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L’autodromo di Magione manda in vacanza i meeting in Pista FMI

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Oltre 280 piloti hanno partecipato al terzo Meeting in Pista FMI 2019 all’Autodromo di Magione, gara di chiusura della prima parte della stagione, in attesa delle prossime due in calendario ad Adria (1 settembre) e Misano (13 ottobre)

Il terzo appuntamento dei Meeting in Pista FMI 2019, riservati come noto a motociclette da competizione di circa 20/30 anni di età, si è tenuto domenica presso l’Autodromo di Magione e ha visto 280 centauri scendere in pista.
L’evento ha ospitato un programma densissimo, con 18 diverse classi in gara accorpate in 10 partenze, comprese le due delle gare «lunghe»: quella del trofeo Moto Guzzi Fast Endurance (gara a coppie della durata di 60 minuti) e quella del Campionato Italiano Vintage Endurance, che si corre sulla distanza di 4 ore, entrambe caratterizzate dalla partenza «stile Le Mans».

Molto diverse tra loro le moto impegnate in pista, sostanzialmente divise in tre gruppi: quelle da competizione commercializzate tra inizio anni ’80 e fine ’90; le due tempi «mitiche» post 1999 della classe 2T Italian GP, le moderne Guzzi V7 modificate con un apposito kit per renderle adatte alla competizione.

Arrivati alla terza gara sulle cinque in calendario (le prossime: Adria 1° settembre e Misano 13 ottobre), cominciano a delinearsi le posizioni in classifica, pur essendo ancora lontani da una definizione abbastanza precisa dei valori in campo, vista anche la temperatura caldissima della gara di Magione, che ha condizionato almeno in parte le prestazioni sia delle moto sia dei piloti, reduci peraltro dalle prime due gare stagionali completamente bagnate.

La giornata non ha segnalato peraltro colpi di scena particolari, se non alcune cadute che non hanno comunque generato conseguenze particolarmente «pesanti» per i piloti coinvolti.

Un punto di soddisfazione per la Federazione Motociclistica Italiana è invece la constatazione di come si evolve la tipologia dei piloti. Una volta le gare «d’epoca» si basavano sulla presenza di moto sicuramente «anziane», condotte da appassionati di età mediamente avanzata. L’arrivo in pista di mezzi che pure avendo almeno 20 anni sono comunque caratterizzati da prestazioni di livello molto elevato, che richiedono una notevole abilità di guida, modifica in parte lo scenario.

Il gruppo dei piloti impegnati nei Meeting FMI vede infatti un progressivo abbassamento dell’età media e l’arrivo di forze giovani in pista è un ottimo punto di partenza per assicurare il proseguimento di questo genere di gare.