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Citroën C3 Picasso Cinema 1.6 BlueHDi, monovolume compatta multimediale

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È finita l’epoca in cui le automobili erano solo un mero mezzo di trasporto. Oggi sono considerate una seconda abitazione, nella quale trascorrere una buona fetta di tempo sia per il traffico insostenibile che peri lunghi viaggi. Si va alla ricerca di soluzioni che permettono di rendere piacevole il tempo trascorso in auto, Citroën va alla conquista di nuovi spazi lanciando la C3 Picasso Cinema dotata di un sistema multimediale composto da due schermi integrati negli appoggiatesta anteriori

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La monovolume francese è una vettura simpatica e molto spaziosa, adatta alle famiglie e a chi cerca spazio a bordo senza avere ingombri esterni esagerati. In questa versione guadagna in fascino e contenuti estetici, gli occupanti posteriori gradiranno sicuramente l’aggiunta, ma è poi il conducente a dover guidare ogni giorno la polivalente C3 Picasso.

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Il Double Chevron ha pensato anche a lui, e sfrutta la versione Exclusive Cinema per lanciare due motori finora non disponibili sulla monovolume compatta: la gamma si arricchisce infatti del 1.2 benzina PureTech e del 1.6 a gasolio BlueHDi, quest’ultimo oggetto della nostra prova.

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Esterni

Il modello si riconosce a livello estetico per la vernice argento madreperla, i cerchi in lega misurano 17 pollici e sulla carrozzeria si trovano numerosi elementi in nero lucido, come ad esempio il tetto, le calotte degli specchi retrovisori ed alcuni dettagli dei paraurti anteriore e posteriore.

La C3 Picasso raggiunge i 4,10 metri in lunghezza e rientra pertanto nella media del segmento, composto da vetture spaziose all’interno ma non difficili da parcheggiare o da guidare in città. A questo risultato concorrono anche gli utili sensori di parcheggio posteriori.

L’allestimento «Cinema» rende più tecnologico e invitante un modello lanciato nel 2008, da allora sottoposto a costanti aggiornamenti: l’ultimo intervento significativo risale al 2012, quando i tecnici Citroën modificarono la resa estetica della griglia anteriore, aggiunsero le luci diurne a Led ed ampliarono il catalogo degli accessori a disposizione, introducendo, per esempio, la telecamera posteriore di parcheggio.

Interni

La monovolume francese vanta dimensioni interne non comuni per il segmento d’appartenenza, sufficienti per ospitare in maniera egregia quattro adulti.

Il bagagliaio si rivela anch’esso molto generoso ed arriva a contenere fino ad un massimo di 1.500 litri (385 litri è il valore minimo), distribuiti per di più con la massima regolarità: in questo modo è davvero facile caricare valigie ed oggetti ingombranti.

Elemento di spicco della dotazione è il sistema multimediale Macrom, che integra una presa USB e prevede due cuffie senza fili, un telecomando e due schermi nel formato 16:9, inseriti nei poggiatesta anteriori. In questo modo la C3 Picasso si trasforma in una vera sala proiezioni e consente di ascoltare musica e di vedere film o foto sui due schermi.

 

I sensori di parcheggio sono parte integrante di una dotazione piuttosto ricca, ripresa in toto dalla versione Exclusive: l’allestimento «Cinema» prevede gli specchietti elettrici riscaldabili, i sensori luci e pioggia, il climatizzatore automatico, il volante in pelle, il cruise control, il retrovisore interno elettrocromatico ed i sensori che misurano la pressione dei pneumatici. La C3 Picasso, in questo allestimento, va considerata di fatto una piccola ammiraglia.

Meccanica

Un 1.6 BlueHDi capace di prestazioni ottime in rapporto alla cavalleria, riassunte da uno spunto sullo 0-100 km/h in 12 secondi e dai 190 km/h ottenuti quale velocità massima. Il 1.6 sviluppa un valore di coppia massima non certo elevatissimo in termini assoluti, ma i 254 Nm garantiscono alla vettura riprese pronte e sempre molto vivaci.

Insomma, si tratta di un motore che garantisce una buona elasticità, tanto che, anche nella già citata ripresa, il nuovo propulsore PSA risulta essere sorprendentemente buono da non dover effettuare un richiamo di marcia.

Su strada

Il comportamento su strada della C3 Picasso è improntato ovviamente alla ricerca del massimo comfort di bordo. Per questa ragione l’auto si dimostra morbida e poco sensibile alle sconnessioni del manto stradale, come da prassi su ogni vettura proveniente da oltralpe.

La francesina non va in difficoltà nemmeno fra le curve, ma è comunque opportuno bandire ogni velleità sportiva: la taratura delle sospensioni e l’elevata altezza del corpo vettura la rendono piuttosto impacciata nei rapidi cambi di direzione, ma è comunque sufficiente ridurre l’andatura per godere di un comportamento sempre molto facile da prevedere. D’altro canto, le prestazioni sportive non sono nel suo DNA.

La Picasso vuole vivere nel comfort e permettere una guida sciolta, tranquilla e pulita, rimanendo comodi all’interno dell’abitacolo. Ed in questo ci riesce perfettamente. Perchè il volante risulta morbido non solo al tatto, ma anche piuttosto leggero seppur con il giusto feedback: una buona taratura insomma. Piace anche la visibilità, anche al posteriore, che permette una buona visuale di manovra. Quasi non servirebbe avendo a disposizione i già citati sensori di parcheggio, ma è sempre un plus da riferire quando ci si gira e non si ha quella strana sensazione data dal lunotto sottodimensionato.
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Anche in ambiente extra urbano il comportamento è buono. Se alle alte frequenze le sospensioni riescono ad ammortizzare bene le sconnessioni e le buche di una qualsiasi strada cittadina, al di fuori, affrontare delle curve non significa subire quel senso di dondolamento e di appoggio evidente e marcato. Chiaro, non stiamo parlando di una vettura che permette delle prestazioni vere, ma comunque è un comportamento relativamente buono.

L’insonorizzazione inoltre, arrivati a velocità autostradali risulta buona ma non eccellente per via del fruscio generato dagli specchietti retrovisori. Questo, considerando anche come tale velocità «da crociera», si raggiunga ad un numero di giri relativamente basso, a 2.600 giri/min. E qui entriamo all’interno dl discorso propulsore: veramente molto buona l’unità 1.6 BlueHDi.

Capitolo consumi: la Citroën C3 Picasso, ha registrato, nel corso della nostra prova – da pieno a pieno – valori che spaziano da 21-22 km al litro nell’utilizzo in extra-urbano con velocità che variano dai 70 ai 115 km/h, passando poi per i 18 km/litro su percorsi autostradali per poi scendere a circa 16 km/litro in caso di andature più sostenute… o nell’utilizzo urbano.

[ Andrea Tartaglia ]

I NOSTRI VOTI
Qualità prezzo
82 %
Posizione di guida
85 %
Cruscotto
86 %
Visibilità
76 %
Comfort
92 %
Motore
92 %
Ripresa
90 %
Cambio
85 %
Frenata
89 %
Sterzo
81 %
Tenuta di strada
80 %
Dotazione
91 %
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