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Ford B-Max, test drive

Multispazio compatta, è la prima ad offrire porte scorrevoli con montante integrato e sistema SYNC

Roma. Si allarga la “Max Family” e l’ultima arrivata è la più piccola ed innovativa della specie: la nuova Ford B-Max, è infatti la prima vettura dotata di sistema Easy Access Door che grazie alle porte anteriori incernierate e posteriori scorrevoli (con montante integrato) permettono una’accessibiltà senza alcun impedimento. Gli altri due motivi per i quali in Ford vanno fieri dell’ultima nata sono nell’ordine: consumi ed emissioni di CO2 al vertice della categoria e sistema SYNC, con connettività, comandi vocali avanzati e funzione Emergency Assistance.

È una tuttofare

Ma questo multi-activity vehicle ha molte frecce nel suo arco. Nel nostro test drive, al quale hanno fatto da cornice i Castelli Romani, B-Max si è rivelata piacevolmente equilibrata: confortevole, silenziosa, piacevole da guidare, non risente del baricentro alto in curva dove mantiene un appoggio sicuro. È anche maneggevole e nelle manovre la telecamerina posteriore trasmette l’immagine di ciò che accade dietro di noi tramite il monitor di bordo. Quest’ultimo, ci è parso un pò sottodimensionato (solo 4,2 pollici), in compenso l’impianto stereo Sony a 8 diffusori compreso nel pacchetto opzionale insieme al display e al SYNC (500 euro), suona che è un piacere.

 

Flessibile e funzionale

Nella marcia cittadina, l’Active City Stop, spegne l’auto durante le soste, un’altra primizia per questa categoria di vetture, così come il sistema di frenata d’emergenza automatica in città. Capitolo funzionalità: detto dell’accesso reso quanto mai agevole a causa dell’assenza del montante centrale, si apprezza poi la flessibilità dei sedili posteriori abbattibili, come si dice in gergo 60/40, e reclinabili con un semplice gesto, mentre il sedile del passeggero può essere reclinato completamente al fine di creare una superficie orizzontale di carico capace di ospitare oggetti lunghi fino a 2,34 metri. Il che, per un’auto lunga appena 407 cm, non è affatto male. Più in generale, la capacità di carico ammonta a 318 litri in configurazione standard, che aumentano fino a 1.386 a sedili posteriori abbattuti.

Motori: TDCi vs Ecoboost

La gamma delle motorizzazioni è composta da tre unità: un 1.4 benzina 90 cv Duratec accoppiato ad un impianto GPL e poi i due “gioielli” di casa Ford: il 1.0 Ecoboost da 100 cv (eletto Motore dell’Anno 2012) e il 1.6 TDCi da 95 cv. Quest’ultimo, presente sulla vettura da noi provata, muove con disinvoltura gli oltre 1.300 kg della B-Max, complice una coppia di 215 Nm a partire da 1.750 giri: ne derivano prestazioni apprezzabili, più di quanto facciano presupporre i 173 km/h di velocità ed uno 0-100 coperto in 13 secondi.  Benissimo consumi ed emissioni, rispettivamente di 4 l/100 km e 104 g/km di CO2. Dati simili per il piccolo “mille” Ecoboost, che consuma 4,9 l/100 km ed emette 114 g/km di CO2, a fronte di prestazioni leggermente migliori rispetto al diesel, con lo zero-cento inferiore di 7 decimi. Di base, entrambi i motori dispongono del manuale a cinque rapporti, ma solo l’Ecoboost può essere dotato del cambio automatico Powershift a sei rapporti (750 euro).

La regola del “750”

Veniamo ai prezzi, la 1.4 benzina parte da 16.250 euro, da qui si inizia ad aggiungere 750 euro per ogni “step”: il 1.0 Ecoboost viene dunque 17mila tondi, la versione Powershift 17.750 e il diesel 18.500. Per avere la versione Titanium, la più accessoriata, occorre aggiungere al prezzo di ogni motorizzazione 1.500 euro.

Valerio Maura

 

 

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