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Formula E, a Città del Messico vince Evans su Jaguar

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Mitch Evans su Jaguar vince e diventa leader del campionato, alle sue spalle Alexander Sims su BMW e terzo Félix da Costa DS Techeetah. Il pre gara aveva visto la pole andare alla Porsche di André Lotterer

L’andamento delle prove

Le prove sono state caratterizzate da un brutto incidente occorso durante le prime «libere» a Daniel Abt che a causa di un problema ai freni ha colpito le barriere con un pericoloso angolo di crash.

Poiché il regolamento stabilisce che in caso di decelerazioni da 15 g in su, il pilota venga immediatamente e direttamente ricoverato in ospedale per i controlli di rito, saltando l’intervento dell’équipe medica presente in circuito e questo è ciò che è successo ad Abt che non ha fortunatamente riportato conseguenze.

Ammesso poi alla gara grazie al nulla osta del team, Abt ha comunque effettuato una prova in sordina ritirandosi dopo 30 giri.

Lotta serratissima fra il tre volte vincitore di Le Mans André Lotterer che con l’1:07.922 fatto registrare nel giro secco della Superpole fa sua la pole, e Mitch Evans che ha piazzato la sua Jaguar a soli 63 millesimi dal primo.

Terzo Pascal Wehrlein, poi retrocesso assieme al suo compagno di squadra D’Ambrosio sul fondo a causa della sostituzione del cambio facendo subentrare in seconda fila Nyck de Vries (Mercedes) e Sébastien Buemi su Nissan.

Sam Bird e Robin Frijns (Audi) hanno formato la terza fila, mentre la settima posizione in griglia viene conquistata per il team Dragon Nico Müller che ha messo dietro, impresa non da poco, non solo le Techeetah-DS di Jean-Éric Vergne e António Félix da Costa ma anche la Mercedes del leader di campionato Stoffel Vandoorne, relegato in decima posizione.

Undicesimo e dodicesimo posto per la Venturi-Mercedes di Edoardo Mortara e la Nissan di Oliver Rowland.

13° e 14° rispettivamente Brendon Hartley su Geox Dragon e Neel Jani su Porsche mentre Lucas di Grassi partiva dall’ottava fila (15°) con davanti a se una gara tutta in salita, affiancato da Maximilian Günther (vincitore a Santiago con la sua Andretti-BMW) mentre la nona fila era formata da James Calado su Jaguar (17°) e da Alexander Sims, 18° sull’altra Andretti-BMW.

La 19° piazza era occupata dalla Venturi di Felipe Massa mentre la 20° posizione in griglia da Ma Qinghua su NIO, seguito in 21* posizione dal compagno di squadra Oliver Turvey vittima di problemi tecnici occorsi alla sua NIO durante il giro lanciato di qualifica mentre al 22° posto troviamo Daniel Abt su Audi.

Ultima fila (23° e 24° posizione) per le due Mahindra di D’Ambrosio e Wehrlein a causa della sostituzione del cambio su entrambe le monoposto; per tale ragione i due piloti sono stati penalizzati di 40 posizioni ma non potendo retrocedere più di 20 posizioni, la rimanente parte di sanzione è stata sostituita da uno stop and go di 10 secondi.

Prima di riferire della gara vale ricordare che il team cinese NIO 333 ha inserito sulle proprie monoposto il messaggio #Be Strong China, in segno di solidarietà verso quanti stanno combattendo il Coronavirus sia come vittime del virus stesso e sia, dall’altra parte della barricata, come opera d’assistenza.

La gara

A conquistare il gradino più alto del podio dell’e-Prix di Città del Messico è stato Mitch Evans che, dopo aver aggressivamente sorpassato il poleman Lotterer su Porsche, ha accumulato in pochi giri un margine tale da metterlo a riparo dagli attacchi dei suoi diretti inseguitori, rimanendo così in testa dal primo all’ultimo giro.

Alle sue spalle da Costa, Buemi e Bird danno spettacolo tanto che quest’ultimo, nel tentativo di difendersi dagli attacchi di da Costa, finisce sulle barriere a soli 3 minuti dalla bandiera a scacchi mentre il pilota DS Techeetah, partito nono, arriverà secondo.

Il terzo posto va ad un Sébastien Buemi che per tutta la gara ha corso prevalentemente in difesa a causa di Bird che lo ha letteralmente braccato sinché non è riuscito a superarlo nel corso dell’11° giro.

Il Campione del Mondo 2019 Jean-Eric Vergne su DS Techeetah, è quarto e precede il pilota di Andretti Sims, partito 18° mentre la sfortuna più nera si è abbattuta su Vandoorne che una volta conquistata la sesta piazza, si è dovuto ritirare nel corso dell’ultimo giro.

Quarto Jean-Éric Vergne, che dopo 15 giri su ordini del muretto ha dovuto cedere la posizione al suo più veloce compagno di squadra.

La gara è stata ricca anche di altri colpi di scena come quello che ha visto Muller che durante un tentativo di sorpasso ai danni di De Vries, è andato sullo sporco ed è uscito di pista andando a sbattere contro le barriere di protezione; simile sorte è toccata poco dopo all’olandese a causa di un contatto con Frijns.

Al settimo giro altro fuori pista per l’ex ferrarista Felipe Massa, costretto al ritiro alla prima staccata come – per il medesimo motivo e nello stesso posto – sono usciti Nico Müller al terzo giro e al 19° Nyck de Vries che, nel tentativo di rintuzzare un attacco di da Costa, ha sbagliato in staccata travolgendo anche Robin Frijns.

Proprio a fine gara Stoffel Vandoorne sbatte in curva 3 facendo così un gran regalo ad Alexander Sims salito così, con una rimonta eccezionale, al 5° dal 18° posto in griglia mentre il suo compagno di squadra Maximilian Günther è arrivato solamente 13°.

Da sottolineare, sempre a proposito di Vandoorne, la grinta e la caparbietà con cui ha continuamente attaccato di Grassi che, una volta superato dal belga, è comunque riuscito a resistere agli attacchi della Nissan di Oliver Rowland a sua volta seguito da Edoardo Mortara, James Calado e Pascal Wehrlein, vittima di un drive through ad inizio gara dopo essere preso il via dal fondo.

Sfortunatissimo infine il poleman Andrè Lotterer che ha intercettato uno striscione che ha danneggiato irreparabilmente la sua monoposto costringendolo al ritiro.

Il termine della gara vede Evans al comando del Campionato con 47 punti seguito da Sims a 46, Costa a 39 e Vandoorne a 38, distacchi ravvicinati che manterranno alta l’attenzione per il prossimo a Marrakech fra due settimane.

[ Giovanni Notaro ]

 

Aggiornamento classifica

La Direzione Gara ha squalificato la Jaguar di James Calado e la Virgin-Audi di Robin Frijns: per entrambi la motivazione «overusing» della batteria.