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F1, al Mugello su un circuito da grande pelo succede di tutto: ben 3 partenze e parco macchine decimato

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Primo Hamilton seguito da Bottas che non regge la tensione; eccellente terzo Albon; le Ferrari fortunosamente nei punti con Leclerc che meriterebbe ben altro mezzo

Pronti via: alla prima curva Bottas precede Hamilton ma dietro succede la qualunque: fuori Verstappen che in partenza aveva lamentato via radio una mancanza di potenza che lo ha spinto molto dietro nello schieramento per poi rimanere preso in un incidente che ha coinvolto Vettel e Gasly: il tedesco riesce a riprendere mentre per gli altri due è ritiro con l’incolpevole olandese che, tamponato, si pianta nella ghiaia. Vettel si ferma per cambiare il musetto mentre esce la Safety Car che resterà in pista per due giri seguita da Bottas, Hamilton, Leclerc, Albon, Stroll, Ricciardo, Perez, Norris, Kvyat, Ocon.

Per l’olandese si tratta del secondo ritiro consecutivo, circostanza molto pesante per colui che può essere considerato il più accreditato antagonista delle due Stelle nere.

7° giro: non si fa in tempo a ripartire che si assiste ad un secondo incidente in pieno rettilineo provocato dal rallentamento di Bottas che, essendo in testa, poteva imporre l’andatura. Purtroppo mentre chi lo seguiva ha avuto percezione del rallentamento (che alcuni hanno ritenuto eccessivo) altri, più indietro, hanno preso velocità come Latifi che in accelerazione ha scartato all’ultimo istante il più lento Magnussen preso però in pieno dall’incolpevole Giovinazzi che, data la grande velocità ed il pochissimo spazio a disposizione, non è riuscito a scartare il danese; nell’incidente rimangono coinvolti anche Latifi, Magnussen, Giovinazzi e Sainz (che se la vedono veramente brutta visto l’impatto ad oltre 230 km/h).

Il gran numero di detriti in pista impone una nuova bandiera rossa quindi tutti ai box in attesa della nuova ripartenza che avviene all’8° giro con sole 13 monoposto (ndr. non succedeva dal 2006) pilotate nell’ordine da 1. Bottas; 2. Hamilton; 3. Leclerc; 4. Albon; 5. Stroll; 6. Ricciardo; 7. Perez; 8. Norris; 9. Kvyat; 10. Russell; 11. Raikkonen; 12. Vettel; 13. Grosjean.

Le due Mercedes, con gomma intermedia, ripartono con Bottas che dopo un buon spunto iniziale viene subito fagocitato, questo è il termine giusto, da Hamilton seguito appunto dal finlandese che precede Leclerc, Stroll e Perez.

Leclerc con tutta la sua buona volontà non può tenere il ritmo dei primi due e al 12° giro è già distanziato di 5” da Hamilton che distanzia progressivamente i suoi inseguitori dando, al 15° giro, 1,7” a Bottas, 7” a Leclerc, 8”, Stroll, 11” ad Albon e 13” a Noris.

Nel corso del 14°giro Ricciardo (Renault) si riprende la quinta posizione ai danni di Perez (Racing Point) mentre nel corso del 16° Vettel supera Raikkonen ed è 11°.

Inizia il calvario di Leclerc che nel corso del 18° e 19° giro viene prima superato da Stroll e poi da Ricciardo ed Albon; il monegasco, nel corso del 22° giro, rientra ai box e monta gomme dure per tentare di arrivare sino in fondo.

4 giri senza grosse novità e si arriva così, mentre le due Mercedes fanno il vuoto, al 28° giro nel corso del quale Ricciardo rientra per il suo pit stop mentre Norris sorpassa Perez e sale al 5° posto.

Mentre al 29° giro si fermano Perez, Vettel, Grosjean e Raikkonen per il loro pit stop, Ricciardo – con gomme medie – è velocissimo.

Bottas, che ha accumulato un ritardo di 6” su Hamilton, si ferma nel corso del 32° giro ai box per montare gomme dure, seguito al 33° da Hamilton e Albon mentre due giri dopo Norris supera Leclerc diventando 7°.

Posizioni al 35° giro: Hamilton, Bottas, Ricciardo, Stroll, Albon, Perez, Norris, Leclerc, Kvyat, Russell, Vettel, Raikkonen, Grosjean con il battistrada che 4 giri più tardi ha accumulato su Bottas e Ricciardo rispettivamente 6 e 23”.

Nel corso del 42° giro Stroll fa segnare il miglior tempo solo per volare fuori pista all’Arrabbiata due a ben 282 km/h, senza conseguenze fisiche visto che l’impatto, violento, è stato laterale. Inevitabile la bandiera rossa per rimuovere la vettura che prende fuoco mentre, appesa alla gru, i commissari la rimuovono per domare le fiamme fuori dalla via di fuga.

Obbligata la nuova sospensione della gara con uscita della Safety Car e rientro dei 12 piloti superstiti (Hamilton, Bottas, Ricciardo, Albon, Perez, Noris, Kvyat, Leclerc, Russel, Vettel, Raikkonen e Grosjean) in Pit Lane e conseguente cambio gomme.

Nuova partenza da fermo con Hamilton che precede un grande Ricciardo seguito da Bottas, Albon, Perez e Norris; Leclerc e Vettel sono 10° e 11°.

Al 48° giro Bottas supera Ricciardo e al 52° cerca il recupero su Hamilton che risponde prontamente.

Leclerc al 51° giro sale al 9° posto mentre Albon supera agevolmente Ricciardo e nel corso del 54° giro cerca di insidiare Bottas che però mantiene la posizione sino alla fine.

Gli ultimi 3 giri vedono Hamilton sempre primo seguito da Bottas, Albon, Ricciardo, Perez, Kvyat, Leclerc e Vettel.

Diverse squadre hanno portato novità e modifiche: fra le altre la Red Bull un nuovo fondo, la Racing Point nuove pance, l’Alpha Tauri una nuova ala la Renault ha nell’arco di qualche gara rivoluzionato la sua monoposto mentre la Ferrari si è presentata con una «nuova» livrea rosso anni ’50; in tutto questo l’AD Ferrari Luis Camilleri chiede pazienza a lungo termine.

La Beffa? La Safety Car Mercedes dipinta (anzi wrappata…) di rosso per celebrare i 1000 Gran Premi della «rossa». 

Le dichiarazioni dopo il secondo incidente (fonte Sky)

Carlos Sainz: “Situazione pericolosa, sono contento che non si sia fatto male nessuno. Mi sono trovato a oltre duecento orari tre macchine davanti, dobbiamo imparare la lezione di questa gara”.

Antonio Giovinazzi: Siamo fortunati a stare tutti bene, situazione pericolosa, eravamo già a full gas pensando che il gruppo accelerasse, mi sono trovato Magnussen e c’è stato l’incidente. Rivedere le procedure? Chi è davanti vuol tenere la posizione, ma bisogna rivedere qualcosa per evitare situazioni di pericolo”.

Max Verstappen ha commentato così il suo ritiro subito dopo il via:Già dal via di formazione il motore della mia Red Bull è andato in stallo, forse lo stesso problema di Monza. Ero partito bene, ma non riuscivo ad accelerare e poi c’è stato quel tamponamento, cose che succedono quando sei lì. Ma forse mi sarei ritirato comunque”.

Charles Leclerc #16: “La mia partenza è stata ottima, al punto che sono riuscito a salire in terza posizione, sfortunatamente però non avevamo il passo per tenere quel piazzamento e così abbiamo concluso all’ottavo posto. Ho provato a battagliare il più possibile ma non è stato sufficiente a difenderci. In questa gara sono successe moltissime cose ma anche oggi è risultato evidente che abbiamo molto lavoro da fare per migliorare la nostra performance. La gara in sé e per sé è stata divertente. Sono stato contento di avere avuto la partenza da fermo dopo ogni interruzione perché mi offriva la possibilità di lottare per migliorare la mia posizione.
La vettura oggi è stata piuttosto difficile da guidare, specialmente con le gomme Hard. Verso la fine, invece, con le Soft, la situazione è migliorata ma nel complesso è inutile nascondersi che la nostra situazione al momento è complicata. Non per questo tuttavia dobbiamo perderci d’animo ma, anzi, ora più che mai dobbiamo rimanere motivati. È molto importante. Sono fiducioso che arriveranno presto tempi migliori”.

credit: @Scuderia Ferrari Press Office

Sebastian Vettel #5: “La partenza non è stata delle migliori, ma sono entrato in curva 1 stando all’interno per evitare gfuai. Poi, quando sono arrivato in curva 2, ho visto che la McLaren era finita in testacoda ma non riuscivo a capire da quale parte sarebbe finita. Poi però si è fermata praticamente lì dov’era e a quel punto ero come in trappola e non sono riuscito ad evitarla. Fortunatamente con la Safety Car abbiamo potuto cambiare l’ala senza perdere tempo riaccodandoci al gruppo. Avrei voluto riuscire ad approfittare in maniera migliore delle disavventure altrui ma se non altro sono riuscito a stare relativamente lontano dai guai. L’aspetto positivo è che siamo riusciti a concludere in zona punti, ma è evidente che non possiamo essere contenti di questo risultato”.

Mattia Binotto, Team Principal: “Un risultato molto deludente chiude un weekend storico per la Scuderia Ferrari che ha disputato oggi, sul circuito di casa del Mugello, il suo millesimo Gran Premio in Formula 1. Se ieri, almeno con Charles, eravamo riusciti a ritornare a un piazzamento in linea con le aspettative, oggi non avevamo il passo adeguato per consentire ai nostri piloti di lottare con i loro diretti avversari, soffrendo soprattutto per il degrado delle gomme. Sia Charles che Sebastian hanno fatto quello che hanno potuto considerato il livello della prestazione della vettura. Stiamo lavorando duramente per cercare di correggerne i difetti di base ma non è qualcosa che si possa cambiare in poco tempo e con aggiornamenti parziali. Ciò non significa che non ci saranno delle novità da qui alla fine della stagione ma dobbiamo essere realistici, con noi stessi e con i nostri tifosi”.