Home AUTO Suzuki Ignis,...

Suzuki Ignis, test drive del piccolo grande SUV

CONDIVIDI

Un SUV ultracompatto, ibrido, con trazione integrale e con una linea originale. La Suzuki Ignis sembra avere tutti i desiderata richiesti dal mercato auto, e ad un anno dal lancio si conferma come uno dei modelli più interessanti e originali, contribuendo alla crescita del Marchio giapponese. Abbiamo provato la Ignis 1.2 VVT 4WD iTop, versione al vertice della gamma con la verniciatura bi-color Azzurro Maldive e tetto nero

Ci sono automobili che nascono da rivoluzioni concettuali e stilistiche, stravolgendo le radici ma capaci di ritagliarsi un ruolo di prestigio tra le protagoniste del mercato auto. Suzuki Ignis no, era nata già crossover e già la prima generazione del 2000 era capace di muoversi agevolmente su terreni accidentati con la sicurezza della trazione integrale Allgrip.

Oggi però Suzuki Ignis si presenta con una veste totalmente nuova: più giovanile, con più carattere e con la tecnologia ibrida SHVS. Un’auto capace di suscitare interesse, che piace e che sta contribuendo alla crescita vertiginosa (+43%) del marchio Suzuki in questo 2017. Vediamo dunque com’è fatta e come va.

Esterni

La Ignis ha una dote innegabile: non lascia indifferenti. Può piacere o può non piacere, ma indubbiamente attira gli sguardi e i commenti sono generalmente positivi.

I designer hanno fatto un lavoro deciso conferendo grande carattere all’intera carrozzeria, l’aspetto è quello di un SUV in miniatura che trasmette solidità. Il muso è corto e alto, il cofano scende lungo i parafanghi e i gruppi ottici full Led con luci diurne hanno una forma a ferro di cavallo.

 

Dietro, la Suzuki Ignis ha una linea più schiacciata, scelta obbligata per rientrare in una lunghezza di 3 metri e 70. Forse è meno accattivante rispetto all’anteriore, ma esalta la sensazione di muscolosità che passa anche per i cerchi neri da 16 pollici e per i tre tagli obliqui, omaggio alla Suzuki Fronte Coupé del 1972.

Nel complesso la Ignis è alta, misura 1 metro e 60, ed è relativamente stretta, meno di 1 metro e 70. Nonostante tutto però, dentro c’è tanto spazio.

Interni

I 3 metri e 70 di lunghezza non limitano lo spazio interno, merito del passo di 2,44 metri. L’omologazione è per quattro persone, in linea con molte vetture di segmento A e anche con tutti i posti occupati si viaggia comodi e senza rinunce. I sedili anteriori sono riscaldabili, come da tradizione Suzuki.

La posizione di guida è comoda e si trova facilmente la posizione giusta. Volante e sedile sono regolabili (il primo non ha la regolazioni di profondità) e il tunnel centrale non è «invadente». Sedili morbidi e avvolgenti, anche se non massicci a beneficio dello spazio e della leggerezza complessiva. Al centro plancia prende posto l’ampio tablet del sistema infotainment, che ospita anche il adeguato sistema di navigazione.

A prima vista la strumentazione può sembrare minimale, ma una volta accesa la vettura sul quadro scorrono tutte le informazioni necessarie, comprese quelle relative al sistema ibrido SHVS di cui parleremo più avanti. A proposito di questo sistema ibrido, la batteria agli ioni di litio è alloggiata sotto il sedile del guidatore ed ha dimensioni e peso ridotti, non limita quindi lo spazio nell’abitacolo.

Il sistema di infotainment della Suzuki Ignis è lo stesso sistema della sorella Vitara, e offre la compatibilità con Apple Car Play e Android Auto.

Sotto al tablet troviamo il climatizzatore automatico mono zona; i sedili sono riscaldati, e c’è anche un sistema di gestione per l’off-road che vedremo più avanti, compreso il controllo della velocità in discesa.

Anche la seduta del passeggero è molto comoda, grazie alla posizione piuttosto incassata del vano portaoggetti che lascia molto spazio per le gambe di persone molto alte. Ottimo lo spazio per la testa sia davanti che dietro, dove due passeggeri siedono comodamente.

Il divanetto posteriore ha lo schienale regolabile in inclinazione e può scorrere longitudinalmente, soluzioni utilissime per aumentare all’occorrenza la capacità del bagagliaio. Che, grazie a questa modularità ha una capienza variabile da 260 a 300 litri, fino ai 900 con i sedili posteriori completamente abbattuti.

Per quanto riguarda i materiali qualche piccolo appunto c’è, come la plastica del portaoggetti posto alla base della consolle centrale che «cede» quando il guidatore o il passeggero vi appoggiano la gamba. Ma sono peccati veniali, la Suzuki Ignis trasmette una sensazione di solidità e originalità grazie anche agli inserti colorati, che dalle maniglie delle portiere giungono sino al tunnel.

Meccanica

Il modello di Suzuki Ignis è quello dotato di tecnologia ibrida SHVS e trazione integrale Allgrip. Il sistema di trazione combinata è lo stesso montato sulla Suzuki Baleno e sulla Swift: un propulsore 1,2 litri benzina Dualjet da 90 cavalli e un motore elettrico che supporta l’accensione e l’accelerazione, portando in dote circa 3 cavalli in più. Ma che garantisce i benefici riservati alle auto ibride, sia dal punto di vista fiscale che di accesso nelle zone a traffico limitato.

Il motogeneratore recupera energia in rilascio e in frenata, a patto però di non staccare la frizione, altrimenti la batteria al litio non viene ricaricata. Nel complesso il motore lavora in maniera molto silenziosa, merito dell’ottima insonorizzazione della meccanica. La coppia massima è di 120 Nm, si passa da zero a cento in 13 secondi e mezzo raggiungendo una velocità massima di 165 chilometri orari.

La trazione integrale è gestita completamente dall’elettronica a seconda delle condizioni del fondo stradale. La Suzuki Ignis è dotata dell’Hill Descent System che mantiene una velocità compresa tra i 5 e i 10 km/h nelle discese a forte pendenza e fondo irregolare. Cambio manuale a 5 rapporti, l’automatico è disponibile solo sulle versioni a 2 ruote motrici.

Sicurezza

La Suzuki Ignis vanta una dotazione di sicurezza estremamente completa, sicuramente non comune su un’auto di segmento A. Si va dal sensore di superamento della linea di carreggiata – molto preciso – fino alla stereo camera posta sul parabrezza, utile per l’active city break. Il quadro strumenti si illumina di rosso in situazioni di emergenza come il rischio collisione, situazione in cui si attiva automaticamente la frenata d’emergenza.

Completano l’offerta legata alla sicurezza il Cruise control e la telecamera posteriore di parcheggio, particolarmente utile nelle manovre di parcheggio, quando i massicci montanti posteriori limitano la visibilità.

Su strada

Su strada la Suzuki Ignis conferma le sensazioni trasmesse dalla carrozzeria: è un’auto agile nel traffico e non si scompone se deve affrontare sterrati, fango e neve. Il suo punto di forza sono le dimensioni compatte, che consentono di parcheggiarla quasi ovunque ma che nascondono uno spazio interno inaspettato, molto comodo se c’è da affrontare un viaggio.

In città lo sterzo, leggero in manovra, riallinea con una certa pigrizia. Cambio molto ben manovrabile, con rapporti ben spaziati ed esenti da impuntature. Il motogeneratore del sistema ibrido riavvia il motore in maniera quasi impercettibile dopo lo start&stop, e molto più velocemente rispetto alle auto dotate del tradizionale motorino di avviamento.

Il motore elettrico, come detto, fornisce 3 cavalli supplementari e sempre in combinazione con il motore termico. La Ignis è una «smart hybrid», di fatto non va mai solo in modalità elettrica ma gode dei vantaggi… delle auto ibride. Può quindi accedere alle Zone a Traffico Limitato e parcheggiare sulle strisce blu nelle città che lo prevedono. Inoltre, gode dei vantaggi fiscali sulla Tassa di Circolazione, che in alcuni casi prevedono un’esenzione fino a tre anni.

Fuori città la Suzuki Ignis non sfigura, merito di un motore più che brillante che le consente di affrontare autostrade e tragitti extra urbani senza particolari patemi d’animo. Gioca un ruolo decisivo la massa contenuta, questa Ignis pesa infatti solo 960 chilogrammi (di questi 6 sono del sistema ibrido). La frenata è un po’ «spugnosa» e richiede una buona pressione sul pedale del freno, posteriormente abbiamo i freni a tamburo e gli spazi di frenata sono leggermente più lunghi della media.

Colpisce la silenziosità di marcia, nonostante la forma squadrate e i pneumatici 175/60 su cerchi in lega da 16″. Le sospensioni però sono molto rigide e ci ricordano che siamo al volante di un SUV, seppure in versione «mini». Quando si affrontano dossi, buche o irregolarità della strada i colpi e le vibrazioni arrivano fino alla schiena, occhio dunque in città.

Il rovescio della medaglia di un’assetto off road sono le prestazioni in fuoristrada. Anche se  in siamo su fratello Jimny, lo specialista dell’off-road, siamo andati a cercare uno po’ di sterrati e viottoli di montagna a Marano dei Marsi – un piccolo borgo abruzzese sui monti della Marsica – per mettere alla prova la Ignis. Ebbene, la piccola SUV se l’è cavata bene, si è arrampicata agevolmente e ha attraversato il fango senza scomporsi, merito anche dell’altezza minima da terra di 18 centimetri.

Capitolo consumi: in città abbiamo percorso 18 chilometri con un litro di carburante, in extra-urbano addirittura oltre i 20 che diventano 16 ai 130 km/h del limite autostradale. Non male, nel complesso.

Prezzo

La Suzuki Ignis 1.2 Hybrid 4WD Allgrip iTop, oggetto della nostra prova, ha un prezzo di listino di 18.300 euro, molto buono se parliamo di una 4×4 ibrida con una dotazione davvero completa. Il linea con la filosofia delle Case giapponesi, Suzuki propone sulla Ignisi due livelli di allestimento: iCool e iTop, oltre alla versione iAdventure che si caratterizza per le protezioni della carrozzeria in stile off road.

[ Andrea Tartaglia ]

Pro & Contro

+ Motore elastico e ben sfruttabile
+ Spazio interno abbondante e modulabile
+ Dotazione di sicurezza di categoria superiore
+ Ottima per affrontare sterrati e off-road leggero

– Sterzo «pigro» in città
– Alcuni particolari interni in plastica delicata
– Assetto rigido nell’uso cittadino

I NOSTRI VOTI
Qualità prezzo
85 %
Posizione di guida
89 %
Cruscotto
90 %
Visibilità
80 %
Comfort
85 %
Motore
90 %
Ripresa
90 %
Cambio
85 %
Frenata
75 %
Sterzo
79 %
Tenuta strada
85 %
Dotazione
92 %
CONDIVIDI