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Da Brescia a Monza, storia del Gran Premio d’Italia

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100 anni fa, la primissima edizione del Gran Premio d’Italia, si disputò non nel capoluogo brianzolo ma a Brescia, per la precisione tra i Comuni di Castenedolo e Montichiari che formavano il cosiddetto «Circuito di Brescia»


Il cosiddetto «Circuito di Brescia» 100 anni fa ospitò la primissima edizione del Gran Premio d’Italia grazie all’organizzatore e promotore dell’evento Arturo Mercanti, cittadino bresciano e Direttore dell’Automobile Club di Milano; l’anno seguente, nel 1922, per questioni logistiche ed organizzative, Mercanti decise di spostare il gran premio a Monza e in soli 110 giorni fu costruito l’Autodromo Nazionale, dove ancora oggi si corre Il Gran Premio d’Italia.

È dunque per celebrare la ricorrenza della prima edizione bresciana del Gran Premio che 1000 Miglia Srl e Automobile Club di Brescia hanno organizzato ieri la «Coppa Arturo Mercanti», che si terrà in concomitanza con il 92° Gran Premio d’Italia.

La coppa vedrà in gara 25 vetture d’epoca, in rappresentanza della tradizione sportiva bresciana, che partiranno dal Museo Mille Miglia (Brescia) alla volta del percorso del Circuito di Brescia del 1921, dove fu disputato il primo Gran Premio d’Italia. Le auto giungeranno infine presso l’Autodromo Nazionale di Monza, per un simbolico passaggio di consegne proprio sul rettilineo di partenza della gara dove avrà inizio da lì a poche ore il Gran Premio.

Inaugurato presso il Museo Mille Miglia la mostra «100 Anni del Gran Premio D’Italia – I primi scatti», organizzata da 1000 Miglia Srl, Automobile Club di Brescia, Museo Mille Miglia e il Club della Mille Miglia, che ripercorre, attraversi immagini e scatti d’archivio, i momenti salienti di questa prima mitica edizione del Gran Premio in territorio bresciano. L’esposizione aperta al pubblico da ieri sarà visitabile fino a tutto dicembre.