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WRC, Neuville re di Svezia

Thierry Neuville (BEL) performs during FIA World Rally Championship 2018 in Torsby, Sweden on 18.02.2018

Il belga su Hyundai trionfa nel secondo appuntamento del Mondiale rally: impresa riuscita finora solo ad altri due piloti non scandinavi. Citroën conquista il secondo posto con Breen, mentre Ford e Toyota inseguono

Thierry Neuville domina il Rally di Svezia e la Hyundai festeggia tre i20 nelle prime cinque posizioni, scavalcando Ogier e Ford in testa alla classifica piloti e costruttori. Il team coreano si dimostra subito competitivo e azzecca tutto, permettendo al belga di centrare una vittoria riuscita finora solo ad altri due piloti (Loeb nel 2004 e Ogier nel 2013 e 2015), mentre Mikkelsen conquista il suo primo podio sulla i20. L’alternanza programmata tra Paddon e Sordo al volante della terza vettura ufficiale premia in Svezia il furore del neozelandese che arriva quinto, mentre lo spagnolo tornerà in Messico. Dimostra coraggio l’irlandese Craig Breen che piazza la sua Citroën C3 al secondo posto, sfruttando tutta la velocità della vettura francese e provando ad insidiare Neuville per la vittoria, ma il belga blinda il successo con attenzione e un pizzico di fortuna: durante la 14a prova di sabato non è perfetto al salto del Colin’s Crest e rischia di cappottare l’auto atterrando su due ruote.

 

Siamo rimasti concentrati e abbiamo puntato all’obiettivo – ha dichiarato al traguardo Neuvilleperché sapevamo che vincere sarebbe stato duro. Non ci aspettavamo di prendere subito il comando, ma siamo stati bravi a difendere il vantaggio e incrementarlo. Ora siamo in testa al campionato e in corsa per il titolo”.

Ogier e la Fiesta rallentati dalla neve

Favorito nei pronostici, Sebastien Ogier è ancora penalizzato dalla regola che impone al leader della classifica di partire davanti nelle prime tappe, facendo da apripista agli altri piloti. Sulla neve svedese paga uno svantaggio maggiore e fatica tutto il weekend alla ricerca del giusto feeling con la Fiesta. L’auto perfetta di Montecarlo stavolta paga qualcosa in competitività e pure gli altri equipaggi Ford sono in affanno. Alla fine Ogier è 11° con un distacco di oltre 8 minuti: un po’ meglio fanno Teemu Suninen (8°) e Elfyn Evans (10°), ma il team M-Sport pensa già al riscatto sullo sterrato messicano. «Conoscevamo le difficoltà della gara – ha affermato Malcolm Wilson, direttore di M-Sport Ford – specialmente su neve fresca, ma abbiamo riscontrato più difficoltà del previsto. Alla fine abbiamo cercato di trarre il massimo dalla power stage, ritardando la partenza di Ogier. La scelta ci ha premiato con il secondo posto nella prova conclusiva, rassicurandoci con il passo conseguito in condizioni meteo più favorevoli».

Citroën fiorisce, ma non sono tutte rose

Se la Casa francese brinda per il secondo posto di Breen e per la buona prova del norvegese Mads Ostberg, che non contraddice i bookmakers con una gara superlativa chiusa al sesto posto, suona un campanello d’allarme la 32a posizione finale di Kris Meeke. È vero che l’inglese si è scontrato con la Toyota di Ott Tanak quando l’estone ha cercato di superarlo nella 13a prova, ma Meeke era già pesantemente attardato da un errore che lo ha mandato contro un banco di neve provocandogli un guasto al motore. “Quando Ott mi ha passato ero in prossimità di un fosso e dopo il suo contatto sono uscito di strada” ha detto il pilota Citroën, ma la sua versione contrasta con le dichiarazioni di Tanak che afferma di “aver raggiunto la C3 in un punto sporco, venendo spinto poi fuori da Meeke”.

Acuto di Toyota nel finale

Il finlandese Esapekka Lappi non tradisce il legame con la neve scandinava e porta a casa due risultati: il quarto posto che gli vale 12 punti iridati e la vittoria nell’ultima speciale valida come power stage, che gli assegna un bonus di altri 5 punti in classifica. Non si può dire lo stesso di Jari-Matti Latvala, tra i favoriti alla vigilia. Il finlandese stavolta non trova sintonia con la Yaris e arriva settimo con un distacco di oltre 2 minuti. Ancora peggio Tanak, nono dopo l’incidente con Meeke. La vettura giapponese brilla però nel finale, vincendo tre gare domenica e facendo ben sperare per il prossimo rally. Il team principal Toyota, Tommi Mäkinen, alla fine dichiara: “buone prestazioni di auto e piloti, ma a volte le condizioni erano impari. Speriamo in maggiore equità in futuro in questa gara. Esapekka è stato bravo e senza un piccolo errore avrebbe lottato per il gradino più alto del podio. È stato il suo esordio sulla neve con un’auto WRC e il prossimo anno sarà più forte”.

Sei equipaggi tricolori al traguardo

Luca Bottarelli, Manuel Fenoli (Ford Fiesta R2 #70, ACITEAMITALIA)

Per gli italiani l’importante era concludere e in quest’ottica il Rally di Svezia è stato positivo per Luca Hoelbling su Skoda Fabia, giunto 35°, e per la pilota Tania Molinaro su Ford Fiesta conclude 36a. L’esordiente Luca Bottarelli di ACI Team Italia è ottavo nella classifica Junior e 43° nella graduatoria complessiva. Il più accreditato nei pronostici era Umberto Scandola e la sua Fabia si è ben comportata in gara, ma durante un trasferimento qualcosa è schizzato da un’altra auto ed ha pesantemente danneggiato il radiatore della Skoda. Alla fine risulta 50°, appena meglio di Linari 53° e Frisiero è 59°.
Il bilancio del rally svedese tracciato dal 20enne Bottarelli è incoraggiante: “la gara si è rivelata più impegnativa di quanto pensassimo alla vigilia: è tutto diverso da casa nostra e spesso è difficile trovare riferimenti. Nella tappa finale abbiamo condotto una gara intelligente, puntando al traguardo.Ora ci prepariamo per la prossima sfida del Mondiale Junior sull’asfalto della Corsica”.

[ Daniele Venturi ]

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