Fortunato Hamilton, sfortunati Bottas e soprattutto Verstappen. Segni di ripresa dalla Casa di Maranello con Leclerc 5° e Vettel che, pur sfortunato, ha finalmente disputato una gara degna
Il podio della 13a tappa del Mondiale 2020 è stato appannaggio di Hamilton – al suo 93° gradino più alto del podio – seguito da Bottas e Ricciardo mentre per la Casa della Stella è arrivato il settimo titolo costruttori consecutivo.
Pochi minuti al via: i piloti si genuflettono sulla linea del traguardo, mostrandosi così solidali ai sentimenti anti-razzisti e dimostrando che la caratura di un personaggio come Hamilton supera il mero contesto agonistico; un momento assai significativo che precede la suggestiva esecuzione dell’Inno di Mameli da parte del trio Il Volo.
Semaforo verde
Bottas difende con successo la posizione mentre Verstappen – partito fuori dai limiti della casella in griglia di partenza, cosa segnalata dal box Mercedes agli stewards – supera Hamilton e sale al secondo posto. Il Campione del Mondo è seguito da Ricciardo che ha guadagnato una posizione come Leclerc ora sesto.
Da registrare un contatto fra Magnussen e Vettel, sceso in 15° posizione; Hamilton, nel corso del 4° giro, sigla il giro veloce ma al 9° giro Gasly, che occupava la quarta piazza, deve ritirarsi per problemi alla sua Alpha Tauri (perdita della pressione dell’acqua) permettendo così a Leclerc di salire in 5a posizione alle spalle di Ricciardo.
Mentre viene messo sotto investigazione il contatto tra Sebastian Vettel e Kevin Magnussen di inizio gara, Ocon e Stroll entrano in contatto con quest’ultimo che ci rimette il musetto della sua Racing Point ed è costretto a rientrare ai box per la sua sostituzione. Il musetto rimane in pista con i commissari che debbono decidere se dare bandiera gialla per permettere ai marshall di liberare la pista oppure optare per soluzioni più drastiche.
Al 13° giro Verstappen guadagna qualcosa su Bottas mentre il giro successivo Leclerc, rientrato ai box in anticipo per tentare l’undercut su Daniel Ricciardo, monta gomma bianca come sulla Renault di Ocon sbagliando.
Nel corso del 14° giro, Ricciardo passa Magnussen, ed è ottavo, Leclerc lo imita e si rimette all’inseguimento di Ricciardo che per pochi centesimi era rientrato davanti a lui che a sua volta è seguito da Albon e Kvyat. Al 15° giro Leclerc si fa sotto a Ricciardo ma proprio mentre prepara l’attacco, sbaglia traiettoria e rischia di finire fuori pista mentre Albon e Kvyat danno spettacolo duellando ruota a ruota.
Sainz (McLaren) fa il suo primo pit stop al 18° giro ed esce dai box in 12a posizione alle spalle di Kvyat mentre il giro successivo rientra Verstappen che fa salire in seconda posizione Hamilton che passa al comando della corsa quando, nel corso del 20° giro, Bottas effettua il suo pit stop.
Hamilton e Magnussen – siamo al 28° giro – non sono ancora rientrati ai box mentre Sebastian Vettel al momento è in 5a posizione alle spalle di Perez: anche loro debbono ancora effettuare la loro prima sosta per il cambio gomme cosa che Perez effettua nel corso del 29° giro rientrando davanti a Ricciardo con Vettel che sale in quarta posizione seguito da un mai domo Raikkonen.
Hamilton porta a 26” il vantaggio su Bottas in lotta con Max Verstappen ma – alle prese con i doppiati – procrastina il pit-stop sino al 31° giro proprio quando viene attivata la safety Car virtuale, cosa che gli permette di rientrare mantenendo la leadership.
A questo punto assistiamo ad un gran bel sorpasso all’esterno della curva del Tamburello di Ricciardo su Magnussen che viene superato, ancora all’esterno ma della Tosa, da Leclerc con una manovra al centimetro.
Al 34° giro Verstappen arriva lungo alle Acque Minerali mentre, sempre lì, Ocon parcheggia la sua Renault con immediata esposizione della Bandiera gialla.
Lewis Hamilton «favorito» dalla Virtual Safety Car porta il suo vantaggio su Bottas a 5″ che salgono a 8” 6”’ nel corso del 38° giro mentre Vettel e Raikkonen, al momento 4° e 5°, sono gli unici ancora in pista a non essere rientrati ai box per il cambio gomme.
Dopo 40 giri le prime 10 posizioni sono occupate nell’ordine, da Hamilton, Bottas, Verstappen; Vettel, Raikkonen, Perez, Ricciardo, Leclerc, Albon e Kvyat.
Nel corso del 41° giro Vettel rientra ai box per il cambio gomme e, a causa di un problema nel montaggio dell’anteriore destra che costa ben 12,1 secondi, esce dai box con gomma bianca al 14° posto alle spalle di Giovinazzi mentre Verstappen non dà tregua a Bottas, lo induce all’errore alla Rivazza e lo supera nella chicane prima del Tamburello salendo in seconda posizione.
Vettel supera Giovinazzi, gira a soli due decimi dai tempi di Hamilton e riprende Russell che occupa la 12a posizione; in più il tedesco al 47° giro fa segnare il terzo tempo in gara ma questo impedisce ad Hamilton di doppiarlo poco dopo; intanto gara monstre per Raikkonen (quarto posto) che ferma il cronometro su 1’18”8”’e gira più veloce di Bottas che occupa la terza piazza ma che perde costantemente terreno da Verstappen.
Nel corso del 50° giro anche Raikkonen va ai box per rientrare in 12a posizione davanti a Vettel, nel frattempo Leclerc si avvicina a Ricciardo ed entra in zona DRS ma il giro dopo Verstappen fora e finisce nella ghiaia provocando l’ingresso della Safety Car c on conseguente, inevitabile rientro ai box di tutti i piloti che, indistintamente, montano gomme soft per gli ultimi dieci giri.
Tutti nuovamente dietro la Safety Car ma George Russell, scaldando le gomme, perdeva il controllo andando a sbattere contro le barriere ma peggio ancora faceva Stroll che con la sua Racing Point arrivava lungo rispetto alla piazzola spedendo a terra un meccanico.
Il regime di SC dura sino al 58° giro e alla ripartenza – 5 giri al termine della gara – Hamilton riprende il comando delle operazioni inseguito da Bottas e Ricciardo mentre Albon si gira.
Nel corso del 59° giro Kvyat supera Leclerc e conquista la quarta piazza mentre il monegasco deve anche difendersi da Perez.
All’ultimo giro Hamilton stampa l’ennesimo giro veloce in 1’15”914”” e vince il GP dell’Emilia Romagna davanti a Bottas e Ricciardo.
[ Giovanni Notaro ]
Ordine di arrivo
11. Nicolas Latifi (Can) Williams +27″135
12. Sebastian Vettel (Ger) Ferrari + 28″45313
13. Lance Stroll (Can) Racing Point + 29″163
14. Romain Grosjean (Fra) Haas + 32″935
15. Alexander Albon (Tha) Red Bull + 57″284
Classifica Piloti
1 L. Hamilton – Mercedes 282
2 V. Bottas – Mercedes 197
3 M. Verstappen – Red Bull 162
4 D. Ricciardo – Renault 95
5 C. Leclerc – Ferrari 85
6 S. Perez – Racing Point 82
7 L. Norris – McLaren 69
8 C. Sainz – McLaren 65
9 A. Albon – Red Bull 64
10 P. Gasly – AlphaTauri 63
11 L. Stroll – Racing Point 57
12 E. Ocon – Renault 40
13 D. Kvyat – AlphaTauri 26
14 S. Vettel – Ferrari 18
15 N. Hulkenberg – Racing Point 10
16 A. Giovinazzi – Alfa Romeo 4
17 K. Raikkonen – Alfa Romeo 4
18 R. Grosjean – Haas 2
19 K. Magnussen – Haas 1
20 N. Latifi – Williams 0
21 G. Russell – Williams 0