L’auto d’epoca dell’imprenditore lucano parteciperà al campionato HSCC nel Regno Unito e alla Lotus Speed Cup con il pilota Gianluca Bardelli, che per primo portò in pista in Italia questo iconico esemplare
C’è un rombo inconfondibile, quello del quattro cilindri Lotus serie 900, che quest’anno attraverserà alcune delle curve più celebri del motorsport. È il suono della Lotus Éclat 1977 del team Eclat Racing, pronta a una stagione 2025 fitta di appuntamenti storici in Gran Bretagna, Austria e Italia, per celebrare il 50° anniversario del debutto di questo veicolo storico.
“Portare in gara un’auto d’epoca non significa solo farla correre – racconta Nicola Cippone, team-manager di Éclat Racing – ma anche e soprattutto rimettere in circolo la cultura meccanica di un’epoca, farne sentire il profumo d’olio caldo e far rivivere un modo di guidare che non esiste più e che le giovani generazioni rischiano di non conoscere”.
In questo viaggio Nicola Cippone è affiancato dai figli Tommaso e Lucarocco, che curano logistica e preparazione tecnica, e soprattutto da Gianluca Bardelli, pilota collaudatore di grande esperienza, già protagonista in ambito storico e primo a portare in pista questa Lotus Éclat in Italia.
Le tappe storiche…
Il calendario parte il 7 giugno al Red Bull Ring, tappa austriaca della Lotus Speed Cup, il campionato dedicato alle vetture di Hethel. Poi il trasferimento oltremanica per tre weekend firmati HSCC (Historic Sports Car Club): Donington Park (21-22 giugno), Brands Hatch GP Super Prix (12-13 luglio) e lo storico Gold Cup di Oulton Park (25-27 luglio). Ad agosto l’Eclat farà rotta su Silverstone Classic, l’evento-icona per chi ama le corse vintage, per tornare in Italia a settembre e ottobre con Vallelunga (14 settembre) e Imola (5 ottobre).
La vettura del team ÉCLAT – telaio originale con certificazione HSCC, già protagonista nel campionato inglese con il driver Neil Brown – sfodera il motore 2.0 litri da oltre… 200 cavalli: numeri che, abbinati a poco più di una tonnellata di peso, regalano uno 0-100 in 5 secondi scarsi e oltre 220 km/h di velocità massima.
“Ma i numeri, da soli – spiega il pilota Gianluca Bardelli – non restituiscono la vera natura della vettura. Quello che colpisce è l’equilibrio dinamico: l’anteriore è preciso in inserimento, lo sterzo è diretto e privo di filtri, mentre il retrotreno garantisce trazione anche in uscita a gas parzializzato. Il telaio comunica ogni trasferimento di carico in modo chiaro, permettendo al pilota di anticipare la reazione dell’auto con grande naturalezza. È un’auto che premia chi sa leggere la pista e lavorare di fino, come da tradizione Lotus”.
Éclat Racing non si limita alle gare. Tra una trasferta e l’altra, il team organizza giornate di guida storica, esposizioni e workshop tecnici per svelare i segreti di manutenzione di queste “macchine del tempo”.
“È un modo per avvicinare il pubblico – spiega Lucarocco Cippone – a un patrimonio culturale fatto di metallo, vetroresina e passione artigiana, che le giovani generazioni rischiano di non apprezzare adeguatamente, considerando l’evoluzione rapidissima della meccanica automobilistica e la sempre più rapida transizione verso sistemi di trasmissione che hanno profondamente stravolto i processi di costruzione e di guida delle auto”.
“Mettiamo le mani in pasta – aggiunge Tommaso Cippone – perché l’auto d’epoca non è un soprammobile: deve essere viva, respirare benzina, graffiare l’asfalto. Solo così continua a raccontarci le sue storie”.
“Un pensiero di gratitudine – conclude Nicola Cippone – per l’azienda SI CERT di Capaccio (Salerno), che ha scelto di affiancare la nostra passione sostenendo come main sponsor il nostro team”.
[ Francesca Pizzuti ]