Home SPORT Brembo MotoGP...

Brembo MotoGP: ai raggi X il il Gran premio di Thailandia 2019

CONDIVIDI

Sul Chang International Circuit, analizziamo l’impegno dei sistemi frenanti Brembo utilizzati dalla classe regina in questo quindicesimo appuntamento del Campionato del Mondo MotoGP

Dopo l’esperienza positiva del 2018, la MotoGP torna in Thailandia per il 15° appuntamento del Mondiale 2019, in programma dal 4 al 6 ottobre al Chang International Circuit. ​Realizzato con un investimento di 54 milioni di euro, è stato inaugurato nell’ottobre 2014 e prende il nome da una marca di birra locale.

La pista è stata disegnata dall’architetto tedesco Hermann Tilke e si trova a 410 km a nord dalla capitale Bangkok, nella località di Buriram, il cui nome nella lingua locale significa «città della felicità».

L’anno scorso in tutte le sessioni della MotoGP la temperatura dell’aria è sempre rimasta compresa tra 30 e 32 gradi mentre quella dell’asfalto ha oscillato tra 45 e 54 gradi.​

Il layout della pista vede l’alternanza di rettilinei molto lunghi al termine dei quali bisogna frenare molto forte con curve da seconda e terza marcia in cui è fondamentale prendere il ritmo.

Diversi piloti ci hanno visto delle somiglianze con il Red Bull Ring, altri con il Circuit of the Americas. Secondo i tecnici Brembo che assistono il 100% dei piloti della MotoGP 2019, il Chang International Circuit rientra nella categoria dei circuiti mediamente impegnativi per i freni. ​

In una scala da 1 a 5 si è meritato un indice di difficoltà di 3, valore identico a Valencia, Misano e Silverstone. ​

L’impegno dei freni durante il GP

Le MotoGP fanno ricorso ai freni in 7 delle 12 curve del tracciato, lo stesso numero delle Superbike: diverso è invece il tempo sul giro di impiego dei freni, 27 secondi per la MotoGP e 25 per la Superbike.​
La percentuale di gara di funzionamento dell’impianto frenante per le MotoGP è del 30%, per le Superbike del 27%. Nonostante gli impianti frenanti in carbonio, la media sul giro delle decelerazioni massime della MotoGP è di 1,27 g esattamente la stessa della Superbike. ​

Sommando tutte le forze esercitate da un pilota sulla leva Brembo del freno dalla partenza alla bandiera a scacchi il valore supera gli 8,6 quintali, oltre 160 kg in più dei piloti Superbike che però percorrono 6 giri in meno. ​Lo sforzo sul giro è invece quasi simile: 33,3 kg per la MotoGP, 34,9 kg per la Superbike. ​

Le frenate più impegnative

Delle 7 frenate del circuito 4 sono considerate altamente impegnative per i freni; mentre 2 sono di media difficoltà e 1 è light. ​La più dura in assoluto per l’impianto frenante è la terza curva, preceduta da un rettilineo di quasi un chilometro: le MotoGP frenano da 297 km/h a 79 km/h in 5,8 secondi durante i quali percorrono 282 metri. ​

I piloti esercitano un carico sulla leva di 5 kg, subiscono una decelerazione di 1,5 g mentre la pressione del liquido freno Brembo HTC 64T raggiunge i 10,8 bar. Ancora più lenta (70 km/h) è la velocità di ingresso in curva all’ultima curva prima del traguardo: le moto si presentano a 263 km/h e frenano per 5,1 secondi percorrendo nel frattempo 223 metri. ​
Il carico sulla leva è di 5,2 kg e la decelerazione di 1,4 g. Pur comportando un calo di velocità di «soli» 149 km/h, la frenata alla prima curva riesce ad avvicinare e anche superare alcuni valori della terza curva: la decelerazione è 1,4 g, il carico sulla leva di 5,2 kg e la pressione del liquido di 11,1 bar. ​

Non sono da sottovalutare nemmeno le altre 4 frenate della pista perché i tempi di frenata sono sempre superiori ai 2,6 secondi con picchi di 3,4 mentre le decelerazioni oscillano tra 0,9 g e 1,4 g. ​

 Prestazioni dei freni Brembo

L’unica edizione del GP Thailandia è stata vinta da Marc Marquez con la Honda: lo spagnolo ha vinto 52 GP in MotoGP tutti usando i freni Brembo.​ L’ultima vittoria di una moto priva di freni Brembo nella classe regina risale al 21 maggio del 1995.