Home SPORT F1 Abu Dhabi:...

F1 Abu Dhabi: Verstappen Campione del Mondo nonostante FIA e Mercedes

CONDIVIDI

L’olandese si è portato a casa il suo primo, sudatissimo titolo mondiale di Formula 1. La strategia del cambio gomme quasi sotto la bandiera a scacchi, la grinta e la voglia di vincere di Max hanno prevalso sull’ex invincibile armata tedesca e su una FIA che quando non sbaglia si dimostra pilatesca

Che dire? Regole, regolette e relative interpretazioni più o meno obiettive sono state piegate dall’applauso e dall’urlo della folla (non solo olandese) lieta di assistere ad una gara densa di significato agonistico e suspence. FIA e Liberty Media – che a chiacchiere fanno di tutto per restituire combattività e spettacolarità alla Formula Uno – dovrebbero far tesoro di ciò che hanno visto oggi: la reazione del pubblico di fronte ad una vittoria dal volto umano, una vittoria alla Davide contro Golia che alla fine ha ridimensionato certi sorrisi di sufficienza made in Germany immancabilmente sfoderati in ogni occasione vincente; in più – importante anche ai fini dell’immagine – questa vittoria in salsa austro-olandese ha impedito ai tedeschi di firmare il proprio monopolio nella Formula 1 ibrida conclusasi, nell’attuale formulazione tecnica, proprio quest’anno.

All’esplosione di gioia di Verstappen & C. ha fatto da contraltare l’abbraccio consolatorio di papà Hamilton al figliolo sconfitto, probabilmente per colpa di un muretto che non ha voluto rischiare ma comunque con grande onore e, nel post gara, con grande sportività riconoscendo al più giovane avversario il merito della vittoria.

Verstappen a parte, il gran premio ha avuto l’altro vincitore morale in Perez che con gomme completamente finite è stato capace di battagliare con Hamilton con grande intelligenza ed altrettanta grinta permettendo al compagno di squadra di effettuare un riavvicinamento al sette volte Campione del Mondo rivelatosi poi determinante ai fini del risultato finale.

La cronaca

Escluso dalla griglia Mazepin (Hass), risultato positivo al Covid-19 benché asintomatico, montano le soft Verstappen, Norris Perez, Sainz, Leclerc Ocon Ricciardo e Schumacher; le medie Hamilton Bottas Tsunoda Stroll Giovinazzi Vettel Latifi Russell Raikkonen; le dure Alonso e Gasly

Partenza orribile per Verstappen che ingrana troppo presto la prima marcia, al contrario di Hamilton che ha innestato la prima a pochi istanti dal via, perde la posizione riconquistandola subito dopo all’attacco della curva 6 dove forza l’ingresso all’interno, mette due ruote sul cordolo e costringe Hamilton, che si era ben guardato dal mollare, a tagliare la variante rimanendo così primo: la manovra dell’olandese è stata al limite ma a nostro avviso senza scorrettezze evidenti; sarebbe bastato che Hamilton avesse sollevato leggermente il piede e tutto sarebbe andato liscio mentre invece l’inglese si è immediatamente lamentato via radio di essere stato buttato fuori (e costretto quindi a tagliare la variante): un giochino per lui ricorrente quello dell’immediata lamentela che dà poi modo al suo box di decidere se intervenire o meno.

Al di là di questo, la manovra in altri tempi un po’ più genuini (qualcuno ricorda Hunt, Regazzoni, Senna, De Angelis, Peterson, Bandini, Clark, Graham Hill e qui ci fermiamo?) sarebbe stata ritenuta del tutto normale! Comunque l’inglese taglia la variante furbescamente e sfrutta la via di fuga conservando la posizione ed anzi iniziando a costruire il suo vantaggio su Verstappen. Tale comportamento, in altre occasioni sanzionato dalla Direzione gara, non viene sottoposto a investigazione. C’è stato chi ha sostenuto la correttezza di tale decisione, ma noi non la vediamo così.L’olandese se lo avesse saputo che non avrebbe restituito la posizione… – complice la FIA – poteva accompagnare Hamilton anche lui uscire poi appaiati oppure anche buttarlo contro le barriere…

Al 6° giro Hamilton ha 2″1 di vantaggio su Verstappen (che poi sale a 2,3″) seguito da Perez, Sainz, Norris, Leclerc, Tsunoda, Bottas, Ocon, Ricciardo, Alonso, Gasly, Giovinazzi, Vettel, Stroll, Raikkonen, Latifi, Schumacher, e Russell.

Al 15° giro Leclerc e Ocon si fermano e montano gomme dure; Perez precede Hamilton di 10″7, seguito da Sainz, Verstappen, Norris, Tsunoda, Leclerc, Bottas, Ocon, Ricciardo, Alonso, Gasly, Giovinazzi, Vettel, Stroll, Raikkonen, Latifi, Russell e Schumacher; due giri dopo Verstappen supera Sainz e conquista la terza posizione.

Perez, con le sue soft finite, viene lasciato in pista per cercare di rallentare Hamilton ora a 6″; il messicano viene poco dopo sorpassato da Hamilton ai danni del quale riconquista la sua prima posizione ingaggiando un duello impari ma tenendo dietro l’inglese sino al 20° giro nel corso del quale  Hamilton supera di forza Perez che fa poi passare Verstappen per rientrare ai box nel giro successivo per il cambio gomme (dure). Il duello ha fatto guadagnare a Verstappen più di 5″.

A metà gara Hamilton ha 3″9 su Verstappen mentre Raikkonen, alla sua ultima gara in Formula 1, è costretto al ritiro per noie al sistema frenante seguito mestamente da Giovinazzi, la cui monoposto ha accusato problemi al cambio; anche per l’italiano questa di oggi è stata – immeritatamente e speriamo temporaneamente – l’ultima gara nella massima Formula.

A 16 giri dalla fine Verstappen guadagna un paio di decimi al giro su Hamilton che continua a spingere come può ed ha davanti a sé Alonso, Ocon, Ricciardo e Leclerc in lotta tra di loro.

45° giro: Hamilton ha 13″5 su Verstappen, Perez – terzo – ha  22″ di vantaggio su Sainz seguito da Norris a 2″7;  Hamilton intanto doppia prima Leclerc e poi Ricciardo e Ocon mentre Verstappen è a 12″3; mentre l’inglese supera anche Alonso, l’olandese deve ora affrontare i 4 doppiati.

A 11 giri dalla bandiera a scacchi Hamilton ha 12″3 di vantaggio su Verstappen che al 49° giro scendono a 11″ mentre l’olandese ha ormai raggiunto i 4 doppiati facendo scendere il vantaggio di Hamilton  a 11,5″.

Al 52° giro (6 dalla fine) il colpo di scena che sovvertirà le sorti del Gran Premio e del mondiale stesso: Latifi va a  muro, rimane di traverso occupando parte della carreggiata comunque piena di detriti e la Direzione gara attiva la Safety Car: non sapendo quale sarà il suo tempo di permanenza in pista il box Red Bull richiama immediatamente entrambe le vetture ai box per il montaggio delle soft mentre Hamilton decide di restare in pista, decisione che pagherà assai cara.

Mentre Perez deve ritirarsi lasciando la terza piazza a Sainz che finalmente fa riassaggiare alla sua squadra il sapore del podio e arrivare quinto in classifica piloti, al 57° giro la S.C. è ancora in pista senza aver inspiegabilmente permesso ai 5 doppiati di superarla (ritardo non facile da capire) anche per il zig-zagare di Hamilton per mantenere calde le coperture, se non al 57° giro: incredibile, il mondiale non si decide all’ultima gara ma al suo ultimo giro.

Vince meritatamente Verstappen

Alla ripartenza Verstappen, con coraggio e gomme rosse fresche, supera Hamilton in curva 5 e va a vincere gara e titolo; terza la Ferrari di Sainz seguita dalle Alpha Tauri di Tsunoda e Gasly, mentre Bottas è solamente sesto e la Mercedes comunque Campione del Mondo costruttori.

In conclusione

Verstappen vince con 395,5 punti, Hamilton secondo con 387,5, terzo Bottas (226) seguito da  Perez (190), Sainz (164,5), Norris (160), Leclerc (159), Ricciardo (115), Gasly (110) e Alonso (81).

Nel mondiale Costruttori prima Mercedes, seconda Red Bull, terza la Ferrari seguita nell’ordine da McLaren, Alpine e Alpha Tauri.

Strascico post gara a colpi di carte bollate da parte della Mercedes e di un Toto Wolff che non ci sta ad aver perso e inoltra 3 reclami alla Direzione gara per:

  • il mancato (in realtà ritardato, come più su precisato) sdoppiaggio di alcune monoposto prima della ripresa della gara;
  • il fatto che la Safety Car sarebbe dovuta rientrare solo dopo aver lasciato sfilare tutte le monoposto doppiate e quindi un giro più tardi;
  • il prolungato “waving” di Verstappen all’ultimo giro.

Quindi mondiale al momento sub-judice; i mondiali si potrebbero vincere anche così, con l’eventuale, involontaria complicità di una Direzione gara che non avrebbe saputo – secondo la reclamante – interpretare ed applicare correttamente i regolamenti. E aggiungiamo che non ha subito messo sotto investigazione Hamilton all’inizio del gran premio. Noi poi non dimentichiamo mai l’incidente di Silverstone causato da Hamilton che ha fatto decollare in piena velocità la monoposto di Verstappen contro le barriere.

Le prime dichiarazioni

Carlos Sainz: che bel modo di chiudere il mio primo anno con la Scuderia Ferrari! Sapevamo che sarebbe stata una gara difficile sul fronte delle gomme ma abbiamo sfruttato tutta l’esperienza accumulata durante la stagione per allungare la vita delle mie Soft nel primo stint e poi per prendermi cura fino alla bandiera a scacchi delle Hard che ho montato al pit stop. Concludere questo primo campionato con la Scuderia con un podio, il terzo posto tra i Costruttori e il quinto tra i Piloti è il modo perfetto per avvicinarsi alla pausa invernale. Voglio ringraziare i nostri tifosi e l’intero team, Charles, il management, ogni elemento della squadra corse e tutte le persone che lavorano in fabbrica a Maranello per l’accoglienza che mi hanno riservato quest’anno.
In Ferrari mi sono sentito a casa fin dal primo giorno e questo, insieme allo sforzo portato avanti ogni giorno da tutti, è stato fondamentale per migliorare gara dopo gara e concludere così bene questo campionato. Infine voglio fare le congratulazioni a Max e Lewis per la loro grande stagione. Sono contento per Max, al quale vanno i miei complimenti più speciali. Da domani iniziamo a pensare al prossimo anno. Forza Ferrari!

Charles Leclerc: quella di oggi non è stata una grande gara. Il primo stint non era male, poi abbiamo provato qualcosa di diverso montando la gomma Medium durante la fase di Virtual Safety Car. È stata una decisione che abbiamo preso insieme con la squadra, ma purtroppo non ha funzionato come ci aspettavamo. Congratulazioni alla squadra per il terzo posto tra i Costruttori, non era facile dopo la stagione dell’anno scorso e per questo voglio ringraziare tutti i componenti del team, sia in pista che in fabbrica a Maranello, per il duro lavoro che hanno fatto per rendere possibile questo risultato. Carlos ha disputato un’ottima stagione e gli faccio i complimenti per il quinto posto nella classifica Piloti. Un grande bravo a Max per la conquista del titolo: corriamo uno contro l’altro fin da quando eravamo bambini sui kart e so da sempre quanto è forte. Era solo questione di tempo prima che centrasse questo obiettivo, se lo merita. La stagione 2021 si è conclusa oggi e da domani inizia quella 2022. Inizieremo a prepararci per la prossima con i test che sono in programma da dopodomani. Crediamo che il nostro punto di partenza sia buono e dobbiamo continuare a lavorare per poter combattere davanti nel campionato del mondo 2022.

Mattia Binotto Team Principal: volevamo finire questa stagione con un sorriso e ci siamo riusciti. Il podio di Carlos è il modo migliore per chiudere un campionato che ci ha visto fare dei progressi importanti rispetto all’anno scorso. Siamo consapevoli che la distanza da chi ha lottato per i titoli iridati è ancora molto ampia ma è innegabile che siamo riusciti a crescere nell’arco della stagione. Il terzo posto nei Costruttori è arrivato grazie agli sforzi di tutta la squadra, in pista e a Maranello, che ha saputo lavorare con impegno, determinazione, umiltà e unità. Questo spirito di collaborazione e questa voglia di crescere insieme hanno animato anche i nostri piloti, Carlos e Charles, che hanno dimostrato coi fatti e con i comportamenti di essere all’altezza del compito che gli abbiamo dato come piloti della Scuderia Ferrari e di essere la miglior coppia in circolazione. Ora ci possiamo concentrare al 100% sullo sviluppo della vettura del prossimo anno, quando vogliamo tornare a far gioire i nostri tifosi in tutto il mondo: intanto desideriamo ringraziarli per non averci mai fatto mancare il loro sostegno, neppure nei momenti più difficili. Infine, voglio ringraziare i nostri partner, che ci continuano a sostenere, in primis chi è con noi da più di quarant’anni, come Philip Morris International: il loro supporto è sempre importante e continuerà ad esserlo anche in futuro.

[ Giovanni Notaro ]