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MotoGP 2020: Gran Premio di Spagna a Jerez

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Marc Marquez il migliore nel Warm Up, sempre in difficoltà Valentino Rossi

A Marquez il miglior tempo seguito da Morbidelli e Vinales anche se i 32° di temperatura dell’asfalto non permettono paragoni con i previsti 58-62 °C previsti per il pomeriggio.

Fa ben sperare, comunque, la costanza delle prestazioni di Morbidelli; gli altri italiani: 5° Petrucci, 9° Dovizioso, 18° Bagnaia mentre Valentino Rossi si è piazzato 10° causa la mancanza di feeling con la sua Yamaha M1, specialmente con le alte temperature a differenza del suo compagno di squadra, Maverick Vinales, in prima fila con il secondo posto e di Fabio Quartararo, che pole poleman e nuovo recordman di questo non facile circuito.

Non è stato un buon turno di qualifiche quello che Valentino Rossi ha svolto sul circuito di Jerez. Infatti il pesarese non è mai riuscito a essere competitivo con la sua Yamaha M1 e ha sempre occupato la parte bassa della classifica, chiudendo in 1’37.741 a poco più di un secondo dalla M1 gemella. Come già scritto fare meglio di lui con la stessa moto sono stati Quartararo (pole e record) e Maverick Vinales, suo compagno di squadra.

Valentino ha così commentato la sua prestazione: “Il sabato ha fatto una grande differenza. Ieri non mi sentivo bene con l’equilibrio della moto, ma oggi siamo riusciti a migliorare. Quando guardi i dati, Maverick e Fabio sono forti ovunque. Di solito Maverick è anche molto veloce in frenata. Sembra che sia in grado di fermare la moto un po’ meglio di me, quindi questo è il problema principale al momento. Abbiamo migliorato molto rispetto a ieri, ma abbiamo bisogno di fare ancora qualcosa in più. Continueremo a lavorare per provare a fare un altro passo in avanti, ma ora i primi tre sono molto forti e nel caso di Yamaha, Maverick e Fabio stanno guidando molto velocemente”.

La crisi, si spera momentanea, di Valentino viene così spiegata a Sky Sport MotoGP da Maio Meregalli, Team Manager Yamaha: “Quando stressiamo la gomma a temperature così alte, specialmente in curve come la 10 e la 11, raggiungiamo temperature sopra la media. Dopo di che il pilota fa fatica anche in frenata, perché è molto importante fermare la moto anche con la ruota dietro. Abbiamo avuto qualche difficoltà anche con Maverick all’inizio della FP2, perché mercoledì non abbiamo riscontrato questo problema. Abbiamo analizzato i dati dalla parte di Maverick. Le gomme usate e il tanto carburante hanno influito. Poi hanno apportato modifiche ed ha fatto un buon tempo. In quella parte di garage hanno trovato la soluzione.

Lo stile di guida di Valentino non aiuta il problema di cui soffriamoSovrapponendo i dati cerchiamo di capire come cambiare il suo stile di guida. Quando lo fai durante un test non hai pressione ed è più facile. Con la pressione della gara o delle qualifiche diventa più difficile. Anche lui sa come dovrebbe cercare di guidare in alcune situazioni. Ma è facile dirlo, non altrettanto metterlo in atto“.

Assente dalla griglia, dopo la caduta di ieri che ha compromesso la clavicola destra, Alex Rins di cui non si conoscono, al momento, le possibilità di pieno recupero per il prossimo weekend di gara.

[ Giovanni Notaro ]