis Hamilton (Mercedes) 62
  7. Lando Norris (McLaren) 50
  8. Valtteri Bottas (Alfa Romeo) 40
  9. Esteban Ocon (Alpine-Renault) 31
  10. Pierre Gasly (AlphaTauri) 16
  11. Fernando Alonso (Alpine-Renault) 16
  12. Kevin Magnussen (Haas) 15
  13. Daniel Ricciardo (McLaren) 15
  14. Sebastian Vettel (Aston Martin) 13
  15. Yuki Tsunoda (AlphaTauri) 11
  16. Alexander Albon (Williams) 3
  17. Lance Stroll (Aston Martin-Mercedes) 2
  18. Zhou Guanyu (Alfa Romeo) 1
  19. Mick Schumacher (Haas) 0
  20. Nico Hulkenberg (Aston Martin-Mercedes) 0
  21. Nicholas Latifi (Williams) 0

Mondiale Costruttori

  1. Red Bull-Honda 279
  2. Ferrari 199
  3. Mercedes-Mercedes 161
  4. McLaren 65
  5. Alpine-Renault 47
  6. Sauber Alfa Romeo-Ferrari 41
  7. AlphaTauri-Honda 27
  8. Haas Ferrari 15
  9. Aston Martin-Mercedes 15
  10. Williams-Mercedes 3