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Bautista-Ducati pigliatutto ad Assen nonostante i 250 giri in meno voluti dalla FIM

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In Superbike Bautista fa sue Gara1 e Gara2; completano i podi in Gara1 Rea e van der Mark e in Gara2 Rea e di nuovo van der Mark 

Alvaro Bautista – poleman sulla sua Ducati Panigale V4 R – fa il pieno anche ad Assen, in Olanda e questo nonostante la decisione della FIM di togliere (da non crederci!!!) già da questa gara olandese 250 giri al motore della Ducati per limitare lo strapotere mostrato nei confronti degli avversari.

In altra occasione avevamo già sottolineato il fatto che la Casa di Borgo Panigale, avendo subdorato che una decisione del genere era nell’aria, aveva già iniziato dei test con una moto depotenziata cosa che del resto lo stesso Campione del Mondo in carica Jonathan Rea, aveva stigmatizzato dichiarandosi convinto che la Casa italiana stesse già correndo ai ripari.

Gara1

Annullata causa maltempo la Superpole Race, questa è stata oggi sostituita da Gara1 (ieri annullata per neve) dove Bautista ha subito preso la testa delle operazioni senza lasciarla più.

C’è comunque subito da dire che, nonostante le immutate posizioni di vertice, l’imposta diminuzione di 250 giri motore ha un poco diminuito le distanze fra la Ducati e le sue avversarie; lo spagnolo, scattato dalla pole, ha immediatamente preso il comando mantenendolo autorevolmente sino alla bandiera a scacchi che ha tagliato per primo per decima volta consecutiva.

Secondo arrivato, questa volta a «soli» 3″130, è stato il Campione 2018 Jonathan Rea  seguito da Michael van der Mark (terzo a 4″934 dalla testa della corsa) mentre quarto e quinto sono rispettivamente giunti Alex Lowes (+5″745) ed il britannico Leon Haslam (+10″859).

Jonathan Rea, ottavo in griglia di partenza ha subito guadagnato posizioni e, superato Reiterberger , ha messo nel mirino Bautista senza però, come detto, riuscire a raggiungerlo. Motivo di grande soddisfazione è stato invece il primo podio stagionale a casa propria per Michael van der Mark che ha ben difeso la sua terza posizione dagli attacchi del proprio compagno di squadra Alex Lowes a sua volta insidiato senza successo – nel finale – da Leon Haslam (ufficiale Kawasaki), seguito da Reiterberger, su BMW, autore di un ottimo inizio di gara e di una bella prestazione complessiva.

Gara insipida per Chaz Davies (Ducati) settimo a ben 17 secondi da Bautista e seguito da Jordi Torres e Toprak Razgatlioglu entrambi su Kawasaki mentre Tom SykesBMW – ha chiuso decimo.

Undicesimo posto per la Honda di Leon Camier mentre dodicesimo è arrivato  Marco Melandri, sempre in difficoltà con la Yamaha del team GRT.

Gara2

Ancora primo Bautista, mentre Jonathan Rea (Kawasaki) ha per una volta dovuto cedere la seconda piazza all’olandese Michael Van Der Mark su Yamaha; Alex Lowes su Kawasaki e Chaz Davies sulla Ducati sono arrivati rispettivamente quarto e quinto, completando così la top 5.

Da dire che i primi 5 giri di questa Gara2 sono stati un po’ più movimentati del solito grazie a Jonathan Rea che con una partenza al fulmicotone è schizzato in testa lasciando Bautista alle prese con gli inseguitori ma la cosa è durata sin quando lo spagnolo non ha deciso di riprendersi la leadership della corsa mettendosi così al sicuro dai (vani) tentativi di attacco sino a quel momento subiti.

Duello vero invece per il secondo gradino del podio tra Rea e van der Mark conclusosi – come più su anticipato – a favore di quest’ultimo dopo una volata che lo ha visto prevalere per soli 18 millesimi di secondo.

La tappa di Assen, cronaca della gara a parte, è stata caratterizzata da alcune misure tecniche prese d’autorità per ridurre il gap fra case. Perché non fatto l’anno passato con la Kawasaki?

[ Giovanni Notaro ]