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Citroën C-Zero vs Peugeot iOn: tête-à-tête per le gemelle elettriche

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City-car per eccellenza nel segmento A, le «gemelle diverse» di PSA Groupe si adattano alla perfezione nei Centri storici del nostro Paese e, grazie alle dimensioni compatte, all’estrema brillantezza e maneggevolezza, sono ideali per una mobilità urbana e periferica a zero emissioni

Chi riteneva, un tempo, che le auto elettriche potessero conquistare un posto stabile nei listini delle Case automobilistiche, era preso per visionario; perché anche se le auto elettriche sono nate oltre un secolo fa, solo negli ultimi decenni, e in particolare negli ultimi anni, stanno progressivamente conquistando la loro fetta di mercato. Partite come esercizi tecnici futuribili, viste oggetti curiosi esibiti da un’utenza d’élite nell’ambito della propria cerchia, sono state progressivamente sdoganate a favore di una platea sempre meno ristretta.

Il Gruppo PSA, con una coraggiosa anticipazione dei tempi, nel 2010 ha inserito nei listini Citroën e Peugeot le due «gemelle» elettriche C-Zero e iOn, mentre la Mitsubishi ha lanciato la i-MiEV, terza gemella frutto di una felice collaborazione industriale franco-giapponese. Le tre auto, infatti, differiscono fra loro solo in alcuni particolari estetici mentre la nipponica i-MiEV, rispetto alle due francesi, dispone di un «primino» da utilizzare nelle salite più impervie.

Questa strategia ha quindi portato il Gruppo francese a diventare il primo costruttore europeo a proporre un’auto elettrica di nuova generazione. Quel sogno californiano che tendeva a un vasto territorio popolato solamente da ZEV, è stato così concretizzato da PSA, che trasformato una visione di oltreoceano in una realtà europea: zero litri di carburante, zero emissioni inquinanti, zero emissioni di CO2 durante la guida e zero inquinamento acustico.

Gli esterni di C-Zero e iOn

Ben fatta la carrozzeria, migliorabili le finiture. La scocca dell’auto si è rivelata un po’ leggerina nella parte posteriore il cui paraurti-fascione tende a muoversi dagli attacchi quando, nei posteggi, può accadere che un’altra vettura si «appoggi» in fase di manovra.

Andando oltre questa valutazione, l’auto ispira simpatia e, a ben 7 anni dal lancio, continua a raccogliere sguardi e commenti positivi grazie alla sua informale linea a «uovo», enfatizzata dal passo lungo grazie alle ruote poste proprio ai quattro estremi del corpo vettura. L’andamento curvilineo del veicolo è poi sottolineato dal cofano corto, dai fari dal design particolare e a un grande parabrezza che dà luminosità interna e visibilità esterna. A completare il colpo d’occhio, i fanalini posteriori a Led, e le due prese di corrente (a destra per la ricarica normale, mentre a sinistra è quella per la ricarica veloce) situate appena sotto i due montanti posteriori, fra lunotto e portiera.

Interni e dotazioni

Considerando la cellula abitativa a 5 porte, e tenendo conto delle dimensioni esterne, l’auto è luminosa e accogliente, e la strumentazione è chiara e ben leggibile, benché plancia e cruscotto privilegino il minimalismo. Gli indicatori digitali segnalano sobriamente la velocità, lo stato della batteria e il recupero dell’energia cinetica.

La consolle centrale – laccata – ospita il sistema audio CD MP3 a 4 altoparlanti, il vivavoce Bluetooth® e i comandi del climatizzatore semi-automatico. Sulla sinistra della plancia, ben visibile, la predisposizione per il navigatore satellitare Garmin.

Belli il volante rivestito in pelle nera, con impunture a contrasto, e il pomello del «cambio» (del medesimo materiale) la cui leva e il cui selettore (P, N, D, R) sono del tutto simili a quelli di un automatico tradizionale. Una soluzione che facilita l’immediato feeling tra auto e conducente.

L’abitabilità è per quattro adulti, che trovano una buona sistemazione purché gli occupanti dei posti anteriori non siano oltre l’altezza media. La capacità di carico del vano bagagli, non abbondante, è di 166 litri, ottenuti anche con la sostituzione della ruota di scorta con un kit per la riparazione temporanea degli pneumatici. Il sedile posteriore, per contro, è frazionabile 50/50, e a questa utile funzionalità si aggiunge la presenza di diversi vani portaoggetti.

Tutti e quattro i vetri sono elettrici, mentre i due posteriori e il lunotto, oscurati, ovviano all’assenza della tendina copri bagaglio.

Una funzionalità decisamente inusuale, ma assai apprezzata in questa categoria di vetture, è la chiusura automatica dei retrovisori esterni, conglobata al comando della chiusura centralizzata delle porte.

Presenti ovviamente, e non solo, servosterzo, ABS, ESP, AFU, 6 airbag e climatizzatore.

Connessioni

Come tutta la produzione PSA, sia la C-Zero che la iOn sono state dotate dell’identico ed innovativo «pacchetto» sulla comunicazione. Denominato sulla C-Zero Citroën «eTouch», aziona la chiamata d’emergenza localizzata, e quella di assistenza. Sulla iOn la denominazione cambia (il pacchetto di assistenza si chiama Peugeot Connect SOS) ma la sostanza, e tutte le altre connessioni, no.

Questo sistema, che è offerto gratuitamente per l’intera vita del veicolo e disponibile H24, 7 giorni su 7, si compone di un modulo GPS, e di una scheda SIM integrata, che consentono l’esatta localizzazione del veicolo in caso d’incidente, o malore. Il dispositivo permette così il rapido intervento di Citroën Assistance in caso di panne, e dei servizi di soccorso in caso d’incidente. Fra gli altri sottosistemi disponibili, lo spazio personale online «MyCitroën», che mette a disposizione il «Libretto di Manutenzione virtuale» e «Citroën Eco Driving». Questi servizi, gratuiti per il periodo di validità della garanzia contrattuale del veicolo, permettono di monitorare manutenzioni e gli interventi da realizzare, di controllare il consumo di carburante e le emissioni di CO2 e di essere avvisati nell’eventualità di problemi meccanici, o di sicurezza, relativi a un organo coperto da garanzia. 

La tecnica

Dimensioni e masse sono analoghe per le due vetture: l’auto è lunga 3,474 metri, larga 1,475 e alta 1,61 metri (passo: 2,55 m), mentre il peso a vuoto è di soli 1.120 kg (carico utile sino a 330 kg senza conducente).

Sotto il profilo della sicurezza, va ricordato che la scocca delle due piccole elettriche francesi ha conquistato 4 stelle su 5 ai test Euro NCAP, grazie soprattutto ai 6 airbag (frontali, laterali e a tendina per entrambe le file). La sicurezza attiva conta sul controllo elettronico della stabilità, sull’ABS e sulla frenata d’emergenza AFU. Il tutto è completato da 2 fissaggi ISOFIX a 3 punti d’aggancio nel sedile posteriore, e dai dispositivi di soccorso attivati in automatico in caso d’incidente, o premendo un apposito pulsante.

Citroën C-Zero e Peugeot iOn sono vetture full-electric, dotate del medesimo motore sincrono a magnete permanente in grado di erogare 47 kW (64 cv) da 3.500 a 8.000 giri, con una coppia massima di ben 180 Nm, da 0 a 2.000 giri.

La trasmissione è affidata a un riduttore con demoltiplicazione adattata e differenziale tradizionale posizionati, come il motore elettrico, al retrotreno. Un sistema di recupero dell’energia in decelerazione e in frenata (simile al kers presente in F1 e nella Formula «E», il Campionato mondiale dei veicoli elettrici dove PSA Groupe partecipa con la DS) permette, viaggiando, di ricaricare le batterie alloggiate sotto al pianale, fra i due assali, una collocazione che, oltre a rubare poco spazio all’abitabilità, abbassa il baricentro e migliora la sicurezza passiva.

La quantità di energia «recuperata» in marcia dipende dalla velocità e dalla pressione esercitata sul pedale del freno. La ricarica, tuttavia, avviene anche quando il pedale dell’acceleratore non è premuto.

Il principale vantaggio di questo sistema è la prevenzione di ulteriori sforzi al sistema frenante, utilizzando un freno motore che permette di rallentare gradualmente in prossimità di una curva, o di un ostacolo visibile.

La potenza è trasmessa alle ruote posteriori attraverso un riduttore mono-velocità, mentre i freni anteriori sono a disco auto ventilanti, e quelli dietro a tamburo. Ovvia la presenza del servosterzo, diverse le misure degli pneumatici fra asse anteriore (145/65 R15) e posteriore (175/55 R15).

Il motore viene alimentato tramite una batteria agli ioni di litio di ultima generazione, composta da 88 celle da 50 Ah, con capacità utile di circa 16 kWh e alimentazione a 330 volt. Grazie al più favorevole rapporto peso/potenza/capacità, le batterie agli ioni di litio consentono di limitare la massa del modulo batteria: altro vantaggio, il poter disporre di una potenza più elevata per ogni cella, rispetto a quella ottenuta con tecnologie tradizionali, e alla possibilità di effettuare ricariche parziali senza problemi di usura né di «effetto memoria».

Occorre tenere d’occhio l’indicatore di carica della corrente; siamo in «riserva» e non appena si illuminerà la spia contrassegnata dalla tartaruga l’energia sarà praticamente esaurita

La ricarica completa, effettuata tramite una normale presa 220 V, richiede 6 ore, mentre quella all’80% solamente 30 minuti, purché effettuata tramite una presa dedicata in grado di fornire corrente monofase da 125 A a 400 V, per una potenza massima di 50 kW.

Su strada

Entrati nell’abitacolo che, come già accennato, è piuttosto spazioso in rapporto alle compatte dimensioni esterne, apprezziamo immediatamente la funzionalità dei comandi.

Per avviare sia la C-Zero che la iOn, dobbiamo solo girare la chiave fino al «bip» sonoro cui succede l’accensione della spia verde «READY» sul quadro strumenti.

A questo punto, come se avessimo a che fare con un qualsiasi altro cambio automatico, posizioniamo la leva in «D», e iniziamo a muoverci nel silenzio più totale, avvertendo solo il suono sommesso del rotolamento degli pneumatici, e del vento.

La strumentazione è del tutto normale: velocità, contachilometri e trip computer, come da copione mentre l’indicatore che, in marcia, attira ripetutamente lo sguardo (almeno per i primi tempi), è la lancetta che mostra in tempo reale il tipo di utilizzo che il guidatore sta facendo della batteria. Guardare questa lancetta, a dire il vero, è uno spettacolo. Uno spettacolo che tuttavia non può sottrarre che pochi millisecondi alla guida, visto che l’auto non è ancora dotata di guida autonoma e guardare la strada, pertanto, è fondamentale.

Quando lo strumento si trova nel settore blu (Charge) significa che il sistema sta «recuperando» l’energia in rilascio o in frenata; la verde (Eco) indica che il guidatore ha uno stile di guida in modalità «economy» mentre la bianca (Power) sottolinea, infine, come lo stile di guida adottato influenzi il consumo dell’energia disponibile.

Naturalmente, al posto del classico indicatore di livello del carburante, troviamo lo strumento che misura lo stato di carica della batteria: quando l’autonomia sta per esaurirsi, vengono automaticamente adottate misure «save energy» per prolungare al massimo il chilometraggio residuo. L’attenzione va prima sulla spia lampeggiante che indica una «spina di corrente» per concludersi con la «tartaruga», spia dall’aria sinistra e inquietante che anticipa la fine della riserva di elettricità e che, iconicamente, invita ad adottare uno stile di guida quanto mai economo, pacato e frugale. Quando pertanto il livello di carica scende sotto al 40-50% diventa opportuno, in funzione della distanza dalla colonnina di carica o da una presa domestica, alleggerire la pressione sull’acceleratore. Proprio come facciamo d’istinto, normalmente, con una vettura a benzina o gasolio quando siamo in riserva.

C-Zero e iOn sono concepite per la città dove, grazie all’ottimo servosterzo e alla notevole coppia del motore elettrico, si muovono agilmente e soprattutto silenziosamente, il che richiede attenzione verso i pedoni distratti e per quanti spesso abbandonano la sicurezza dei marciapiedi conversando tranquillamente al cellulare. Un po’ di pazienza, e qualche appropriato colpetto di clacson, faranno risparmiare qualche patema al distratto di turno.

Alla guida, oltre al silenzio, ci colpiscono la maneggevolezza e la prontezza di risposta del motore elettrico. Non che sia, diciamola tutta, una spinta veemente: ma l’avere a disposizione lungo tutto l’arco di utilizzo 180 Nm di coppia, infonde una sensazione di grande sicurezza quando, per esempio, ci si trova impegnati in un sorpasso o in una ripartenza in salita.

Ed è sempre la generosa coppia che ci permette di toglierci qualche soddisfazione al semaforo, quando le condizioni lo hanno reso possibile (soprattutto nei confronti di scooter più o meno grandi e prestazionali), questo perché a quest’auto un po’ a uovo, quasi disneyana, nessuno accredita lo spunto di cui è capace. Provare per credere!

Non inganni quindi il fatto che l’auto impieghi 15,9” nello spunto 0-100 km/h poiché l’accelerazione, da 30 a 60 km/h in 3,5 secondi e da 60 a 80 km/h in 3,9”, è decisamente brillante. Ed è proprio quanto serve per districarsi in città.

Come tutte le elettriche, C-Zero e iOn non hanno un vero e proprio cambio: il rapporto di trasmissione fisso si seleziona posizionando la leva in «D». La collocazione di motore elettrico e trasmissione abbassa il baricentro, e aumenta tenuta di strada e stabilità ma, a questo proposito, nonostante l’immediato feeling e la facilità di guida occorre abituarsi all’auto con gradualità. Vediamo perché.

Le tre caratteristiche che rendono la vettura agile in città (scarsa larghezza del corpo vettura e relativa lunghezza del passo, servosterzo leggero e reattivo) sono proprio quelle che richiedono, su strada aperta, assuefazione. E questo, soprattutto da parte dei guidatori meno esperti: un brusco inserimento in curva, benché in parte sostenuto dalla maggiore sezione delle ruote posteriori potrebbe, se si esagera molto, togliere aderenza alla ruota posteriore interna. Ma niente paura: l’intervento dell’ESP evita qualsiasi problema. Questo dispositivo è fondamentale in presenza di fondi bagnati dove, se si accelera «violentemente», si rischia un sovrasterzo di potenza dovuto alla considerevole coppia scaricata sul ponte posteriore. Ottimi, e senza il minimo appunto, accelerazione e freni.

Autonomia e prestazioni dipendono in parte, come prima accennato, dallo stile di guida adottato: per vedere costantemente la lancetta del «consumo» sul verde, occorre andarci piano con il pedale dell’acceleratore, sfruttando magari il recupero di energia in frenata e in decelerazione (zona blu dell’indicatore). Se invece si va di fretta, le city-car francesi dispongono della potenza necessaria per disimpegnarsi con disinvoltura in qualunque situazione, anche nel misto dove il divertimento è garantito «giocando» con l’acceleratore e il considerevole effetto del freno motore. La configurazione dell’auto è tale da permettere di variare l’assetto anche con trasferimenti di carico accentuati, nonostante gli oltre 1.200 kg in ordine di marcia, in totale sicurezza e con estrema facilità. Tanto da far percepire, in certe situazioni, le elettriche del Double Chevron una specie di kart.

La coppia, che abbiamo doverosamente definito «generosa», è immediatamente disponibile al primo giro di rotazione. Con una lunghezza di 3,48 metri e un diametro di sterzata di 9,5 metri, il duo C-Zero/iOn trova nell’hinterland cittadino il suo terreno d’azione ideale. Per quanto le prestazioni in termini di accelerazione la rendano a proprio agio anche su strade extraurbane, come tangenziali e raccordi. La velocità massima, dove è consentita…, può andare oltre i 130 km/h, mentre da 0 a 100 km/h si impiegano 15,9 secondi.

L’auto ha 4 posti effettivi, anche se potrebbero salire 5 persone e lei se li porta tutti senza fiatare. Grazie al servosterzo, al passo proporzionalmente elevato di 2,55 metri, e un bagagliaio di 166 litri di capacità con schienali posteriori abbattibili 50/50, queste elettriche si dimostrano auto fruibili quotidianamente, e con piena soddisfazione dell’utilizzatore. Rassicurato ulteriormente dagli equipaggiamenti di comfort e sicurezza disponibili e, last but not least, dai risibili costi di gestione ordinaria.

Come si ricarica

La batteria è garantita 8 anni, o per 100.000 chilometri, a seconda del limite raggiunto prima. La ricarica può avvenire in 2 modi: il primo è piuttosto semplice, dato che basta collegare la vettura a una presa elettrica tradizionale da 220 V, magari situata nel proprio box o con le prese disponibili lungo la rete viaria e nelle aziende.

La ricarica completa richiede 6 ore con la corrente da 16 A disponibile in Francia ed in Italia, che, quando si varcano i confini dei due paesi divengono 7 ore nel Regno Unito (13 A) e 9 ore in Svizzera (10 A).

Se invece si vuole una ricarica rapida, occorrerà collegare la vettura a una presa di corrente monofase da 125 A a 400 V per una potenza massima di 50 kW, ottenendo in questo modo – in soltanto 30 minuti – una ricarica all’80%. Nessun problema infine, per quanto riguarda la durata delle batterie: quelle della C-Zero/iOn sono studiate per sopportare 1.500 cicli di ricarica completa pari a 200.000 chilometri. L’autonomia, secondo gli standard di omologazione NDEC Europa, è pari a oltre 130 chilometri, un valore all’apparenza non elevato, ma che rapportato alla destinazione d’uso prettamente cittadina della vettura, è più che sufficiente per due giorni di utilizzo intensivo in una qualsiasi metropoli europea. Tutto questo ne fa una vettura iper-economica per un uso privato (visto il costo di circa 1,5 € ogni 100 km) e al tempo stesso perfetta vettura aziendale, dato che utilizzare oggi un’auto elettrica costituisce un solido «segnale» comunicativo, enfatizzante specifici valori etici e culturali. Tanto per le imprese, che per le Pubbliche Amministrazioni.

La C-Zero rossa a nostra disposizione era dotata del carica batterie a 16 A, che ci ha permesso di fare il «pieno» in circa 6 ore; lo spunto richiesto, tuttavia, è notevole, e non tutti gli impianti domestici riescono a supportare tale richiesta di energia. La iOn, invece, era dotata del nuovo carica batterie da 8 A/220 V, che ricarica in circa 8 ore, e in 7 a 13 A/330 V in corrente continua: proprio i valori della corrente di stoccaggio all’interno delle batterie al litio.

Versioni e prezzi

Citroën C-Zero: la sola versione in listino, in precedenza proposta negli allestimenti Attraction e Séduction, è ora proposta solo in quest’ultima più completa versione che include anche il climatizzatore semi-automatico che assorbe molta energia incidendo – se non si fa attenzione – sull’autonomia sia d’estate che d’inverno.

Il prezzo è di 30.741 euro, cui ne vanno aggiunti altri 355 euro per la vernice metallizzata; non è un listino popolare, se confrontato ovviamente con quello di concorrenti a motore endotermico di pari fascia. Ma la cifra è giustificata dalla scarsissima domanda, e dai minimi costi di gestione.

Peugeot iOn: anche qui una sola versione (Active) ma ben equipaggiata che, contrariamente alla politica di Gruppo, ha un listino inferiore a quello della C-Zero. Per portarsi a casa la iOn «bastano» infatti 28.151 euro da integrare con altri 358 euro per la vernice metallizzata, 149 euro per il navigatore satellitare e 234 euro per i sensori di parcheggio.

Le dotazioni di serie, pressoché identiche su entrambe comprendono: cerchi in lega da 15″, accensione automatica dei fari, fari fendinebbia, computer di bordo, retrovisori regolabili elettricamente, servosterzo ad assistenza variabile, indicatore di consumo/recupero d’energia, alzacristalli anteriori e posteriori elettrici, climatizzatore semi-automatico, sedile conducente regolabile in altezza, sedile posteriore frazionabile 50/50, volante e pomello cambio in pelle, radio CD MP3 con 4 HP e presa USB, Bluetooth® – Citroën Connect Box, ABS con Ripartitore Elettronico di Frenata, airbag conducente+passeggero disattivabile, airbag laterali anteriori, airbag a tendina, controllo di stabilità (ESP), chiusura centralizzata con telecomando, avviso di mancata chiusura porte, rilevatore bassa pressione pneumatici, presa di ricarica standard 10 A con relativo cavo e cavo ricarica per presa di ricarica rapida, vetri posteriori oscurati, luci posteriori a Led, dettagli cromati interni e paraurti anteriori e posteriori in tinta carrozzeria.

[ Tony Colomba ]

I NOSTRI VOTI
Qualità prezzo
87 %
Posizione di guida
91 %
Cruscotto
92 %
Visibilità
88 %
Comfort
88 %
Motore
94 %
Ripresa
89 %
Cambio
99 %
Frenata
90 %
Sterzo
89 %
Tenuta strada
91 %
Dotazione
90 %
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